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Grazie Paolo per il sostegno, troppo generoso ;)

Ciao, cosa intendi?

grazie a te, stimolare domande era tra gli obbiettivi del progetto ...

ciao Maurizio, credimi, se fosse come dici, sarei io il primo diffidente. Non farti trarre in inganno dal termine 'sistemico', perchè è proprio grazie alla progettazione fatta dal basso che si può alleggerire il peso dell'inquadramento 'a soldatino' imposto dal 'potere costituito'. come accennato, i sistemi, più li si riprogettano, meno li si subiscono., ma serve la cooperazione, quella vera e uno sguardo 'umano' e comunitario, ultimamente sempre il 'grande assente'

Condivido Cristian quello che dici, il maggiore ostacolo credo sia la visione globalista oggi prevalente, con le relative importazioni fuori controllo.

esagerato! però si, se alcune persone che ho incontrato e da cui ho preso questi spunti, fossero messe a condurre invece che nel dimenticatoio, saremmo in altro modo ... ;) senza una conversione del cuore di tutti, la deriva è inevitabile e l'unica strada possibile per poi nel dramma ritrovare il senso. doloroso, ma temo inevitabile.

Grazie ragazzi! Spero di riuscire a condividere presto la nostra chiaccherata dell'anno scorso. Nel frattempo metto anche qui per l'utenza 😉 www.boscodiogigia.it/suolo/cura-della-terra-libro-boscodiogigia

fa molto piacere leggere considerazioni come questa e sapere di esserne, in parte, la causa, grazie per averlo condiviso...

si, anche se sono convinto di non essere da solo a dipingere la mia tela ;)

Ciao Marco, evviva il lupo! fortunatamente in questi anni si è creata una piccola rete di amici agricoli, anche nella mia zona, a cui ho consegnato i semi da portare avanti. Nulla è andato perduto, sono finiti tutti in ottime mani. Tu in che zona sei? se posso esserti utile nel passarti qualche contatto volentieri. Grazie per il tuo messaggio. A presto

@@CristianBenaglio Io sono in zona Nord Milano, mi farebbe piacere se avessi qualceh contatto, grazie mille!

Grazie per la tua condivisione, non mai avuto la presunzione di poter gestire 'da solo' tutta la fattoria in modo 'sano', ho provato a coinvolgere persone e fare rete sul territorio, il fatto che io non ci sia riuscito non vuol dir nulla e adesso sono ancora più convinto che la soluzione passi dall'immagine dell'alveare. Relazioni e territorio. il resto è un gioco malato che ha la data di scadenza. Se avrò modo condividerò anche altri pezzi perchè sono convinto si possa prendere spunto più dai fallimenti onesti che dai successi ostentati nascondendo le magagne.

Ciao, vorrei darti ragione in toto, ma... Considerato che negli ultimi 40 anni circa 30 ettari sono lavorabili da soli, solo con l'illusione fornita dai trattori, la battuta della terra bassa purtroppo ormai non fa più l'effetto dei tempi d'oro. Riguardo alle idee, le migliori aziende meglio gestite che ho visto in giro nei territori più disparati, sono partite proprio da ottime idee. Stiamo parlando del 5% delle imprese agricole, le altre sono effettivamente dei muri di gomma e refrattari al cambiamento ma che poi fanno a gara per lamentarsi degli effetti del sistema disastroso in cui si muovono. Come puoi immaginare mi sono arrivate anche proposte economicamente più vantaggiose di quelle che ho provato, ma identiche a quelle già vissute nel passato dalla mia famiglia e che conoscevo molto bene. Le ho ignorate perché erano all' apposto della mia idea di agricoltura. C'è un famoso detto che condivido, 'se un uomo non è disposto a correre dei rischi per le sue idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla lui. Qualcuno mi darà del coerente, altri del co**ione, fa parte del gioco. Grazie per il tuo commento. A presto

@@CristianBenaglioparto dal presupposto che non ti ho date nè del coerente nè del coglione; le migliori aziende, come dici tu, son partite da ottime idee ma poi le hanno anche messe in pratica, altrimenti è tutta fuffa, sempre riferendomi alla pagnotta a tavola. "se un uomo non è disposto a correre dei rischi per le sue idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla lui." quindi si abbandona? Io pagherei oro per trovare ettari di terreno da coltivare. E si, anche nell'era della meccanizzazione estrema, la terra rimane sempre e comunque molto bassa

@marialuisazappia1639 ciao, sono almeno 20 anni che ho letto con attenzione ogni possibile documento (multimediale e scritto) riguardo al tema 'controllo climatico'. Direi che l'effetto generato nelle persone dal mainstream, è ormai evidente. Con le acquisizioen delle prove concrete di questi ultimi anni, si può dire che c'e tutto, Generali, colonnelli, piloti semplici, operatori di aeroporti, studiosi, chimici, documenti, campionamenti, manuali, conferme di ufficiali... mi fermo perchè saprai che la lista è lunga. Chi ha capito, ha capito, chi si rifiuta per le ragioni più disparate, darà del complottista a tutti anche davanti all'evidenza. ll web è ormai luogo ottimo per guerre di religione. Perdonami, non voglio farti una critica gratuita, ma sono convinto che se vogliamo proporre deangolazioni sul 'catechismo' del mainstream, non è con i messaggi come quello che hai scritto tu qui sopra, (anni fa ne ho scritti anche io di simili) che si può stimolare la curiosità di qualcuno, anzi. Salvatore Ceccarelli ha portato e sta portando in giro a fatica un'esperienza di vita intera riguardo soluzioni agricole alla situazione in cui ci troviamo e ti garantisco che non è per niente facile. T'immagini se dentro le sue relazioni ci mettesse anche il controllo climatico (di cui lui non ha nessuna competenza) ? Immagini quanta ulteriore fatica screditamento e freni metterebbero al suo lavoro di divulgazione? Sono certo che potrai capire e in qualche modo rivalutare lo sforzo che sta facendo. Non si può combattere tutti su tutti i fronti. Per il resto son perfettamente daccordo con te, manca totalmente la visione d'insieme. Se avrò modo a breve magari metto insieme i pezzi e ci faccio un video dedicato. Grazie per il tuo commento C

​@@CristianBenaglioCerto capisco tu hai ragione non era certamente il tema del dibattito, Ceccarelli fa quello che puó già denunciare big monsantopharma é tantissimi. É sollo che é frustrante...pensa che ho appena finito di leggere l'ultimo libro di Vandana Shiva la quale vita Ceccarelli con Il quale ha collaborato, e ancora in questo libro uscito nel 2023 va dicendo che la pandemia é arrivata dal pangolino!!!! Maddaiiiiiii, esperimenti di guadagno di funzione, laboratorio Whuan, Evento 201, ormai lo hanno Capito anche i miri quello che hanno fatto e una come Vandana Shiva che dice di combattere Monsanto che é la Big Pharma delle piante mi cade cosí dal pero?!!! Deludente, scoraggiante... Comunque mi dispiace per il commento sicuramente ingeneroso verso questo ricercatore e il suo encomiabile Lavoro a favore della bio diversità , prendilo come uno sfogo personale di una che continua a pubblicare sul suo profilo Facebook foto di Cielo sciati in lungo e in largo senza che nessuno batta una piega. Sono circondata da Gente che non vuol vedere e Spero che Ceccarelli anche se non lo dice sappia che il fantomatico cambiamento climatico é in tutto o in Buona parte ingegnerizzato. Sarebbe già consolante!!!

erano una 30ina di ettari circa

Ciao, Clemente, grazie! Sei molto gentile. Ma siamo così geograficamente lontani ?

@@CristianBenaglio, no assolutamente. Io abito in Lomellina, penso non siano neppure 150 km. Chissà che non faccia un salto per un saluto a breve.

Beh, potrebbero dirtelo meglio quelli che hanno ascoltato il consiglio e si stanno disiscrivendo ... 😏

@@CristianBenaglio Sei forse...un filino masochista? Ahahahahah! Dai...continuerò a guardare i tuoi (purtroppo rari) video, perché li trovo molto interessanti.

Dai che è la volta buona! 😉 Scherzi a parte non te ne pentirai, sono sicuro. Riguardo al libro di Matteo dipende dal tuo grado di preparazione attuale, se cerchi un'introduzione, una porta d'ingresso all'approccio rigenerativo, anche qui vai sul sicuro! La differenza tra i due è che il primo è più verso il filosofico per prendere coscienza del contesto e poter scegliere cosa fare e perché agire; il secondo è più un saggio per cominciare a dotarsi di metodo e competenze per agire.

Ciao, mi spiace molto che tu abbia frainteso praticamente tutto e fatto allusioni a concetti che neanche ho espresso, senza neanche provare ad abbozzare una domanda. Comunque, se per sbaglio ci fosse della reale curiosità e interesse di confronto, cosa che non traspare per nulla dal tuo commento, provo a precisare che ... - non 'dico male del letame', non mi sarei mai sognato, se lo riascolti, ti accorgerai che faccio riferimento al liquame, cosa ben diversa in termini di effetto e si dico che fa danni, perché è un'altissima concentrazione di azoto, che di solito non viene distribuita facendo prima delle analisi che verifichino se per sbaglio nel terreno già c'è un accumulo dello stesso. Fa danni perché il passaggio di mezzi che di media pesano 400 qli a pieno carico fanno una compattazione che è peggio di quella delle mietitrebbie, e la combinazione tra eccesso di azoto e i per compattazione del suolo è il miglior terreno fertile per una miriade di erbe competitive (cosiddette infestanti) che creano l'esigenza di utilizzo di ampie quantità di diserbanti chimici per un numero prolungato di anni. Se poi lo stesso liquame non è né controllato né biologico, generalmente è molto probabile che sia un gran bel concentrato anche di residui di medicinali e antibiotici che dopo aver invaso i corpi dei bovini invadono i terreni Nella migliore delle ipotesi e le falde acquifere più alte nella peggiore. Non è un'operazione scontata, ma basterebbe mescolare il liquame ha una buona biomassa triturata finemente lasciando compostare il tutto per qualche mese e si avrebbe uno spettacolo di materiale decisamente meno problematico. Il letame è già bilanciato per natura, avendo il suo interno già la presenza di parti vegetali e animali equilibrando parzialmente il rapporto tra carbonio e azoto. Ovviamente questa è una semplificazione, se ti fa piacere approfondire queste sono tutte informazioni che puoi trovare in tanti luoghi, come libri, progetti di ricerca da parte di Accademie e altri enti internazionali che lavorano sulla ricerca e sviluppo in ambito agroecologico, tesi di laurea, e contenuti multimediali divulgativi che fortunatamente stanno aumentando sempre di più. Riguardo al biogas, nulla di personale, se sappiamo le condizioni e la qualità di quello che entra nell' impianto, possiamo capire che cosa può uscire... Per quanto riguarda l'arroganza non posso farci nulla, se vuoi insegnarmi tu imparo volentieri. 😉

@@CristianBenaglio il distinguo bello evidente che fate è tra una concimazione vegetale ed animale, lasciando intendere quanto sia dannosa quella animale senza dare nessun dato o precisazione. Le domande ci sono, vedi punto interrogativo e frase seguente che dice magari sostieni pure che...? Ormai quasi ogni stalla ha il suo digestore che processa e trasforma i reflui, liquidi e solidi che per uscire necessitano di analisi. I mezzi che tu dici compattano? Spandimento tramite ombelicale, trike con gomme da un metro con avanzamento a granchio li hai mai visti in azione? Io lavoro nel campo contoterzi, dialogo e seguo tanti bravi youtuber del mondo agricolo. Non imparate da me, ma da Agricoltura Innovativa, Italian Farmer, Filips Country, Killercrock, Agronord. Seguite loro te e il venditore di corsi sull'orto, avreste da imparare molto. La differenza è che tutti loro lavorano davvero e condividono esperienze, voi due sparate tante verità, ma dove sono i risultati, le conferme, la pratica nel concreto? Bella la trebbiatura degli erboni e la ricerca delle patate fatta con i ragazzini scout dell'anno scorso. Saccenti possessori di ogni verità agronomica che all'atto pratico cosa ottengono?

@@70MMi ma se hai già emesso ogni sentenza sul mio conto, io che ti posso dire? Cosa ci fai qui a perdere tempo su questo canale ? Continua a dialogare con gli youtuber che diffondono pensieri con cui sei già d'accordo. Riguardo alle prove in campo, se ignori tutte le premesse, sei come quelli che leggono solo il titolo dell'articolo e poi pretendono di poterlo giudicare. Conosco bene tutte le cose che menzioni, ma fanno parte di un agricoltura rotta, che è convinta di innovare, ma sta evolvendo nella direzione sbagliata, io posso anche sparire, ma la faccenda non cambia e comunque non mi interessa. Se tu avessi voglia di un vero confronto forse sarebbe costruttivo per entrambi, ma il tuo tono è chiaro e decisamente ben descritto dai termini che hai usato contro di me. Ciao

@@CristianBenaglio agricoltura rotta... vedremo tra 10 anni se le ipotesi di varietà evolutiva che dona benefici grazie agli incroci di varie cultivar saranno verificate e si diffonderanno. Oppure se tali ipotesi saranno portate avanti solo per spirito ideologico. Davvero non capisco analisi alla mano cosa si possa criticare al digestato, boh?

@@70MMi il digestato è figlio di un processo storto in partenza, poi è ovvio che se ti ritrovi con centinaia di bestie che cagano e pisciano come draghi tutti nella stessa buca di cemento, una soluzione ''''innovativa''' la devi trovare, ma finché non si risolve il problema alla radice, la soluzione rimarrà sempre un'illusione... Come fare idroponica e sentirsi avanti e con la soluzione per l'umanità in mano. Non c'è bisogno di aspettare anni per vedere se le popolazioni evolutive sono una buona soluzione, la natura stessa fa così e mi sembra che ne sappia decisamente più di me e te e tutti gli altri agroesperti messi insieme. Basterebbe un po' di umiltà per rendersi conto di quanto siamo fuori schema con tutte le pratiche di gestione zootecnia convenzionali che stiamo applicando ormai da 40 anni...

Contatta Salvatore ... facebook.com/salvatore.marongiu.10

ciao, scusa mi ero perso il tuo messaggio. ottima considerazione. Tu cosa fai ? così mi regolo sul chi o dove indicarti per trovare le informazioni che cerchi. Io divulgo i modelli che ho potuto toccare con mano più volte e con risultati reali e soddisfacenti, ma l'ambito agroalimentare è ampio. Se fai cereali ti mando a conoscere una serie di realtà, se hai il vigneto ti mando da altri. Mi scuso ancora per il ritardo nella risposta, ma se ti interessa ancora, fammi sapere che ti rispondo volentieri. grazie per il messaggio

Ciao ti ringrazio, sono un piccolo cerealicolture del basso mantovano, biologico e mi reputo rigenerativo perché credo nei principi che ci stanno dietro… purtroppo siamo molto lontani ad avere facile accesso a sementi italiane adatte al nostro territorio e adatte al Bio, oltre che quasi inesistente la filiera alimentare , non dico Bio con granì di un certo tipo, ma qui proprio non esiste chi fa filiera per l’alimentare… mi piacerebbe costruire un polo per il Bio anche da noi per fare massa critica e squadra ma è difficile (però non si molla)

@@federicof543 ciao, conosci la Rete Semi Rurali ? (www.rsr.bio) fai un giro sul sito e poi dimmi se corrisponde a. quello che stai cercando... 😉