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nevelify
Добавлен 22 фев 2010
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MURUBUTU.l'ussaro triste
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traccia n10 del nuovo cd di murubutu "la bellissima giulietta e il suo povero padre grafomane"...qualcosa di eccezionale come tutto il cd..compratevelo!! www.lakattiveria.com
MURUBUTU.Martino e il ciliegio
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traccia n8 del nuovo cd di murubutu "la bellissima giulietta e il suo povero padre grafomane"...qualcosa di eccezionale come tutto il cd..compratevelo!! www.lakattiveria.com
i capponi di renzo MURUBUTU feat pole
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LAKATTIVERIA.COM un tifoso e un celerino si incontrano per darsele di santa ragione!!
Diogene di sinope e la scuola cinica (MURUBUTU)
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Diogene di sinope e la scuola cinica (MURUBUTU)
Timeless 👽
Intro: Il Tenente] Questo è antiquariato puro, un pezzo del '97 La funk filastrocca, uno scioglilingua Provateci anche voi, Yeah [Rit] La natura del primordio non ammette classi E il soggetto crebbe lento nella critica prassi Io mi innalzerei, immolando dei *Al beat c'è Malosmo'!* [Strofa 1] Il cerbero padre dell’Ade generò figli senza vergogne Peripatetica corte pose la morte sulle sue insegne Crebbe forzuto negli anni forzando recinti di forgia ateniese Quando distrusse tabuiche sostanze figliando consigli che Cratete intese Decuplica effetti a lui cari fornendo ripari e tettoie a coscienze Patetico regno dei morti ponendo posticcio ponendo parvenze Il tempo ricusa chi accusa, prefigge ed infligge se per Demonatte Sono i mercanti che ingrassano a botta i loro più grossi porcelli da latte Ritenne pagani contenti gaudenti di intenti e potenti franchigie Sostenne onanismo e invettiva teorici elogi delle callipigie Putiferofomentatori: la vita e la morte non furono più cruccio Strutture cresciute a feticcio, cresciute per forza di impiccio Meta che diede mai noia fu usare mannaia sul pel Leviatano S’agghinda d’oggetti e gioielli l’infausto sovrano che perde il suo trono Astanti scherniti e puniti da chi adora miti già morti nel senso Pragmatico altare prepara già bare sfruttando ragioni fungenti ad incenso I servi cantavano strofe sagaci, le storie salaci conobbero i Traci L’ingrato Aristotele meritò feci rendendo infelici i più cinici greci Io so che il piacere tradisce promesse, la storia che disfa ciò che il mondo tesse Ma in Sinope visse chi disse e corresse che fesse appagasse chi appena potesse [Intro: Il Tenente] Questo è antiquariato puro, un pezzo del '97 La funk filastrocca, uno scioglilingua Provateci anche voi, Yeah [Rit] La natura del primordio non ammette classi E il soggetto crebbe lento nella critica prassi Io mi innalzerei, immolando dei *Al beat c'è Malosmo'!* [Strofa 1] Il cerbero padre dell’Ade generò figli senza vergogne Peripatetica corte pose la morte sulle sue insegne Crebbe forzuto negli anni forzando recinti di forgia ateniese Quando distrusse tabuiche sostanze figliando consigli che Cratete intese Decuplica effetti a lui cari fornendo ripari e tettoie a coscienze Patetico regno dei morti parrebbe posticcio ponendo parvenze Il tempo ricusa chi accusa, prefigge ed infligge se per Demonatte Sono i mercanti che ingrassano a botta i loro più grossi porcelli da latte Ritenne pagani contenti gaudenti di intenti e potenti franchigie Sostenne onanismo e invettiva teorici elogi delle callipigie Putiferofomentatori: la vita e la morte non furono più cruccio Strutture cresciute a feticcio, cresciute per forza di impiccio Meta che diede mai noia fu usare mannaia sul pel Leviatano S’agghinda d’oggetti e gioielli l’infausto sovrano che perde il suo trono Astanti scherniti e puniti da chi adora miti già morti nel senso Pragmatico altare prepara già bare sfruttando ragioni fungenti ad incenso I servi cantavano strofe sagaci, le storie salaci conobbero i Traci L’ingrato Aristotele meritò feci rendendo infelici i più cinici greci Io so che il piacere tradisce promesse, la storia che disfa ciò che il mondo tesse Ma in Sinope visse chi disse e corresse che fesse appagasse chi appena potesse [Bridge] La natura cresce dentro all'istinto Il sentiero va da Atene a Corinto Di pastori non ne urgo, la saliva del demiurgo Lavo e purgo nel cinismo convinto [Strofa 2] Anacoretoretoricotopica lacera critica d’anomalia Barbelognostica via, Giocasta e la sua fantasia Emancipa l’etica l’ottica ludica pelvica l’attica pratica Emancipa l’etica l’ottica ludica pelvica l’attica pratica Emancipa l’etica l’ottica ludica pelvica l’attica pratica impura Cannibalismo e sozzura *no sepoltura* [Rit Completo]x2 La natura del primordio non ammette classi E il soggetto crebbe lento nella critica prassi Io mi innalzerei, immolando dei Sulle logiche che in Diogene boom, boom, boom
Bellissimo ricordo per Prospero. Non omnis moriar.
2021 Dieci anni dopo la ascolto ancora
[Strofa 1: Murubutu] Enzo si sveglia nel buio della mattina In un buco con la cucina C'è il letto più la latrina L'effetto dell'aspirina Poi il freddo sopra le dita Poi il sole sveglia le foglie E ne scioglie la prima brina, sì Enzo si stira e riflette su come gira La vita è tutta in salita Alla fine non c'è una cima Alla fine è una linea grigia La fila, poi l'officina Ma la sua fibra non si spezza Attrezza una via d'uscita Enzo si veste e poi scende nella movida Discende una via vicina S'immerge nel nuovo clima Sbadiglia mentre cammina Si specchia in una panchina È una sciarpa, una divisa Che appoggia sulla camicia Enzo trascina i suoi anni, ha una quarantina Ma i drammi della sua vita Son da anni sulla fedina Lui vuole la lotta viva Una botta d'adrenalina Ma oggi è il giorno buono C'è il giorno della partita Enzo non si stima Ma questo non lo confida Enzo ha una diffida Ma questo non lo confina La sfida che lo accattiva Che annida una nuova ira Che allinea la sfida attira Riattiva una rabbia antica [Rit.] Enzo al centro della curva picchia testa a testa Nello scontro contro gli altri Enzo pesta pesta È la sua rabbia che spurga Urla sopra i suoi ultras Enzo primo testa a testa si fa curva a curva Enzo picchia forte, sfoga tutti i dolori che ha dentro Enzo picchia forte, perché sono i campioni da tempo Enzo picchia forte, perché sono i campioni al momento Antonio ed Enzo, sono come i capponi di Renzo "Queste immagini sono state riprese da una telecamera di Rai Sport Il problema è che quella telecamera avrebbe dovuto riprendere una partita di calcio Ventidue persone che corrono dietro a un pallone in nome dello sport" [Strofa 2: Pole] Antonio Per tutti sono Tony o Tonino, saluta il giorno Impugna il distintivo che sta sotto il cuscino E non sa se è un sogno Ripercorre all'indietro il cammino che in un colpo e senza sconto Lo ha reso celerino Perché il destino forse ha riso alle sue beffe Quando lo ha spinto dritto dalle fosse alle caserme Non l'avrebbe mai detto "A chi? A me?" Ma tra i frutti dell'amore c'è la triade Si dice "Sì, a te" Mentre si veste lento come Achille nell'Iliade Poi esce svelto, si guarda nello specchio Sta con le due in cucina ma sulle sue Oggi è il match clou e Lui è in prima linea La camionetta non tarda come suo solito, Tony Viaggia in silenzio stretto tra un doppio gomito Freme mentre sente che la curva si avvicina Fiuta ultras ed è uno squalo con l'emoglobina ma Già dall'entrata la massa si accalca e scalcia Poi Tonio riconosce una faccia di chi li attacca Enzo era un fratello ma ora nessuna remora Nel giorno dello scontro non c'è deroga alla regola [Rit.] Enzo al centro della curva picchia testa a testa Nello scontro contro gli altri Enzo pesta pesta È la sua rabbia che spurga Urla sopra i suoi ultras Enzo primo testa a testa si fa curva a curva Enzo picchia forte, sfoga tutti i dolori che ha dentro Enzo picchia forte, perché sono i campioni da tempo Enzo picchia forte, perché sono i campioni al momento Antonio ed Enzo, sono come i capponi di Renzo "Ma invece è accaduto qualcosa di sbagliato I tifosi... tutti assieme, hanno deciso di dare battaglia Tre scontri davanti allo Stadio Olimpico, nonostante il rinvio della partita... Lanci di petardi e lacrimogeni e tutto sembrava finito e invece era soltanto l'inizio Qualche centinaio di tifosi, armati di sassi e bastoni, hanno attaccato un commissariato, dando alle fiamme un mezzo della Polizia Poi si sono spostati alla caserma del Reparto Volanti, in via Guido Reni Anche qui un attacco in piena regola, fermato solo dall'intervento dei reparti anti-sommossa"
Rientrava dalla lande d'arme ansante in cuore e gambe Aveva servito madre Russia nell'esercito di Pietro il Grande Avanzando piano nel rigore del primo Gennaio Giunse un ussaro russo in sella ad un purosangue baio Lui era l' alto rango del sangue slavo Negli occhi spurii il lago di sangue dell'assalto di Azov Aveva corso fuggendo la peste con bestie In grado di percorrere in due giorni almeno 200 verste Giunse dalle foreste in un'alba di vetro Ricordava i vecchi boiari dell'epoca prima di Pietro I bottoni di rame brillavano sotto i fiocchi e sopra Una barba ampia che iniziava appena sotto gli occhi Sotto le notti aveva corso tra i bui Ora lui riconosceva la terra: Lei non riconosceva lui Le riforme avevano cambiato tutto per sempre e il sangue nobile per quanto nobile non valeva più niente Nonostante lo sguardo costante Due lacrime calde rigavano le guance Tu chiedi perché? Per quanto forte lui non riuscì a non piangere Il vecchio mondo è morto e il nuovo tarda a nascere Nonostante il suo corpo composto Due lacrime calde rigavano il volto Domandi perché? Per quanto memore d'usi, abusi e regole Nel tempo s'era perso il passo fra due epoche L'ussaro vide le sue terre d'oriente perse per sempre Dove il vento increspava i campi di segale verde Dove l'erba perenne sommergeva la palude Mentre la nebbia spargeva nell'aria odore di fiume Rivide i ponti di sassi, i tronchi neri dei frassini Le foglie chiare delle querce nane e i sorbi selvatici Il sottobosco mosso dove bastava un raggio solo Per trasformare giallo e rosso in porpora e oro Si avvicinò al villaggio spronando il sauro appena Poi rallentò al ritmo di chi falciava l'avena Con aria fiera, il petto gonfio come un vela Pretendeva il rispetto che era ma nessuno lo riconosceva La sua steppa in fiore ove regnava come un signore Ora non era più sua ma terra dell'Imperatore Che aveva impresso alla sua terra lo stampo di zar stanco Di guardare a Mosca come seconda Roma o terza Bisanzio L'ussaro scese dal sauro con fare cortese Sentì l'odore del lago e accarezzò il baio sul garrese A lui pareva palese ricevere omaggi del volgo Ma solo cani e un bifolco storpio gli giravano intorno Nessuno vedeva o nessuno voleva vedere? Chi lo temeva come nessuno ora volgeva la schiena Vide un cosacco suo servo con un collo da cervo Fare a pezzi il suo stemma e gettarlo per terra in mezzo allo sterco Vide vicino a un' isba di pino una candela di sego Illuminava un bambino che ascoltava un vecchio cieco Gli raccontava la steppa di un tempo, le miserie e le offese Quando il grano d'un mese rendeva solo poche copeche in monete "...e il padrone d'un tempo che il demonio lo porti! Diceva: quel cane rognoso ozioso nobile succhiasoldi Si pensava un signore, si, amato da tutti Speriamo sia morto di tisi o per mano dei turchi!" L'ussaro sentì nel cuore bruciare il dolore Il suo nome nel fango alla stregua di un invasore Cosi avviò verso il lago senza fretta o timore Qualcuno prima lo vide mormorare qualcosa sotto le icone
POESIA BELLISSIMA NON RIESCO A CANTARE TROPPO VELOCE
«Il vecchio [mondo] muore e il nuovo non può nascere» (A. Gramsci)
SUPER MURU
mamma mia quanta roba
ruclips.net/video/WJ392NXcT_M/видео.html
ruclips.net/user/shortsdKo4OhoASjs
Siete superlativi
wowowWow!
Auguri Prospero
Tutti i compagni fuori dalle carceri
2020❤
Illuminato
Madonna ma che bestia è, il nostro Busta Rhymes
Professore come va mio figlio a scuola? Murubutu: 2:55
Occhio
bomba!
Sinistra estrema unica soluzione
PAZZO
(E Martino che da bimbo s'era fatto guerriero Guardò il cielo che da azzurro s'era fatto nero) Il sole rischiara l'aria, un'alba bianca incanta la terra nativa La madre lo chiama -Martino svegliati- sono le cinque della mattina Ora che sono in cinque in famiglia si stringe la cinghia in cucina Poi fuori scalzi nei campi, fra i tralci di uva spina Martino china la schiena fra i vari agri, nel segno della sua vita Quando nacque suo padre piantò una ciliegio nella cascina Tramandatisi da avi a padri la dura vita contadina Ora che sono passati da affittuari a mezzadri: non è più come prima E' la Reggio degli anni '50: campagna e officina È ancora attiva la prospettiva della prima cooperativa Qui vive Martino la sua esistenza ora è pura essenza Nella terra in cui la cultura della Resistenza è ancora viva I racconti dei partigiani, i fratelli Cervi, l'R-60 La resistenza tradita, i risvolti del piano Marshall La storia d'Italia narrata dai vecchi lo incanta Ma in realtà questi vecchi di anni non ne hanno più di quaranta Le lotte per il pane, la fame, le lotte operaie senza fine Le lotte delle officine Reggiane La sua gente ha schiena buona e buona coscienza critica Ogni bambino come Martino cresce a pane e lotta politica Rit: come un brivido, sentì un brivido, come un brivido Martino è libero, davvero libero mai Martino sale in cima al ciliegio dopo il lavoro e la scuola Là sopra legge di tutto: Conrad, Fröbel, Spinoza Le lotte degli anni di piombo lo investono come bora Spingono la foga del suo mondo verso una boa nuova e allora Lo ha detto ai suoi: la stalla, l'aratro ora gli stanno stretti Ora che ha nuovi concetti ha bisogno di nuovi contesti Saluta in fretta gli affetti più stretti, i compagni più cari Va a Milano ottiene un contratto, il contatto con i centri operai Prima tra i gruppi dei pari poi dei compari Poi tra i gruppi dei compagni dei vari gruppi extraparlamentari I vari gruppi rivali, i fasci, gli spari I compagni, non vogliono stare calmi qui c'è chi vuole passare alle armi Le prime diffide, la cosiddetta "svolta di Pecorile", le prime rapine e ancora prima I gruppi studio della Sit Siemens; Lo S.I.M. vive di sfide: lo stato è nemico da abbattere Martino combatte finché non s'imbatte nella sbarre dal carcere Dal gabbio scrive due righe a casa, lì a casa lo piangono Anche là è cambiato tanto solo il ciliegio è un incanto I suoi vecchi si sono trasferiti a San Candido e intanto Dove c'erano le cascine ora c'è un camposanto in marmo bianco Rit: come un brivido, sentì un brivido, come un brivido Martino è libero, davvero libero mai Martino è evaso ed è stato scoperto ora è un militante, latitante esperto, certo, superclan nel gergo Sa di lottare per il giusto se il modo è giusto, ha il dubbio Ma non c'è dubbio che il senso del giusto è nel senso del gruppo (giusto?) Martino in azione si espone, viene colpito all'addome laddove Sente prima il rumore poi il bruciore del piombo nel cuore La vista s'incrina tra i lampi, rivede i suoi campi e la cascina Tra i tanti sente ancora sua madre: -Martino svegliati è mattina!- L'umore di brina si fonde all'odore di sangue e sudore Poi le sirene, un bagliore: Martino muore in poche ore Sono poche persone a seguire il feretro: la famiglia, il pastore e Sui volti di alcuni non è per la morte il dolore maggiore La sua campagna si contorce mentre ne vede passare il corpo Sembra pensare -io ti ho cresciuto forte e tu torni da morto!- Là dove è sepolto ogni tomba si scalda d'un sole accanito E là Martino riposa protetto all'ombra del suo ciliegio fiorito
Disperditi
grazie davvero per questo spaccato di un italia eroica e densa di ideali rivoluzionari...viva i Nuclei Comunisti Combattenti e la lotta di classe degli anni '70...sperando in un nuovo vento socialista rivoluzionario
ne caghi troppo Murubutu!
Big Up from Poland !! ✌✌
Cazzo, ma è possibile trovare qualcuno intelligente nei commenti? La canzone parla di un ragazzo che si interessa alla lotta operaia, diventa un terrorista, commette reati e omicidi, viene rinchiuso, evade, e lo uccidono. Poi vai nei commenti e trovi solo comunisti/antifascisti che glorificano le gesta dei terroristi, o fasci indignati per non si sa bene cosa. Ma c’è qualcuno che ha ancora un minimo di senno?
Sempre in lotta e mai a 90!
1:30
2019
Non capisco cosa voglia intendere Murubutu con "sul volto di alcune persone non è per la morte il dolore maggiore". Mi piacerebbe sapere qual è il significato di quel verso
Per come la intendo io, provano dolore non tanto per la morte di Martino, ma per come ha condotto la sua vita e per il male che potrebbe aver procurato ad altri.
Il mio soprannome è gene ecco non dico altro
Spicka
Sei grande Murubutu!
oddio
Cosa fa l'ingrato Aristotele? :)
ma il fiato dove l'ha lasciato? siamo sicuri che abbia dei polmoni??
GRANDE!! MONKEY ISLAND E GUYBRUSH THREEPWOOD! Quanti ricordi! Che magnifico gioco! 😁
Beh, se siete al Matilde di Canossa, la vostra fortuna è senza limiti ragazzi, chi intende intenda
non si possono fare paragoni! poi di questi tempi...
il segno del comando!
Compagno✊
Il commento parlato del tg da che notizia è stato ripreso?
Questo è quando fai incazzare il prof di filosofia
mostro. MOSTRO.
Sicuramente bella ma satura il rap
😍😍😍