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Vivi complimenti, Stefano, per questo messaggio vibrante ed incisivo, che ha certamente toccato il cuore di molti. Abbiamo bisogno di riscoprire il valore immenso della vocazione imprenditoriale, la cui funzione sociale e civile è fondamentale e troppe volte misconosciuta. La crescita esponenziale della complessità in cui viviamo rende indispensabili le reti di condivisione e scambio delle conoscenze e delle buone pratiche, alimentando quel tessuto di relazioni che diventa risorsa preziosa, soprattutto nei momenti più ardui. Ben vengano, occasioni come questa!

La solitudine dell'imprenditore è quella dell'uomo solo al comando, che sente l'onore, ma soprattutto l'onere della leadership aziendale. Non sempre il più forte non è anche il più giusto, se solo quell'uomo trova nella giustizia la pienezza della sua forza, attiva ed operativa. Ma perché ciò avvenga dovrà orientare ogni suo singolo sforzo a trasformare i cortigiani in uomini, che con virile convinzione sposino quella causa che è propria dell'imprenditore. Se riuscirà in ciò, l'azienda crescerà con lo stesso ritmo di crescita dei suoi addetti, all'unisono. Si cresce se l'imprenditore impara a considerare i suoi collaboratori come fattori e non come addendi. In tale caso, infatti, nessuno di essi dovrà mai sentirsi uno 0. Diversamente, l'intero prodotto (crescita aziendale), matematicamente, si azzererebbe.

Caro Stefano, con un linguaggio semplice hai dipinto una realtà per certi aspetti cruda, ma vera. Non è semplice per un imprenditore durare, così come non è semplice non commettere errori. Ma guardando avanti si può costruire sempre qualcosa.

Congratulazioni per il tuo discorso. Al riguardo sono d accordo con le tue parole, credo che l imprenditore sia quello che cerca di avere sotto un controllo tutto e che mette in atto tutte quelle azioni per far si che l azienda abbia le continue risorse per essere sempre attiva e quindi aver il giusto carico di lavoro, non troppo poco ma nemmeno troppo. Però penso che tutto questo possa essere gestito meglio e pesare meno se si hanno dei collaboratori scelti direttamente dall imprenditore stesso, almeno all inizio e sui quali si possa fidare. Quindi un continuo investimento e una corretta gestione dei collaboratori può avere un vantaggio importante da tutti i punti di vista. Per i collaboratori l azienda deve essere un luogo dove si possa stare bene e che non pesi starci per delle ore, ognuno dovrebbe avere la possibilità di essere un piccolo imprenditore di se stesso e quindi poter prendere delle decisioni importanti. Una gestione orizzontale dei dipendenti credo sia la più ideale.

Grazie Stefano, un messaggio ricco di contenuti. Un messaggio molto fine che va ascoltato più volte, perchè ci rappresenta nell'animo e bisogna saperlo interpretare.

Acqua e sole, ossia prendersi cura della propria "creatura", trovando il giusto compromesso. È un'immagine molto poetica di una realtà, spesso vista come uno strumento per fare soldi.

Complimenti, in modo figurato hai rappresentato perfettamente e pragmaticamente l’imprenditore. 👏👏👏👏

Grazie Stefano relazione realistica e molto interessante.

Il Coraggio. Anche nei momenti di sconforto. È una parola che, parlando di aziende e di Capitani d'Impresa, viene abusata senza darle contenuto. La tua lettera, Stefano, riempie quel vuoto. In un'Italia dove spessissimo impresa e famiglia convivono e dove anche i Collaboratori diventano affetti: da quel coraggio dipenderà la serenitá di tutti e della quale ci si sente responsabili. In un momento storico di transizione che avanza da luce a buio e da buio a luce un metro alla volta, il Capitano d'Impresa deve avere il Coraggio di non accontentarsi di quel metro di luce e di avanzare sicuro nel metro di buio. Una lettera che ci fa sentire "pensati" in tutte le nostre sfumature. Grazie Stefano✋

Grazie Per la condivisione del discorso, appassionato e sentito. Una visione veritiera e uno sprone al miglioramento continuo e al trovare consapevolezza dei motivi che l’imprenditore deve avere e su cui è bene si focalizzi

Come sempre puntuale anche in questo racconto! Grande Stefano

Complimenti Stefano per aver tenuto lo speech riprodotto dal video che proponi al cospetto dei manager che ascoltavano. Molte metafore di contesto (mattone forato) ed iperboli per tenere alto l’ingaggio della audience evidentemente variegata per età e livello di comprendonio. Gli imprenditori hanno infatti un ruolo fondante nella società: sono i “mattoni” per costruirla. Chi si allinea alle politiche imposte da governi fantoccio come negli ultimi 30 anni è destinato a fallire. Chi mantiene la schiena dritta può costruire il nuovo. Io già collaboro con imprenditori del secondo tipo. Ti faccio i miei complimenti per il tuo lavoro ed i miei sinceri auguri per le festività e per i tuoi progetti. Imprenditori duri io li conosco Con stima Vittorio

Ho ascoltato le Sue parole con molto piacere. È stato emozionante e toccante il discorso che ha fatto. Lei ha pienamemte descritto la figura dell'imprenditore con la I maiuscola che, nonostante le situazioni difficili, ha la voglia di andare avanti,spinto dalla sua passione. Imprenditore, per definizione è colui che per la sua attività deve ed ha il coraggio assumersi gli innumerevoli rischi e responsabilità che questa professione comporta e che pochissimi sarebbero dispositi ad assumersi. Molti vedono solo la facciata dell'imprenditore, della bella impresa e me ne rendo conto dalla realtà lavorativa che vivo tutti i giorni, ma pochi sono consapevoli del sacrificio e del duro lavoro che comporta. La ringrazio nuovamente per questa riflessione che ha voluto condividere.

Ciao Stefano, una bel discorso: molto efficace e con una chiarezza espositiva limpida. Hai sintetizzato egregiamente in pochi minuti la vita quotidiana di un imprenditore, con i suoi pensieri, le emozioni, le scelte. Bello l’aneddoto sull’annodarsi la cravatta e andare in scena: la vita è un grande teatro 🙌🏻. Complimenti! 🎉

Un plauso a Stefano della Bella per la lettera che ha ispirato questa riflessione. L’immagine del leone vecchio sopraffatto da quello giovane è sicuramente potente, e non posso fare a meno di riconoscerne il valore. È vero che spesso i cortigiani si schierano con il più forte, ma credo che la verità sia più sottile. Un vero leone, un imprenditore che ha saputo lasciare il segno, non verrà mai realmente sostituito. Certo, i giovani leoni sono pronti a spingersi in avanti, a provare a prendere il posto di chi li ha preceduti, ma se il leone anziano ha saputo costruire qualcosa di unico, una visione forte e un impatto duraturo, nessun giovane potrà mai rimpiazzarlo. In fondo, fare l'imprenditore è un po' come lanciarsi su montagne russe: l'emozione di affrontare l'incertezza e l'adrenalina della salita, ma anche la soddisfazione di vedere come si evolve la corsa. La durata? Non la conosci, ma l'importante è avere il coraggio di salire e affrontare tutto, senza la paura che il viaggio possa finire troppo presto. L'avventura imprenditoriale è dura, sì, ma solo chi ha il coraggio di viverla a fondo può trarne delle soddisfazioni straordinarie.

Grazie Stefano per aver condiviso questa visione, che celebra non solo il sacrificio, ma anche la forza e l’altruismo che definiscono un grande imprenditore. Una prospettiva che ispira e ricorda a tutti quanto sia fondamentale non solo fare, ma fare bene, per il beneficio collettivo. Sei riuscito a evidenziare non solo la fatica e la solitudine che spesso accompagnano chi guida un’impresa, ma anche l’immensa responsabilità sociale che questo ruolo comporta!

Stefano, le tue parole fanno riflettere molto! Troppo spesso ci si dimentica che prima di essere dei professionisti, siamo delle persone! Magari un giorno ascolterò dal vivo qualche tuo intervento, mi farebbe piacere. Buon lavoro!

Complimenti Stefano hai reso visibile la realtà degli imprenditori quelli che ci mettono il cuore e l'anima

L'imprenditore è un Capitano di vascello che deve fare andare avanti a vele spiegate con i marinai e le merci, nonostante il maltempo e soprattutto le male voci invidiose che potrebbero farlo vacillare. Bellissimo intervento da far girare nel web Dottor della Bella, complimenti vivissimi.

Complimenti per aver condensato in così poco tempo e attraverso chiare metafore, le difficoltà che un imprenditore affronta e sopporta, per far sì che la sua impresa possa durare e resistere nel tempo. E sono tante queste difficoltà…

Non c'è una scuola per imprenditore, e questo è un grande problema dato che troppe volte si avvia un'attività con tanto entusiasmo ma altrettanta superficialità... Una conoscenza di base sicuramente renderebbe il neo-imprenditore più consapevole... al tempo stesso mi chiedo però se questa consapevolezza rappresenterebbe una skill oppure un dissuasore per l'avvio di una nuova attività. C'è tanto da fare, a partire da una maggior chiarezza burocratico-fiscale che aimhè limita anche noi professionisti nel fornire la pronta assistenza "direzionale e gestionale" all'imprenditore che vada oltre gli aspetti fiscali. Nulla da aggiungere al discorso, che sposo in pieno.

Schiettezza, passione e forza ma anche resilienza, coraggio e ispirazione: qualità che dovrebbero accompagnare quotidianamente ogni imprenditore! Questo è l'intenso messaggio che Stefano ha voluto trasmettere a tutti noi che viviamo la realtà imprenditoriale: un messaggio che possiamo e soprattutto dobbiamo sentire nostro!

Una lettera che ha saputo cogliere l'aspetto deviante delle nuove realtà aziendali:l la mancanza di INTERCONNESSIONE tra le parti. Se ognuno pensa al proprio interesse personale senza sviluppare una visione sistemica a beneficio di una sinergica collaborazione, l'azienda non andrà da nessuna parte e sarà solo un contenitore di persone intercambiabili. Diversa risulterebbe la situazione, se si cominciasse a pensare non nel breve-medio tempo e non con un tornaconto esclusivamente personale. Ecco perché a mio avviso è importante introdurre nelle aziende il concetto di Sostenibilità Socio-Etica: fare le cose giuste nel modo più appropriato, a beneficio di un Benessere Equo Sostenibile.

Mai come in questo momento l'imprenditoria deve essere sostenuta perchè l'imprenditore non è un nemico dell'economia come a volte può essere concepito!

Dici molto beneStefano, un imprenditore ora deve essere un leader, molte volte un leader e’ solo, e deve sempre, comunque dimostrare e costruire un luogo sicuro, e’ faticoso, si molto, e ogni giorno e sempre un giorno nuovo,e come nello sport, devi allenarti tutti i giorni, altrimenti sei fermo ai nastri di partenza. E’ una scelta che facciamo perché abbiamo il sogno di costruire qualcosa che sentiamo dentro. 👏👏👏

Complimenti per la rappresentazione che hai fornito dell’imprenditore. Quante sfide da vincere, quanti ostacoli da affrontare, quanto lavoro, sudore, emozioni si celano davanti ad una vita così speciale, attorno alla quale si regge l’intero Paese. Grazie Stefano.

Ottima riflessione, severa ma giusta🙏

Grazie Stafano! Condivido il corretto pensiero. Essere imprenditore anni fa significava solo trovare i clienti, fatturare e far tornare il bilancio. Ora invece è paragonabile al ruolo dell'allenatore o genitore: deve far crescere, educare, motivare, creare collaborazione, valorizzare, essere ecosostenibile. In sostanza deve formare un'ottima squadra per permettere a quest'ultima di raggiungere gli obiettivi prefissati. Per fortuna però gli imprenditori ora non sono così soli, esistono persone, corsi che possano supportarli e aiutarli nel migliorare il legame con i collaboratori e manager a cui delegare alcune responsabilità... Grazie, Buona serata🙂

Mi ha colpito molto il tuo discorso caro Stefano. Mi ci sono ritrovato praticamente in tutti i risvolti positivi e negativi. Oggi fare impresa è da eroi ... noi pensiamo a tutto e a tutti... ma chi pensa a noi imprenditori?

Belle parole che vanno al cuore e alla testa di chi ancora oggi sceglie di essere o continuare a essere imprenditore

Belle parole che vanno al cuore e alla testa di chi ancora oggi sceglie di essere o continuare a essere imprenditore

Ciao Stefano un messaggio forte che spinge a riflettere sul valore del mandato di cui viene investito l’imprenditore che vuole fare impresa con la I maiuscola. L’immagine che tu restituisci in questa lettera, è quella di una realtà purtroppo molto opportunista…io mi permetto di dire, e di fatto anche tu lo accenni, che il vero leader guarda oltre questo opportunismo mediocre, indica la direzione, procede verso la meta interessandosi dei suoi compagni di viaggio e di chi cerca di stare al suo fianco anche se con fatica; riunisce, ascolta sempre e motiva. Un leader di successo “È “ senza bisogno di apparire ,quindi sii te stesso nella profonda convinzione dei tuoi valori e sarai un grande leader nell’impresa e nella vita. Complimenti

L’immagine dell’imprenditore spesso è accomunata a quella di uno speculatore, ma non è sempre così. Un vero imprenditore è colui che vede i suoi dipendenti come una sua forza. Un elemento da tutelare. Un imprenditore non ha orari, lavora per se stesso, per non far fallire un suo progetto e non gravare sulle famiglie che dipendono da loro. Bellissimo intervento.

Very nice demure speech

Un grande elogio agli imprenditori, veri pilastri della nostra economia. Ogni giorno affrontano sfide immense, con sacrificio, dedizione e una visione che spesso va oltre l’ordinario. Il loro impegno non è solo per il proprio successo, ma crea opportunità, lavoro e innovazione per tutti.

È’ dura essere imprenditore …

Bravo Stefano , vero l'imprenditore è un Uomo o una Donna fondamentalmente Solo ,ma infondo è un po come un Eremita , questa Solitudine è a beneficio degli altri

La differenza tra leader e capo sta proprio qui nella capacità di rialzarsi, nella capacità di autoricostruisri, nel saper guidare ma allo stesso tempo essere il primo,per usare parole tue ,a volgare su quella barca....

Posso fare una domanda so per certo che un debito con una finanziaria va in prescrizione dopo 10 anni, una società di recupero credito ma manda una letterina datata 2011 poi passa ad un'altra società di recupero credito che manda un'altra letterina datata 2015, poi il mio credito passa ad una altra società e manda una altra letterina datata 2024, la mia domanda è: quando inizia il primo giorno della prescrizione dalla prima letterina datata 2011!! Premetto che in tutti questi anni mai un precetto o un decreto ingiuntivo, grazie della risposta cordiali saluti

Un bellissimo intervento. Fare impresa oggi é una missione. Ci vuole cuore, passione e tanta tenacia. L’imprenditore ha una funziona sociale strategica per il funzionamento, crescita e prosperità di un Paese e questo ruolo deve essere riconosciuto in modo tangibile. Complimenti.

¡Enhorabuena, Stefano! Sentidas palabras. Me ha gustado mucho el video. Grazie

Congratulazioni Stefano cogli in pieno il significato di essere imprenditore e, ancora di più, uomo. Un vero imprenditore non si lamenta, guida gli altri sapendo di poter contare solo su sé stesso. Essere un leader non è semplice e comporta sfide che pochi sono disposti ad affrontare. Grazie Stefano

Complimenti, una lettera piena di significato che esprime, nella sua pienezza, ciò che vuol dire fare impresa e ancor più, essere un uomo degno di tale nome. Un uomo.... un' imprenditore..... colui che non si lamenta. Colui che trascina gli altri e non può permettersi di fare affidamento, confidandosi, a nessuno, se non a se stesso e a Dio. Sicuramente l'essere leader non è facile. Riserva molte sfide che non tutti sono pronti ad accettare ben che meno affrontare. Complimenti ancora. Distinti saluti RT

D'ispirazione e motivante! 👏

Io sono un dirigente pubblico e credo che i ruoli imprenditore privato /dirigente pubblico siano conferenti. Ritengo che il mestiere dell’imprenditore sia uno dei più affascinati e, soprattutto, che lo diventi quando vengono raccontate storie di successo. Ma, spenti i riflettori sui grandi nomi e accesi su quelli che ogni mattina devono confrontarsi con ogni problema, operare scelte continue e prendere decisioni che comportano tutta una serie di ricadute sull’ambiente e sulle persone con cui interagiscono, forse viene fuori una realtà diversa, quella della solitudine, della gestione delle emozioni nei momenti di crisi, senza paura di ammettere le proprie fragilità. L’apertura verso gli altri ma anche il ritrovare uno spazio per sé, dedicando del tempo a coloro e a ciò da cui attingeremo le energie necessarie per affrontare le nuove sfide, può essere la scelta giusta.

Grazie per l'argomento trattato.

Complimenti per la descrizione, Stefano. Talmente precisa da avermi commosso. Soltanto per sopravvivere, l'imprenditore ha bisogno di conoscere sempre più mestieri, oltre al proprio. Soltanto per poter delegare ogni ruolo della propria azienda con cognizione di causa: la professionalità dei collaboratori (sia interni che esterni) non è scontata e non ci sono garanzie per il titolare. Il lato positivo? Ciò che non uccide, fortifica! 🤷🏻‍♂️

Bellissima riflessione, vera. Mi piace pensare all’imprenditore come al “super-uomo” di Nietzsche, capace di accettare le difficoltà della vita, le sofferenze, le amare realtà ma decide di andare oltre. Decide di intraprendere quel viaggio nell’incertezza. E allora penso che si, prendiamo consapevolezza dei problemi, delle difficoltà e delle delusioni che si avranno lungo il percorso, ma non è forse questo il bello ? Mettersi la cravatta, stamparsi il sorriso, condurre una vita di sacrifici per la volontà di realizzare qualcosa più grande di noi. Nessuno compra il biglietto per delle montagne-russe piatte !

Arrivano - in modo illuminante - la concretezza, l'impegno, i rischi del prendersi cura di una creatura da crescere, orientata a vita propria. Grazie, Stefano 👏

Grazie Stefano per la tua testimonianza, hai colto il punto, molte volte gli imprenditori sono invidiati e oggetto di cattivi commenti, ma molti non immaginano nemmeno quello che è la gestione di un'azienda e avere la responsabilità di persone e famiglie a cui dai un reddito.