Видео

Sì, sono zone di interferenza distruttiva le parti buie tra le frange luminose. La formula data nel minuto 13:30 è riferita alle frange luminose (interferenza costruttiva). Nel caso delle frange buie (interferenza distruttiva), nella formula bisogna considerare solo multipli dispari di metà lunghezza d'onda (anziché multipli della lunghezza d'onda come avviene per l'interferenza costruttiva). La formula deriva dallo stesso ragionamento che faccio qui: ruclips.net/video/FWNEPaf4rFQ/видео.html

Ma va 😂😂😂

Prof…che piacere rivederla… Costanzo 1G anno 2008

Mi dispiace, eppure alcuni miei alunni hanno fatto riferimento proprio a questo video per comprendere il fenomeno, di certo durante un progetto extracurricolare. A mio parere un commento va posto in maniera costruttiva e "assertiva" in modo che sia un contributo al miglioramento, più che denigratorio. Ma rispetto il tuo punto di vista

@@giuseppemarino2089 no signore non ha capito: ho detto che lei spiega meglio del Santarsiero

@@IniezioneDiFiducia scusami, non avevo capito. Grazie

Ciao. Nella parte stretta del tubo passa la stessa quantità di acqua che passa, durante lo stesso tempo, nella parte più larga. Ciò perché i liquidi sono incomprimibili, e quindi dovendo mantenersi la stessa densità, affinché nella parte stretta passi la stessa quantità di acqua, lì la velocità deve essere maggiore. Ciò avviene anche per l'aria, perlomeno finché la velocità si mantiene molto più bassa della velocità del suono. Tutto ciò comunque non ha nessuna relazione con l'equazione di Bernoulli, ma è semplicemente una conseguenza dell'incomprimibilità.

@@giuseppemarino2089 ciao Giuseppe grazie per la risposta, la mia domanda è, nel tubo larga c'è più acqua e aria ma quando traversa la parte più stretta passa più acqua ,o sono steso novello grazie mille molto gentile

​@@cristianpalau3318. Ciao. Non ti so rispondere, mi spiace. Qui si è ipotizzato ci sia lo stesso fluido, non un miscuglio di due fluidi diversi.

Sì giusto. Più stretta è la condotta maggiore è la velocità del liquido, onde avere la stessa portata.

@@giuseppemarino2089 Grazie della pronta risposta! e allora approfitto e glie ne faccio un'altra: nel caso dell'aria che e' comprimibile cosa succede? e' ancora valida la formula? Grazie 😊ancora.

@@marutiroma6295 Nel caso dell'aria, l'equazione di Bernoulli non vale rigorosamente (la dimostrazione dell'equazione infatti utilizza l'ipotesi di fluido incomprimibile quale non è un aeriforme). Nondimeno, per fenomeni che avvengono a velocità molto inferiori della velocità del suono, l'equazione di Bernoulli si può considerare ancora valida con buona approssimazione (e quindi pure le sue conseguenze), ciò perché le velocità basse danno all'aria il tempo per "ri-adattarsi" al volume disponibile, mentre per fenomeni supersonici ciò non è vero

@@giuseppemarino2089 grazie molte professore appena finito il progetto le spedirò un video. Grazie ancora.

Mi spiace, non so risponderti con sicurezza. Se trovi da qualche altra parte una risposta sicura, ti chiedo di farmi sapere. Grazie.

Ti rispondo io. l'aspirazione di acqua da un pozzo prevede l'uso di energia per compensare l'energia potenziale più l'energia dovuta agli attriti. Questo andrerbbe contro il principio di conservazione dell'energia. D'altra parte chiunque può rendersi conto che in questo modo sarebbe possibile attingere acqua da un bacino basso per portarla in uno più alto, per poi sfruttare la prevalenza con una centrale idraulica al fine di fornire energia elettrica risolvendo cdefinitivamente il problema energetico.

Hai ragione, bisognerebbe anche discutere questo caso. Ciò si verifica quando anche lo zero del nonio (che è sempre il principale indice di riferimento) coincide esattamente con una tacca del cursore. In tal caso la misura indicata DALLO ZERO (e non dal 10) del nonio avrà la parte decimale nulla

tanti punti interrogativi mi sanno di odiatore

@@giuseppemarino2089 proprio un tu c'hai azzeccato

Non saprei definire bene l'ingrandimento per una ripresa foto/video (ingrandimento che comunque dipende ovviamente anche dalla distanza alla quale si guarda il video stesso). Posso dirti che il lato più lungo di questo video corrisponde a 0,2 mm. Il fenomeno del moto browniano era evidente anche osservando visualmente all'oculare del microscopio (non immediatamente - ma dopo vari pazienti tentativi). Purtroppo non ho più con me il microscopio per controllare con precisione, ma direi che visualmente osservavo ad almeno qualche centinaio di ingrandimenti. Tornando alla questione dell'ingrandimento delle riprese fotografiche o video, quando si usano teleobiettivi o telescopi possiamo intendere per "ingrandimento" il rapporto della focale alla quale si riprende rispetto alla focale tipica delle foto "normali" non zoomate (con le reflex digitali più comuni una foto "normale" si ha con obiettivi di focale 35 mm - quindi per esempio un teleobiettivo da 200 mm "ingrandisce" circa 5,7 volte). Purtroppo invece per le foto/video di microfotografia non saprei come fare un calcolo analogo, non essendo un esperto di microscopi né saprei come calcolare la focale. Comunque ho utilizzato una camera di ripresa per telescopi (la Zwo ASI 290 MC) privata del suo obiettivo e posta - tramite un tubo di raccordo - ad alcuni centimetro al di sopra dell'oculare del microscopio stesso.

non esiste più, forse perché si basava su Flash

Purtroppo non funziona più, a causa della disattivazione di Flash Player

sì certo! Magari mi citi.

grazie della segnalazione, ma cento kilo pascal è uguale a 100000 Pa, quindi almeno questa la dico giusta ;)

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