Видео

ciao, alla fine cosa hai scelto per la magistrale ? Hai trovato lavoro ?

Non hai capito nulla del libro ….inoltre se per te il sesso è pornografia hai qualche problema… e inoltre l’erotismo per te è solo per gli uomini ? Davvero non so cosa ti abbia sviluppato questo libro .. ma è una recensione davvero senza senso 😅

Non vedo. Penso tu abbia letto. Ti auguro un buon week end .

Non è che di un romanzo se ne possa fare una bandiera, tutt’altro. Il libro non ha alcuna appartenenza! Si basa esclusivamente sui sentimenti e sulle sofferenze dei protagonisti e altri personaggi. Nel romanzo vengono dati Input. Il ragazzo non è nazista, è colui che Non giudica, ma ascolta,. Attende le evoluzioni dei personaggi. Non è facile puntare un indice, se non conosci le persone. Midori è al di fuori, proprio perché È Essenziale.

Ciao. Non fai più video?

Anche a me non piace ma per altri motivi. Non sono abituato a questo genere di scrittura.

I libri di murakami sono stati una delusione pazzesca.Mi sono sentita presa in giro . Mai più !

Ma cosa hai letto?

Ciao forse è un po’ tardi ma volevo chiederti io ho 17 anni purtroppo ho lasciato scuola quest’anno ma volevo fare l’anno all estero in Giappone, si potrebbe fare? Perché un mio amico ha fatto 1 mese negli Stati Uniti e anche lui aveva lasciato scuola

Commento a distanza di quattro anni, inutilmente probabilmente dato il tempo che è passato. Leggere libri è bello, a mio parere, soprattutto per sapere cosa ne pensino gli altri e come riesca una lettura a generare diversi pareri. Con tutta onestà rispetto (come tutti dovrebbero) la tua opinione ma mi è sembrato, verso la fine, di ascoltare la spiegazione di una favoletta letta da un’alunna di quinta elementare (superficiale e con poca maturità). “Torū, non fa altro che grattarsi il cul0, … tu sei lì che non fai un cavolo dalla mattina alla sera…” Non capisco, anche riflettendoci, cosa ti abbia portato ad avere una tale visione del protagonista: è un libro bello proprio perché tratta temi umani, tematiche semplici e comuni a tutti. Norwegian wood gira tutto intorno alla percezione delle difficoltà, agli ostacoli di tutta un’adolescenza. Non ci vedo nulla di male nel non aver citato del tutto la situazione politica e credo che, se “non fa un cavolo dalla mattina alla sera” sia la tua rappresentazione del protagonista, forse questi libri avresti dovuto scartarli dalla tua esperienza di lettrice. Parere personale, che nessuno ha chiesto. Però é bello confrontarsi.

Il giapponese va imparato col professore privato. Non serve a niente la laurea. A meno che non vuoi insegnare italiano a Tokyo o a Kyoto

Perché non ti piace Venezia?

Bel giardino

Che brava e simpatica che sei! Io invece studio italiano

A tutti è concessa una seconda possibilità. Ci sono libri che a 18 anni detestavo e dopo magari 20 anni mi è capitato di rileggere, con altra maturità e sensibilità, e di cui mi sono perdutamente innamorata. Deriva tutto da una sola cosa: il passare del tempo e la memoria associativa. Per ognuno è personale. Quando ero ragazzina( più o meno la tua età) mi era piaciuto tanto Nella colonia penale di Kakfa; l' ho ripreso l' altro mese in mano e mi sono chiesta " ma come ho fatto a farmelo piacere?" Come quando molli un ragazzo di cui eri molto innamorata ma molto problematico. si credo che questo sia il problema, che a te dia sfuggita una delle frasi più eloquenti del libro, in cui lui dice che la morte fa parte della vita e da quel momento sarebbe cambiato tutto, da quel momento era come se ti vivesse attorno, aspettando il suo momento. Questa tua " cecità" me la spiego con la tua gioventù, gioventù invincibile, dove la morte è una cosa talmente lontana che, neanche tramite un video in tiktok su una sparatoria o una rissa, riesce ad essere reale. per lui lo è, come lo è adesso per la famiglia di Giulia Cecchettin, per chiunque abbia subito un lutto recentissimo. E spero nel cuore mio che, per questi motivi, tu veda la sua reale versione il più tardi possibile.Naoko non ama lui e lui la ama perché disperata e legata a lui da un passato esclusivo in condivisione con nessun altro. Ecco, mi sa che per te ancora c'è molta acqua sotto i ponti, sia di cose lette, che di cose scritte. Ciao

Devi considerare che nel 1969( avevo 2 anni) era quotidiano l' imbattersi nel tipo di manifestazione studentesca del genere e anzi mi stupisce parecchio il fatto che nel Giappone austero siano stati di attualità cose come " il diritto allo studio, non studiare per dare manodopera all' industria ma studiare per crescere con coscienza critica" ect. Quindi è già tanto che lo ambienti nel reale stato delle cose a quell' epoca, dato che i suoi romanzi sono molto onirici, e anzi il distaccarsene come una cosa che non gli appartiene, delinea il personaggio, che non ti piace perché non incarna la figura dell' eroe, no non è un eroe, non vuole esserlo, le cose gli piovono addosso mentre lui scava nel suo intimo. Lo volevi occupante una scuola coi tazebao e i ciclostili? Ma quella è altra storia, altro personaggio, altra vita. Che non si sia fatto arrestare per attacchinaggio, o schedare dalla polizia non te lo rende simpatico? fidati da una che attacchinava e che è schedata , conosco tizi che un tempo attacchinavano più di me ora sono seduti a decidere quale barca comprarsi dopo aver smembrato un partito, che Enrico Berlinguer avrebbe sputato loro in un' occhio, se li avesse visti dopo diversi anni da quando bazzicavano in sezione e in federazione. e te lo dico da persona informata sui fatti. Quanto alla trama, solo chi capisce sino in fondo quanto sia grande quella voragine che ti lascia dentro l' abbandono e il lutto, e tu continui nonostante tutto a respirare e restare vivo, sa quanto sia grande, immenso, introspettivo e altamente tragico, questo libro. non è uno " spara e ammazza" e ognuno ama rincorrere le cose positive o rifuggere i propri demoni interiori, come gli pare. Ma niente toglie che sia un capolavoro di tecnica narrativa e un esempio egregio di romanzo di formazione. sono passati ormai 4 anni da quando hai fatto il video, le opinioni cambiano, e con esse i criteri. Io posso avere una opinione, il criterio lo lascio agli esperti.

Invece di fare dispute sulle recensioni ai libri di Murakami(chiaramente non ne avete le competenze) ,limitatevi a fare video di lettura delle opere del medesimo,in modo da far conoscere al maggior numero di persone questo grande autore.

La tua è una critica veramente gratuita e fuori luogo. Io l'ho trovato fantastico, e tu mi sembri prevenuta...e vorrei sapere cosa leggi tu.

Sono assolutamente d'accordo con te. E' un fotti fotti continuo, talvolta assolutamente fuori luogo, nel senso che è inserito là come un cavolo a merenda, senza che la storia lo lasci presagire, giusto per soddisfare la morbosità di un pubblico che, oramai, non sa che entusiasmarsi per l'osceno. Masturbazioni, rapporti etero e omosessuali sui quali lo scrittore indugia compiaciuto. Il Giappone della perversione come sfogo alla limitazione e alla censura è perfettamente rispecchiato, sebbene io pensi che la morbosità sia soprattutto dell'autore. Mi domandavo, leggendo Murakami, se è proprio indispensabile alla letteratura contemporanea, per avere successo, scantonare nella patologia.

E' assurdo parlare di politica per questo libro e denigrarlo per questo aspetto.

A me è nata una forte passione per le lingue ma non sono portato, non so se la mia fatica sia collegata al mio essere sensibile,introverso e ai miei blocchi oppure no perchè ho notato che la maggior parte delle persone riesce a studiare le lingue facilmente, non so se sono nate tutte con la predisposizione innata e io insieme alla minoranza siamo gli unici sfigati a non averla e se serve avere un talento per non faticare con le lingue/

Continui a guardare il dito mentre ti si indica la luna, pazienza.

ciao, c'è ancora il prof. Takeshita ?

Grazie per aver spiegato dettagliatamente il primo giorno alla ARC academy! Anche io a breve dovrò andare a studiare in questa scuola. Posso chiederti invece come ti sei organizzata per gli abbonamenti con i mezzi?

☕️

Il liceo classico mi ha fatta arrivare esaurita all'università,mi sto riprendendo.Io mi mettevo di nascosto a studiare da autodidatta,a volte mi scocciavo di tradurre quelle versioni di latino e di greco.Il problema è che nella mia zona non esistevano licei in cui si studiavano particolari lingue straniere,solo il linguistico sotto il classico,i posti erano finiti perché erano tutti terrorizzati dal greco antico.

Io ho fatto l'esame di filologia giapponese,bellissimo,ho preso 27,fatto nessun errore,solo che tre frasi non ero riuscita a fare perché era scaduto il tempo,senno avrei preso 30

Il nesso fra il fare continue citazioni dell'autore e il non affrontare "Il Dibattito Politico" potrebbe stare nel fatto che Murakami ha vissuto la giovinezza in un periodo storico ben preciso (che va dagli 60 fino agli anni 90), durante il quale era piuttosto chiaro CHI pensasse COSA (se sei di destra mi aspetto che pensi in un certo modo, se no in un altro) perciò il suo lavoro era un andare oltre e più a fondo nell'analisi della realtà, rispetto a questa dicotomia ma analizzando la società con un piglio quasi spirituale per quanto riguarda le questioni spinose e apparentemente da film horror, mentre in realtà molto reali, come il suicidio e la cura della salute mentale (delle quali chi ama la politica dovrebbe interessarsi e non prendere le distanze, in quanto sono parte della nostra società). Inoltre mi pare di poter leggere nel modo di presentare il tema del suicidio da parte di Murakami, una contrapposizione nei confronti di un pensiero come quello di un autore quale Mishima che si presenta come impegnato politicamente e che lega tale impegno al tema del suicidio come atto eroico. In Murakami invece il suicidio non è un atto eroico e dimostrativo ma è legato semmai FORSE a un ben più profondo rifiuto del sistema tale che arriva a minare la sfera personale in modo radicale ed inevitabile.

Io sono quello che le studia entrambe . Ahahaha . Comunque pensavo di dare un jlpt n 3 o 2 il prossimo anno .

Ho appena finito di leggere il romanzo e mi è capitato di vedere i tuoi video. Il problema è che tu non hai capito una cosa; il contesto politico è stato inserito da Murakami per farci capire meglio la psicologia del protagonista. Toru è così preso dal suo mondo interiore, così alienato dalla realtà che, nonostante le rivolte in università, a lui della situazione politica non frega assolutamente nulla. Lo vede come un problema estraneo e lontano da lui. Infatti lui stesso più volte nel romanzo si ritrova a guardarsi intorno e pensare ''ma cosa ci faccio qui? dove sono?'' (una frase simile guarda caso tornerà proprio nel finale). Questa alienazione viene poi sottolineata dallo stesso protagonista quando torna dalle sue visite alla clinica dove sta Naoko. Diciamo che un contesto turbolento è un ''escamotage'' per far risaltare i tratti di un personaggio come Toru ma anche delle altre protagoniste, che sono alle prese con ALTRI problemi, che li allontano da ciò che li circonda (morte, elaborazione del lutto, solitudine, depressione, il passaggio all'età adulta) su cui per fortuna Murakami si è soffermato, anziché approfondire un contesto politico che avrebbe solo rallentato e appesantito una storia che parla di tutt'altro. Se hai studiato letteratura è un po' grave che tu questa cosa non l'abbia capita. Per non parlare poi di quando dici che a Toru non gliene fregava nulla di Naoko...sembra proprio che tu abbia letto un altro libro 😂

Nessuna pietà per Murakami!

Hai detto tutto giusto 👍🏼

Esperienza e parole molto utili per riuscire a lavorare in maniera più completa e soprattutto più organizzata e proficua

Ciao cara. Grazie del video e buona serata

Sei mitica!

Scrivo in pace, ma forse non ti rendi conto che la tua analisi di Norwegian Wood è completamente assurda e fuori luogo. Se non sei preparata sulla politica giapponese di una determinata epoca, compra un libro che parli di ciò. Non pretendere che un romanzo così intimo e che tratti di tematiche così umane, sensibili, irrazionali possa soddisfare il tuo bisogno di apprendere nozioni di storia e politica.

il 68 simboleggia il cambiamento che stava avvenendo esternamente e allo stesso tempo internamente nel personaggio principale. non è un libro storico, è un libro che tratta la depressione. non deve incentrarsi sulla politica

Ciao, questo video è apparso tra i consigliati da youtube e, dato che anche io sono tra quelli che hanno criticato il tuo punto di vista sul libro in questione, l'ho guardato ed ho tratto una conclusione: il diritto di replica non si nega mai, e tu te lo sei concessa, quello che mi sfugge è il motivo per cui ti serviva un nuovo video per ripetere esattamente gli stessi concetti che hai espresso in quello precedente. Come qualcuno prima di me ha già scritto, liquidare il tutto con un "non avete capito cosa intendevo" è un pizzico offensivo verso chi ha espresso una opinione diversa dalla tua. Personalmente ho capito benissimo cosa non ti è piaciuto del libro e perchè. Come ho già scritto nel mio commento al video originale, è da incolpare chi ha scritto la nota in quarta di copertina dell'edizione Feltrinelli, dove vengono menzionate le lotte studentesche del 68, partendo da questo ci sta che, chi compra il libro aspettandosi un analogo giapponese di "Porci con le ali", rimanga deluso. Detto questo, rimane sempre mia opinione personale il fatto che ti sia sfuggito completamente il tema centrale del libro, così come lo stile di scrittura di Murakami, che può piacere o meno, ma di cui tokyo blues è un esempio caratteristico. A me per esempio non piace Hemingway, e dopo aver letto alcuni dei suoi libri più famosi ho smesso, perchè ostinarsi a farsi piacere qualcosa se non rientra nelle proprie corde? Venendo ora all'argomento politica: si può scrivere di politica senza parlare di politica, sopratutto un certo tipo di fantascienza ci fornisce diversi esempi, Orwell; Bradbury e Philip K. Dick, per citare autori che conosco. Ribadisco che, dal mio punto di vista personale (che però sembra coincidere con quello di molti altri che hanno commentato la tua recensione), Murakami ha scritto una storia (autobiografica? Chi può saperlo) dal punto di vista di un ragazzo di 18 anni, ambientata in Giappone (paese con delle particolarissime note caratteristiche sociali) alla fine degli anni 60! Non so quanti ragazzi di quella età conosci che adesso si occupano di politica, ma evidentemente anche all'epoca non era così scontato che dovesse essere l'interesse principale dei ragazzi nella post adolescenza. Il tema del libro rimangono vita e morte, con nel mezzo il pesante problema della depressione giovanile. Non è un tema facile da affrontare in un libro, così come non lo è leggerne, ma Murakami lo ha fatto con una delicatezza davvero encomiabile. Se non si coglie questo, se si parte dal presupposto che, come dici, tutto è politica compresi gli affari personali di ciascuno, significa non cogliere l'importanza della lotta personale di ogni individuo contro i propri personali demoni. Quando ci si trova a non dare importanza a niente, nemmeno alla propria vita, come ad un certo punto il personaggio di Naoko nel libro, la politica è l'ultima delle tue preoccupazioni. Un saluto.

Parole sante! Dovrei proiettare questo suo video a tutti gli studenti di quinta superiore in Italia, poichè vale un po' per tutte le discipline di studio! In bocca al lupo

Che meraviglia 😍

io vorrei tantissimo imparare giapponese ti rispondo dicendo che io non vorrei studiarlo per usarlo nel mondo del lavoro ma più che altro perché mi piace il Giappone i manga anime ecc... io vorrei lavorare con l'informatica mi piace molto il mondo dei computer,però come ti ho detto vorrei studiare giapponese perché mi piace :),e non solo mi piacciono anche le lingue in generale

Ma che libro hai letto?

Qual'è il tuo video precedente? Ho provato a cercare, ma non capisco a quale video ti riferisca. Riusciresti a farmi un confronto rispetto all'università di venezia e napoli che trattano proprio lingue orientali? Conosci qualcuno che abbia fatto l'università di venezia e napoli dove si possa reperire opinioni e confronti?

E' sempre un piacere passare di qui

Grazie. Fantastica come sempre. Grazie della condivisione e pollice alto!!

Ciao grazie come sempre per il video e complimenti !

Un mio parente si pensa adatto a tutti

Proprio vero che, come qui sotto scrive, ze pezo il tacon del buso. Purtroppo, la tua riflessione sul libro parte da un presupposto fallace che Murakami, ambientando la parte principale del romanzo nel 68 debba necessariamente parlare di quel contesto storico. Poteva benissimo ambientare le vicende 10 o 20 anni dopo, il libro, a mio parere non avrebbe perso della sua potenza espressiva e riflessiva. Infatti non è un romanzo storico ma un romanzo di formazione. Forse è questo che ti è sfuggito o hai volutamente ignorato. La tematica centrale, guardando anche allo sviluppo dei personaggi lungo il corso della vicenda, è la presa di coscienza delle difficoltà e delle sofferenza della vita, certamente portate anche allo stremo. Murakami mette l'accento sul modo in cui si affrontano tale difficoltà e che risposte, seppur non con poco dolore, si possano ricavare. Credo che tu stia cercando, semplicemente, un pretesto per dire che il libro non è stato di tuo gradimento. CHE CI STA! Non siamo tutti uguali e a tutti piacciono cose diverse. Sei partita con un presupposto sbagliato per leggere questo romanzo. Gli hai provato a dare una carica e una connotazione politica che Murakami nemmeno velatamente cerca di dare. In buona sostanza, stai cercando quello che non c'è, perché credevi che ci fosse, e ti sei "arrabbiata" perché non lo hai trovato. Per dirla come Watanabe "peace"

Peggio il tacon del buso……ma rifletti sui feedback che ricevi o tutto si risolve in “ io non sono stata capita” ?

Si ma in 20 minuti di video dici solo “la politica è trattata in modo superficiale e banale blababla” altre parole ne conosci?