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La varietà di lavanda più vigorosa è la LAVANDULA ANGUSTIFOLIA GROSSO (Lavanda profumata). Speriamo di esserle stati utili

@@umbrafloraziendavivaistica grazie tante!!

Il cancro corticale causato da funghi del genere Naemospora è caratterizzato dalla presenza di un essudato di colore rosso sul tronco dei carpini e quindi occorre verificare la sua presenza per essere certi della diagnosi. Per quanto riguarda la seconda domanda: a quali Microrganismi si riferisce? Soltanto un inoculo di spore dei diversi tipi di tartufo può essere apportato nella tarufaia.

@@umbrafloraziendavivaistica Grazie farò verifiche

Buongiorno, avrei fatto delle foto su carpini morti. Come potrei fare per mandarle e se possibile avere una risposta? Starei anche cercando materiale per inoculo su piante di melanosporum e scorzone aestivum.Inoltre una decina di piante micorizate a melanosporum per sostituzione carpini morti. Grazie Claudio Ceola

Per l'inoculo di Tuber aestivum vanno presi tartufi maturi, anche avariati o invasi dalle larve. I tartufi essiccati o triturati in acqua verranno distribuiti sul terreno e interrati mediante una leggera sarchiatura. La dose d'impiego va da grammi 5 fino a grammi 30 di tarufo fresco per pianta. L'inoculo sporale va distribuito in autunno (settembre, ottobre). È utile distribuire le spore anche all'esterno del pianello con lo scopo di ampliarlo.

Ci sono ancora incentivi per il 2023 e se si in quale misura?

Buongiorno, queste poche informazioni (seminativo incolto, pianura e argilla) non ci permettono di fare alcuna valutazione. Le consiglio di fare analizzare il terreno e poi potremo discernere in base ai risultati, magari considerando il Tuber macrosporum (Tartufo nero liscio) o il Tuber aestivum (Scorzone estivo) o altre specie. Le analisi da fare sono: Scheletro; Tessitura; pH in H2O e in KCl; Carbonati totali e Calcare attivo, Sostanza organica; Ferro assimilabile; Rame assimilabile; Zinco assimilabile e Manganese assimilabile. Consideri alche l'altitudine, l'esposizione, i dati climatici, la vegetazione spontanea della zona, l'eventuale presenza di tartufaie naturali vicine. Sergio.

@@umbrafloraziendavivaistica molte, molte grazie.

Buonasera, l'utilizzo delle piante rampicanti lo vedo bene quando si vogliono ottenere buoni effetti estetici, come per es.l'impiego su facciate, pergolati, aree di sosta, etc.. Consideri, in base alla fertilità del terreno, all'altezza che la pianta deve raggiungere ed alle cure colturali che lei potrà garantire, le seguenti specie: Viburnum x burkwoodii, Pittosporo, Rynchospermum jasminoides, Lavandula, Caprifoglio, Eleagno.

Hai ragione io alcune 10 anni e ancora niente

Buonasera, per questo tipo di domande può contattare la signora Federica all’email vendite@umbraflor.it

Vada ad un laboratorio locale e si faccia fare l’analisi completa del terreno con tanto di carbonati, poi ce le mandi a questa email gubbio@umbraflor.it menzionando di essere il signore con il terreno in Sicilia che ci ha contattato su RUclips, grazie ☺️

Ciao Elena, oltre alle pratiche che hai fatto somministrerei dell'inoculo ottenuto mescolando circa grammi 100 di tartufo bianchetto sminuzzato (o frullato) con circa grammi 900 di sabbia, distribuendolo sul terreno nella parte esplorata dalle nuove radici (circa mezzo metro-un metro; si tenga conto dello sviluppo vegetativo della pianta) ed interrandolo con una sarchiatura ad una profondità di circa cm 5, in ragione di pochi grammi per pianta, da effettuarsi a maggio. Inoltre occorre che il terreno rimanga soffice perché i tartufi si formano quasi in superficie. Va bene eseguire la pacciamatura con breccino calcareo. Comunque essendo state messe a dimora, le piante, da cinque anni se esse hanno avuto uno sviluppo vegetativo soddisfacente, la pacciamatura può essere tolta. L'erba falciata va rimossa dalla tartufaia in modo da avere aerazione del terreno.

@@umbrafloraziendavivaistica la ringrazio dei suoi preziosi consigli che metterò in atto... Grazie..

Il ritorno sull’investimento dipende da tanti fattori. Innanzi tutto si dovrebbe informare con il suo agronomo di fiducia in merito a finanziamenti (se ci dovessero essere) nella sua regione per questo tipo di coltura. Inoltre, in merito agli ettari necessari per rientrare nell’investimento la cosa è direttamente proporzionale: più ettari impiega per questo lavoro e più piante potrà mettere, più alto sarà il ritorno.

Il nocciolo si inizia a potare quando cadono le foglie, quindi potenzialmente nel mese ottobre novembre. Poi esiste la potatura a foglia verde (in primavera) cioè quando andiamo a fare una potatura di pulizia da polloni o altre erbe infestanti.

Potatura minimale dopo raccolta non in inverno per rischio gommosi

@@umbrafloraziendavivaistica sì, ma allora perché voi lo avete fatto a fine inverno e non in estate?

Ciao posso consigliarti le seguenti pubblicazioni in lingua inglese, troverai nella bibliografia le pubblicazioni di riferimento: a) CHEVALIER G. , GREGORI G., FROCHOT H., ZAMBONELLI A., HALL.I, YUN WANG DANELL E, ZAMBONELLI A ., 2002, -The cultivation of the Burgundy truffle, Proceedings of the second International Conference on Edible Mycorrhizal Mushrooms, Christcurch, New Zelan, 3-6 july, 2001, 1-12; b) BACIARELLI FALINI l., RUBINI A., RICCIONI C., PAOLOCCI F., 2006-Morphological and molecular analyses of ectomycorrhizal diversity in a man-made T. melanosporum plantation: description of novel truffle-like morphotypes. Mycorrhiza (2006) Springer, 16, 475-484; c) BENCIVENGA M., DI MASSIMO G., DONNINI D., BACIARELLI FALINI L., 2007, Truffle cultivation in Italy, IWEMM5- Fifth International Workshop on Edible Mycorrhizal Mushrooms, Chuxiong, CHINA, 26-29 august 2007, China, Acta Botanica Yunnanica, suppl XVI:21-28. d) www.montagneaperte.it/blog/atti-3-congresso-internazionale-sul-tartufo-di-spoleto-2008-cdrom/ Spero possano esserti utili!

Ciao Andrea, la potatura di produzione del ciliegio va eseguita a fine inverno, nei mesi di febbraio e marzo, prima della ripresa vegetativa; può anche essere effettuata durante la fioritura. Va eseguita tutti gli anni con l'obiettivo di asportare annualmente circa il 20-30% della vegetazione mediante tagli di raccorciamento di branche e branchette e diradamento dei mazzetti di maggio, che non devono superare 3-4 anni altrimenti producono ciliegie di qualità minore e eliminazione dei succhioni. I rami di un anno possono anche essere speronati perché le gemme a fiore sono quelle basali. La potatura verde, da svolgersi in estate su piante vigorose, ha l'obiettivo di eliminare i succhioni o qualche ramo scorretto. Spero di esserti stato utile!

Piretroidi anche un DECIS. Per eventuale Oidio usare solo Zolfo nessun antimicotico sistemico

@@umbrafloraziendavivaistica ho dato il decis. Sono morti tutti. L unica cosa che se ne va un po' nel terreno può inquinare?

@@massimocriscuolo4533 no assolutamente, non è sistemico

@@umbrafloraziendavivaistica ok. Allora funziona. Spero solo che le piante colpite maggiormente dai bruchi si riprendano. Grazie delle risposte.