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Che uomo, che Maestro, che saggezza, che passione, che trasmissione!!! Grazie 🙏🏾

sentite Dario! gli alti nn vale la pena

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Vittadini imbarazzante, sembra che le tesi di Fabbri venissero mutate dalle sue orecchie

La parola che ha origine nel pensiero insieme alle azioni anch'esse generate dal pensiero fanno da ponte alla realtà virtuale che l'uomo crea. È ovviamente una rappresentazione frammentata, distorta dalla realtà interiore, ecco per cui produce divisione con le sue conseguenze, conflitti, invidia, odio, competizione, violenza. Ecco il motivo necessario di una consapevolezza di sé, per superare tutte queste divisioni e loro conseguenze. Ciò comporta un lavoro su se stessi, che pochi sono disponibili a fare.

Mi conforta l'idea che ci siano degli spazi per proporre queste domande e dove si provi a cercare le modalità per rispondere

Audio pessimo da buttare via come si fa a sprecare una lezione intera

Hitler non è stato fatto a pezzi perché il giorno dell'attentato più famoso faceva molto caldo. Un esempio di un fattore banale che contribuisce a muovere la storia. A volte andiamo a cercare le pagliuzze senza vedere le travi.

Ve lo dico da romano: Vittadini è uomo aderente alla Chiesa e vorrebbe essere "trendy" anche oggi, ma è lo stesso uomo che ha campato e prosperato nel benessere della Chiesa cosiddetta "sociale" e quindi ragiona - e vuole che si ragioni , proprio da bravo ecclesiastico laico - da servo "felice" facendo finta di non ricordare la storia stessa del Papato così com'è e il relativo e concreto potere derivante che il Vaticano ha sempre gestito da dietro le quinte. Secondo me Vittadini ha sofferto molto ad avere vicino Fabbri che asseriva dolorose verità purtroppo inconfutabili: complimenti a chi, in UNIMI, ha organizzato il panel. Noto come Fabbri abbia evitato di innescare qualsiasi polemica nonostante sarebbe stato quasi doveroso farlo ascoltando il mondo bello e infiocchettato da gioventù ciellina raccontato da Vittadini: sarebbe stato come sparare sulla Croce Rossa.

Dario Fabbri 16:07 38:10 1:20:14

Basta una frase di canetti per smontare la svolta linguistica e lo strutturalismo:il comando è più antico del linguaggio altrimenti I cani non potrebbero conoscerlo... Appunto, l ordine precede il linguaggio, la sottomissione viene prima della sua istituzionalizzazione giuridica e simbolica... In parole povere, la lingua come il diritto, non fondano nulla, alla radice c è il conflitto, rapporti di forza, guerra, vince chi è più forte, poi tutto il resto... Lotta di classe. Marx!!!!. Studiate bene, e bene vivrete.!!!.

16:07

Grandioso, straordinario, eccellente. Il dott. Fabbri è un Dio. Complimenti anche allo statista Grazie infinite

Quella poi che I nazisti ci sono dappertutto e quindi non è il caso di strillare.. Come se a Roma e Milano sfilassero ogni domenica interi battaglioni di nazisti conclamati alla AZOV!.. Ma va...!

La NATO Non è una alleanza difensiva MA AGGRESSIVA. L'Ucraina non è un paese NATO. È finanziata e corrotta dai dem Americani. I paesi aderenti alla NATO partecipano degli stessi crimini degli americani. E vogliono il 2per cento del Pil? Che se sa ha oggi la NATO, se serve solo agli interessi Globalisti Americani? veo lo siete chiesto?

Bravo Mauro, sei molto preparato a dire solo quello che supporta la tua visione e a NON dire quello che la smentisce clamorosamente. Magari gli stati uniti c'entrano qualcosa? Cioè quelli che di guerre ne hanno fatto 10 all'anno contro paesi deboli e lontani da casa loro e che ti hanno fatto credere che i russi hanno bisogno di fare guerre.. Non è che quel Russo che ha chiesto scusa all'Ucraina intendesse dire che non è colpa loro (degli ucraini) perché da decenni sono eterodiretti dagli stati uniti e dalla NATO? Tralascio la tua disonesta fuga sulla tragedia del Donbass, che va raccontata seriamente, non come l'hai fatto tu. Invito caldamente gli studenti ad informarsi meglio su canali privati e indipendenti rispetto al marciume corrotto di stampa e istituzioni europee e anglo americane. Ma so che già lo sanno fare benissimo!

La storia dei fallimenti è così

Ancora, quando elogia "la via milanese alla immigrazione" parla a vanvera, forse la recente ricchezza acquisita rspetto al nonno contadino lo fa vivere in una bolla di privilegio che non gli fa frequentare Navigli, Darsena, via Padova et similia. Noi siamo semplicemente arrivati DOPO nella scellerata politica europea di ammissione di enormi masse dal terzo mondo non assimilabili. La veloce scalate nella hit parade del crimine nazionale da parte di decine, centinaia di migliaia di soggetti di recente immigrazione - da un terzo alla metà dei carcerati in ogni dato momento sono stranieri - Il fenomeno della feroce microdelinquenza minorile - affettuosamente derubricata dai media come "babygang" - stanno lì a significare che le banlieus in fiamme anche da noi sono dietro all'angolo, come a Malmo, in Danimarca, a Parigi ,a Berlino o a Brussels.... Invece di imparare dalle disastrose esperienze straniere e SELEZIONARE la immigrazione ,la poca che date le disastrate finanze italiane ci saremmo potuta permettere, privilegiando oriundi o comunque occidentali prontamente assimilabili, abbiamo spalancato le porte a chiunque, in buona ragione proprio per fare "lavorare" - ed arricchire - il terzo settore in cui sguazza e che è tanto caro al soggetto in questione.....un pò come in passato era stato privilegiato il trasporto su gomma invece che su rotaia o su acqua per fare ingrassare la FIAT, sempre a discapito del resto della collettività, allora come oggi.

Giorgio Vittadini - leggo in rete che presiede la Fondazione per la Sussidiarietà, facendo di lui un Imprenditore della Bontà a capo di una sorta di Confindustria dei Buoni Samaritani - dice un sacco di sciocchezze. L'Italia non ha mai avuto "ventitre milioni di emigranti", e la ricchezza creata in Italia nel Dopoguerra non ha avuto nelle rimesse degli emigrati il suo pilastro o la sua ragione principale. La Prima Guerra Mondiale non fu "voluta dagli studenti ma combattuta da contadini" come vuole fare credere lui citando il nonno contadino, qundi privo degli elementari strumenti culturali per capire tale vicenda...mio nonno, neo laureato in legge, partì da volontario in guerra,e la maggior parte dei soldati erano contadini per la banalissima ragione che percentualmente la maggioranza degli italiani di allora erano occupati nel comparto agricolo....strano che uno statistico non ci arrivi. L'altro mio nonno quello materno, difatti, figlio di ricchi possidenti, la combattette comunque quella guerra, anche se non da volontario....

Giorgio Vittadini si può tranquillamente saltare in quanto privo di interesse specifico....

Non capisco il ruolo del Buon Samaritano in servizio permanente effettivo a partire dal minuto 27

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Ma di quando è questo simposio? qualcuno ha la data?