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Fonclaven - la fondazione Claudio Venanzi
Добавлен 28 сен 2016
Promozione della cultura, dell’informazione e dell’arte, valorizzazione della natura e dell’ambiente.
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Il Grande Teatro della Cultura - Il Raffaello del seicento . prof. Stefano Papetti
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IL RAFFAELLO DEL SEICENTO. CARLO MARATTI DALLE MARCHE A ROMA Carlo Maratti, nato a Camerano nel 1625 e formatosi a Roma presso lo studio di Andrea Sacchi, rappresenta l’apogeo e nel contempo l’epigono della vivace stagione artistica seicentesca. Coniugando l’equlibrio e la compostezza del Classicismo con la teatralità del Barocco, Maratti ha introdotto uno stile che ha conquistato il gradimento...
Il Gran Teatro della Pittura - Carlo Maratti ritrattista - prof. Stefano Papetti
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CARLO MARATTI RITRATTISTA Carlo Maratti è stato uno dei più apprezzati ritrattisti del suo tempo: una galleria di principi, prelati, cardinali, aristocratici, italiani e stranieri ma anche di colleghi artisti, di critici e di letterati dei quali il pittore di Camerano ci ha lasciato dei ritratti introspettivi di sorprendente modernità.
Un sodalizio artistico nella Roma barocca, Alessandro VII e Bernini - prof. Stefano Papetti
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UN SODALIZIO ARTISTICO NELLA ROMA BAROCCA.ALESSANDRO VII E BERNINI Uno stretto rapporto di complicità artistica ha legato il più autorevole interprete dell’ arte barocca, Gianlorenzo Bernini, al pontefice Alessandro VII che si è avvalso del genio creativo dello scultore per sviluppare una intensa campagna di promozione della religione e della famiglia Chigi attraverso la commissione di importan...
Il Gran Teatro della Pittura - Il potere dell'arte-Urbano VIII e i Barberini - prof Stefano Papetti
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IL POTERE DELL’ARTE. URBANO VIII E I BARBERINI L’ascesa al trono di Pietro del cardinale Maffeo Barberini segna l’inizio di una età dell’oro per le arti: architetti, pittori, scultori, arazzieri, musicisti, scienziati ed eruditi di grande levatura vengono coinvolti dal pontefice e dai nipoti in un vasto programma di esaltazione del casato che vede la nascita del Barocco e l’ascesa della figura ...
Il Gran Teatro della Pittura - Roma 1630 - prof. Stefano Papetti
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Grazie alla politica culturale intrapresa da Sisto V sul finire del XVI secolo e perseguita con grande determinazione dai più autorevoli pontefici del XVII secolo, Roma ha vissuto una stagione artistica irripetibile, proponendosi a livello internazionale come il centro di elaborazione e di propulsione delle più aggiornate esperienze nel campo delle arti figurative. Gli incontri cercheranno di m...
Invito all'Opera n°3 - Turandot - dott.. Michele Pirani
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Turandot Nel mondo dell'opera novecentesca emerge questo titolo che ha come protagonista la principessa dal cuore di ghiaccio. Le sue sfide portano a conseguenze imprevedibili, mentre la musica maestosa cattura il suo potere e la sua vulnerabilità. Una trama avvincente di enigmi, desiderio e redenzione, che esplora la lotta tra il passato e il presente nell'interiorità dei protagonisti.
Invito all'Opera n°3 - Carmen - dott. Michele Pirani
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Carmen Nel cuore dell'opera si cela una donna che sfida norme e convenzioni della sua epoca. Attratta dalla passione, incarna la ribellione e l'indipendenza. Le arie vibranti esprimono il suo spirito ardente, mentre il suo destino inesorabile si snoda. Un racconto di desiderio, gelosia e tragica fatalità,nell'andalusia dell'Ottocento più popolare e sanguigna.
Invito all'Opera n°3 - La Traviata - dott. Michele Pirani
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La Traviata. Nell'opera di Verdi, una donna enigmatica affronta il suo oscuro passato, sfidando una società implacabile, per amore. Le musiche struggenti danno voce alle emozioni più profonde, rivelando un conflitto interiore tra desideri irrefrenabili e doveri sociali. Una storia avvincente che esplora le passioni proibite, le rinunce commoventi e le sfide della condizione umana.
Protagonisti invisibili - Le lacrime del Sole - L'Oro - prof. Dario De Santis
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LE LACRIME DEL SOLE - L’ORO Nasce da uno degli eventi astronomici più potenti e affascinanti: le supernovæ. Totalmente immune alla decomposizione, duttile, malleabile e facile da conservare, con il suo colore che ricorda il Sole, l’oro suggestiona da sempre il nostro immaginario come simbolo di fede, saggezza e sapere. Ha finanziato guerre, capricci e rancori, ma ha anche comprato il perdono. P...
Protagonisti invisibili - La bevanda del Diavolo - Il Caffe - prof. Dario De Santis
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LA BEVANDA DEL DIAVOLO - IL CAFFÈ Questa storia sembra uscita dalla penna del più fantasioso degli scrittori. E invece è tutto vero. Una sostanza quasi magica che ha fatto breccia nel cuore dell’umanità. Il caffè e la molecola che lo caratterizza, la caffeina, hanno infatti invaso e poi modellato il mondo occidentale. Hanno plasmato la nostra socialità, dando vita a relazioni, idee e progetti c...
Protagonisti invisibili - La giovinezza in bottiglia - La Vitamina C - prof Dario De Santis
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LA GIOVINEZZA IN BOTTIGLIA - LA VITAMINA C Gli esseri umani sono in grado di compiere imprese incredibili e in poche migliaia di anni hanno, non senza una preoccupante arroganza, conquistato il pianeta. Questo non vuol dire che siano onnipotenti. Anzi: sono afflitti da numerosi difetti, alcuni dei quali hanno il sapore della beffa: in tutto il creato sono gli unici (insieme ai porcellini d’Indi...
Protagonisti invisibili - Una molecola sanguinaria, il pepe. prof. Dario De Santis
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UNA MOLECOLA SANGUINARIA - IL PEPE Questa è la storia di una molecola che ha segnato la storia, ha plasmato il mondo, diretto la nostra creatività, disegnato il nostro modo di vivere. Maledizione e benedizione, fonte di fortuna o sventura. Una molecola che ha generato enormi profitti, condotto viaggi perigliosi, sancito il destino di milioni di persone, guidando avventurieri, corsari, pirati, m...
Protagonisti invisibili - Il Re dei minerali: il sale - prof. Dario De Santis
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IL RE DEI MINERALI - IL SALE Molto tempo fa valeva esattamente come l’oro, i ricchi lo tenevano sottochiave, a Timbuctu ci potevi comprare un schiavo, in Etiopia una pecora, in Congo tre capre; ha contribuito alla caduta dell’Impero dei Ming, all’ascesa di Venezia o di Liverpool e all’indipendenza dell’India; ha deciso innumerevoli battaglie, addirittura molte guerre; per Omero era una “sostanz...
Fin de siècle 2.0 - Piero Guccione e gli arancini di Montalbano - prof. Roberto Cresti
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Fin de siècle 2.0 - Città dipinte: Aldo Rossi e il postmoderno - prof. Roberto Cresti
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Fin de siècle 2.0 - Nuovi selvaggi, transavanguardie e graffitisti - prof. Roberto Cresti
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Fin de siècle 2.0 - Da Gaber a Luporini: la Milano del "Signor G" - prof. Roberto Cresti
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Fin de siècle 2.0 - Cosmi metafisici, grandi bellezze e anacronismi - Prof. Roberto Cresti
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C'era una volta... - Cappuccetto Rosso e l'infanzia violata - prof. Leandro Sperduti
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C'era una volta... - La vera storia di Biancaneve - prof. Leandro Sperduti
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C'era una volta... - I bambini abbandonati: Hansel e Gretel, Pollicino e... - prof. Leandro Sperduti
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C'era una volta... - I gradi iniziatici di Pinocchio - prof. Leandro Sperduti
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C'era una volta... - Cenerentola: dall'antico Egitto alla Napoli del '600 - prof. Leandro Sperduti
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Donne nella polis - Tina Anselmi -prof.ssa Lidia Pupilli
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Donne nella polis - Rosa Oliva - prof.ssa Lidia Pupilli
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Donne nella polis - Giulia Berna - prof.ssa Lidia Pupilli
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Donne nella polis - Olympe de Gouges - prof.ssa Lidia Pupilli
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Mitologie del Teatro - Il luogo del tetro greco- prof Giacomo Pedini
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QUANDO L'ALBANIA ENTRERÀ NEL UNIONE EUROPEA LA STORIA COMBIERA PER TUTTI
.....affascinata e dal racconto e dal narratore ....
.. interessantissimo
Lo storico fenicio Sanchunathon avrebbe confermato questa pratica cananea per ottenere la liberazione dagli assedi, come confermato da citazioni di Filone di Biblo, Porfirio ed Eusebio di Cesarea. Anche Diodoro Siculo racconta che 200 bambini delle famiglie più nobili sarebbero stati sacrificati dai cartaginesi assediati in Libia da Agatocle.[6]
Le testimonianze bibliche e greco-romane trovano una decisiva conferma in un antico testo ugaritico, pubblicato nel 1978, che raccomanda il sacrificio a Baal di un toro e di un bimbo primogenito come extrema ratio per ottenere la liberazione di una città assediata.[5] Si tratta chiaramente dello stesso rito offerto dal re di Moab, Mesha, che nel secondo libro dei re (3,26-27) offrì in olocausto il proprio figlio primogenito, bruciandolo sopra le mura per minacciare ai nemici l'ira di Baal. Incidentalmente si osservi che il dio nazionale dei moabiti, Chemosh, è identificato come "Baal-Maon" nella stessa stele di Mesha.
Ma i 20 like erano presenti alla conferenza...altrimenti non si spiega. Io non sono riuscito a capire una sola parola. Pare l'audio di un sub alla scoperta di un fondale marino!
Non è che se il dottore mi ascolta allora sono sedotto da una pseudoscienza. Il fatto è che se il dottore non mi ascolta allora io posso ipotizzare che non abbia capito bene i miei problemi e non mi sento sicuro. Ad ogni modo la scienza quando si sente superiore vuol dire che non ci sta capendo nulla... Popper docet
ODISSEO, oppure ULISE non significa NESSUNO... questa e una desinformazione !... Pertanto, continuare ad ascoltare,... è equivalente a tempo sprecato.
Troppe interruzioni pubblicitarie
Che peccato non potere anche vedere ....
La religione.....oppio dei popoli!
Spettacolare racconto, come al solito. Mi permetto solo di chiedere se è stato un refuso, quello di attribuire la distruzione di Gerusalemme a Sennacherib, e magari intendeva Samaria. Infatti, non c'è accordo circa le cause, ma la capitale di Giuda si salvò dall'assedio mossale dal regnante assiro. Altro punto, Nabucodonoros II deportò a Babilonia non tutti i giudei, ma solo i maggiorenti, lasciando a casa le classi sociali più basse come i contadini. Sono pedanterie le mie, in quanto in un video così articolato si tratta di particolari che possono sfuggire.
Non si sente niente
Ha confuso Pasqua e Quaresima
Peccato che non sia scritto chi è il relatore
Grazie per aver accennato ai Catari...la verità su di loro è stata molto mistificata. In effetti, spiace dirlo ma, ne fecero di ogni..
Peccato non si sente nulla!!
Ci sono degli errori assurdi.Alessandro magno non era illiro ma macedone,altrimenti non sarebbe stato macedone.. Erano due popoli diversi. inoltre ha u nome greco,sia lui che suo padre filippo...quindi non illiro.La repubblica yugoslava di macedonia non è nè geograficamente nè etnicamente macedone. era peonia nell'antichità e etnicamente bulgara. è una creazione moderna. erano classificati come bulgari fino al crollo dell'impero ottomano.
What aleksander means in greek cuz in Albanian means born like a dream
@@Florjan-b1s alexein =difendere...andros=uomo è un nome molto usatonel mondo greco ,come evandro,nicandro ecc.. l'albanese non c'entra niente.basta che cerchi ovunque nessuno dice che è albanese..è una fantasia
@@jorham1tu non stai bene giuro…la Grecia non esiste nel epoca di Alessandro lo hanno chiamato i romani dopo 300 anni…la madre di Alessandro myrtale oppure olimpia era principessa epiriota stirpe illirica…il padre era metà illirico metà trace non bulgaro che neanche la Bulgaria non esisteva…poi sua madre lo chiamò Alessandro in onore ad Achille pure gjergj Kastrioti eroe albanese viene chiamato iskander in loro onore…tutte e tre le madri avevano una cosa in comune quando erano incinta guardavano un sogno..la madre di Achille guardava che lui bruciava Troia fuoco,quella di Alessandro guardava un serpente che sputava fuoco,quella dí Kastrioti un drago che sputava fuoco…A-LE-SI-ANDER e nato come nel sogno…i greci non esistevano al epoca poi Alessandro aveva altre usanze tutti i greci al epoca tenevano la barba,lui mai sempre rasato a zero..anche quando combatteva sta in sella al cavallo invece i greci in carrozzina e la storia…poi ha imparato il greco antico al età di 13 anni da Aristotele perché per regnare dovevi parlare quella lingua perché il medio oriente parlava pure greco…gli illiri sono il primo popolo li e ci sono tante prove che sono gli albanesi la prima e la lingua…conosci Mare Egeo?bene Egeo in greco antico vuol dire Mio..Mare Mio perché loro giravano di là alle porte del Asia…conosci Mare Ionio?bene in albanese vuol dire Mare Nostro…perché era degli iliri e degli albanesi…se trovi il libro illiricum sacrum leggilo e capirai molte cose!!!
@@Biobio5655 mi sembra che quello che sta male sei tu...dici una cosa e poi il contrario. Col termine Grecia i romani intendevano quello che i greci chiamavano Hellas. i greci chiamavano sestessi hellenes mentre i romani li chiamavano graeci...come oggi tutti chiamano gli albanesi albanesi e loro si chiamano skippettari. ok?capito il concetto o è troppo difficile per il tuo quoziente d'intelligenza? il nome alexandros è diffuso in ambito greco molto prima della nascita di alessandro magno...paride si chiamava anche alessandro e se cerchi ovunque l'etimologia di alessandro troverai ovunque che è di origine greca da alexein ed andros...ok?cerca quanto vuoi.Non esiste nessun documento,epigrafe,papiro o altro scritto in albanese dove compaia il nome alessandro.... Scanderbeg non c'entra niente,è vissuto 1700 anni dopo alessandro non si chiamava alessandro ma giorgio...iskender lo hanno chiamato i turchi usando il nome arabo in onore del ricordo di alessandro magno.
Paride e un nome greco 😂😂😂tutti greci erano nella illiade fai attenzione ignorante impara bene…in greco antico Alessandro si scrive Megalos andros…Alessandro era barbaro per i helleni perché parlava una lingua non capibile…non ho voglia di insegnarti qualcosa ci vuole tempo uno come te a capire
Il sonoro è inascoltabile
Peccato che non abbiate citato Alessandro Malaspina, il Cook Italiano...
Grazie grazie grazie di queste meravigliose lezioni.
Che fascino le religiopatologie...
Appassionante ed insospettabile excursus storico di una favola così conosciuta di cui provano attualmente a sperimentare nuove versioni. Grazie professore Sperduti!
Peccato non ci sia il video con carte
Incredibilmente interessante e godibilissima lezione. Bravissimo prof. Sperduti!👍
Minuto 7:16 ....Scusi ma come facevano gli apostoli a predicare i vangeli se non erano ancora stati scritti? L'inizio delle stesure viene fatta risalire dai più, all'incirca attorno al 70 d.C comunque dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme da parte dei romani....alcuni storici tedeschi dicono ancora più tardi!
Mamma mia, chi ha preso l’audio?
Fortuna che oggigiorno siamo quasi tutti guariti da queste porcherie religiose.
Stupende le religiopatologie.
Grazie.
Ho trovato questo canale. Veramente una miniera d'oro. Complimenti e grazie.
Su smartphone non si sente niente
Teoria interessante, tuttavia che si parlasse l'etrusco nella Roma arcaica non è provato da nessun riferimento o traccia di alcun tipo. Temo che sia una forzatura o una entusiastica cantonata. Che i romani potessero conoscere anche la lingua etrusca è plausibile ma che parlassero l'etrusco come lingua propria ce ne corre. Da dove spunta il latino? Improvvisamente, come i funghi? Che potessero convivere due lingue a Roma possibilissimo. È bene ricordare che i romani prelidigevano usare le altre lingue nei vari luoghi ove andavano. Si trovano notissime iscrizioni con lingue del posto e non in latino. Questo non vuol dire che i romani parlassero solamente la lingua di quei luoghi come lingua propria.
Tutti i video dell’opera hanno questo brutto audio?
Dei caldei non ha parlato
Diventano squallidi sti video con tutta questa pubblicità! Poveri relatori e poveri noi che ascoltiamo con 1000 pause ogni volta. Ma non potete mettere uno spot all'inizio e uno alla fine?
Estremamente attuale
molto bravo. Ha spiegato molto bene. tiene l'attenzione del pubblico.
Una teoria linguistica affascinante.
Ma queste contaminazioni sono vecchie come il mondo,che ci sia diversita tra chi scriveed e piu o meno edotto scrive in modo diverso,le influenze delle lingue altre che sono arrivate con i barbari ecc ecc.Poi le deduzioni che facciamo noi non hanno il timbro della veridicita,ma della supposizione seppure dotta.
Inesattezze! In epoca romana la donna acquisiva diritto giuridico, infatti in diversi casi poteva ereditare. Sarebbe sempre meglio essere obiettivi e non parlare con la pancia.
NON SI SENTE NULLA
Infatti, presa Costantinopoli, Maometto II si considera successore degli imperatori romani. Lui dice di restaurare l’impero prendendo la seconda Roma.
La caduta di Bisanzio non si può sentire
Ritengo il video interessante e utile
Troppa troppa pubblicità
Ogni 3 minuti uno spot. Ma che cazz
Questo però non spiega come abbiano fatto gli arabi ad esercitare in poco tempo così tanta influenza in Europa
Libro NON libbbro
Questa conferenza è molto bella complimenti