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San Carlo Borromeo al CDN TV
Италия
Добавлен 14 мар 2020
La Santa Messa giornaliera ed altri eventi e documentari di carattere liturgico, formativo e culturale della Parrocchia San Carlo Borromeo al Centro Direzionale di Napoli (Italy). In particolare il canale si occupa di aspetti storici meno conosciuti della città di Napoli.
Programmazione settimanale - informazioni sul canale
Programmazione dal 7 al 12 gennaio 2025. E se vuoi saperne di più su questo canale, continua a guardare questo video.
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Perfetta spiegazione,io posso garantire che PIETRANGELO GREGORIO e' stato il capo fondatore di quella che veniva definita TELEVISIONE LIBERA.Praticamente PIETRANGELO GREGORIO quando io tornai vincitore dal CANTAGIRO 1977 con la mia canzone VAI VIA CON LUI,sparse la voce tra tutte le TV LIBERE,consigliando a tutte loro il mio nome;diceva a tutti che io richiamavo pubblico televisivo appena cantavo VAI VIA CON LUI. Praticamente ho inaugurato la maggior parte delle trasmissioni televisive di Canale 21(spesso il regista Gianni Junco e anche Franco De Gregorio mi invitavano per fare filmati anche per il NOTTURNO NAPOLETANO), insieme a qualche comico napoletano tipo Benedetto Casillo,io inaugurai varie trasmissioni di TeleNapoli, poi a TELESTUDIO 50 con l'architetto Incisetto,ho praticamente diretto col regista Mauro Caiano varie trasmissioni e facevo spesso degli spot televisivi,lanc9iai la filiale MIRANDA CARS della FORD e feci spot della BONDUELLE;ma addirittura un giorno feci anche il telegiornale a Telestudio 50, poi mi chiamarono Achille Arienzo e Bianca De Paoli aTeleuropa,poi mi invitarono CRT34 ed in una trasmissione incontrai TULLIO DE PISCOPO che adorava la mia canzone VAI VIA CON LUI...e dopo una trasmissione gli diedi un passaggio con l'auto.Praticamente mi chiamavano in tutte le tv libere campane,poi mi invito' a Telemilano58 MINO REITANO...e dopo poco nacque CANALE 5 di SILVIO BERLUSCONI,poi mi oinvitarono alla GBR di ROMA e TELELIBERA FIRENZE,in concreto la mia canzone VAI VIA CON LUI era diventata la REGINA DELLE TV LIBERE ITALIANE ed io non avevo bisogno di andare in RAI...infatti per BAUDO ero una specie di MAFIOSONCELLO che innalzava le tv libere.Infatti,nel GIROFESTIVAL 1978 nella tappa di Civitavecchia Pippo Budo mi presento' dicendo"ECCO A VOI UN MAFIOSONCELLO DI NOLA" ed io risposi che lui era un vero mafioso,poi voleva addirittura picchiarmi e nacque una zuffa,per cpoco finiva malissimo se non ci dividevano gli artisti.Bhe' anche PIETRANGELO GREGORIO mi diceva di fregarmene della RAI...oramai ero popolare in tutta Italia con le radio e TV LIBERE ciao da Nino Minieri
Grazie del suo commento, autorevole in quanto lei è un personaggio famoso, ma anche perché mentre io (che all'epoca avevo solo 10 anni) ero spettatore, lei è stato protagonista di quella stagione promettente, che ci faceva vedere all'orizzonte una televisione veramente libera ma che poi venne inghiottita dai network commerciali che liberi non erano e non sono... Che cosa mi è andato a ricordare: Gianni Junco, che firmò la regia di moltissimi spettacoli di Canale 21! Nomi come Gianni Junco appunto, e poi Pietrangelo Gregorio, Alfredo Traetta de Bury, Aldo Olivares, Angelo Manna, Rossana Della Valle, Teresa Jaccarino sono nomi che ancora ricordo perfettamente e che all'epoca erano per me quasi persone di casa. Mi farebbe cosa graditissima se potesse condividere questo video con altri protagonisti dell'epoca ancora in vita e, se fosse possibile, vorrei avere un contatto con Rossana Della Valle, che entrava nelle nostre case con la sua dolcezza. Se avesse modo di mettermi in contatto con lei ovviamente le darò il mio indirizzo mail per comunicare privatamente. Grazie ancora per il commento.
@@sancarloborromeoalcdntv Purtroppo di Angela Della Valle non ho notizie.Va' chiarito una volta e per sempre che PIETRANGELO GREGORIO era davvero un EINSTEIN di quel periodo delle tv libere.Oltre a fondare Canale 21,Telenapoli,diede vita a TeleOggi e addirittura tra il 1981-82 cerco' di rilanciare la PIEDIGROTTA,facemmo un grande spettacolo in Piazza del Plebiscito,io cantai VAI VIA CON LUI, poi c'era come ospite anche LUCIA CASSINI ed altri artisti.Lui cerco' di rilanciare la Piedigrotta e quella serata la ripresero molte tv libere.Praticamente Silvio Berlusconi,prendeva idee da PIETRANGELO GREGORIO,infatti i filmati di quella che divenne Canale 5,giungevano ad alcune tv napoletane,poi col marchio del biscione,si facevano conoscere attraverso spettacoli come SUPERCLASSIFICA SHOW condotta da MAURIZIO SEYMANDI...ed io uscii in una di quelle trasmissioni,vedendomi a Nola grazie a Telestudio 50 e altre tv libere napoletane.Praticamente le tv libere napoletane stavano schiacciando la RAI..pensate che nel 1987 il segnale di Canale 21 addirittura arrivava in Arezzo(toscana).Ricordo altri amici come il duo comico FATEBENEFRATELLI che incontravo spesso in varie tv napoletane.Bisogna ricordare che la trasmissione domenicale GRAN BAZAR diffusa da Canale 21 per molte domeniche,ebbe maggiore SHARE-ODIENS di DOMENICA IN della RAI.Siccome la RAI stava perdendo ascoltatori in tutta Italia, il governo cambio' alcune leggi sulla diffusione delle reti private.Senza alcun dubbio, tra il 1978 ed il 1989 le reti libere napoletane,superavano gli ascolti della RAI.ciao e buon anno 2025 da Nino Minieri
Complimenti per questa accurata descrizione dei tanti mestieri di Napoli e non solo, ormai scomparsi... Io ne ho sentito parlare dai miei genitori, in particolare da mia madre ed i racconti che mi faceva corrispondono in pieno a queste descrizioni. Guarderò sempre questi video con piacere. 😊😊
Se non lo ha fatto ancora, si iscriva al canale. Belle novità bollono in pentola. 😊
Lavoro magistrale, complimenti!
Trovo questi documentari paragonabili al vino di qualità preziosa: migliorano con il tempo. Stamane l'ho rivisto traendone una maggiore emozione e commozione. Nel testo mi ha colpito il monito affinchè non si debba più ripetere il dramma della guerra. Un po' cacofonico con le vicende che viviamo sia pure da lontano.
Il documentario fu pubblicato pochi giorni prima che scoppiasse la guerra in Ucraina. Inutile monito...
Grazie! Ho fatto un tuffo nel passato. Io del 1970.....ero all' epoca il "telecomando vivente" 😂
Complimenti per la descrizione accurata, ho già visto i video sul quartiere di Fuorigrotta, molto interessanti 😊😊
Il 15 gennaio 2025 ne uscirà un altro su Fuorigrotta, riguardante gli impianti sportivi del quartiere. Si tenga aggiornata. La Ringrazio dei complimenti.
@sancarloborromeoalcdntv Grazie a lei, la seguirò senz'altro. Buona giornata
Molto ben presentato. Conoscere i propri costumi, le proprie tradizioni arricchisce chiunque di noi.
Avevo un mix di miei ricordi ed informazioni raccolte qua e là su quella TV via cavo del 69 e della sua evoluzione. Le hai ordinate e messe i fila, Grazie❤
Stupendo ed Enciclopedico Don Diego,i suoi pregevoli Documentari fanno venire l acquolina perle pregevoli Dissertazioni
Bei ricordi. Come al solito ottimo documento che conserverò con cura. Si può dire che i canali Mediaset hanno origini Napoletane quindi. Ma un ricordo va all'Ing Gregorio davvero un precursore dell'etere. Se fosse stato nel "profondo nord" sicuramente avrebbe fatto concorrenza a Berlusconi, con la differenza di essere, forse, una persona migliore(giudizio non politico sia ben chiaro)
Grazie mille per aver realizzato questo documentario, conoscere la storia della propria città è fondamentale ❤
Grazie a voi, oggi ho scoperto la storia delle TV commerciali nostrane
BELLISSIMO COMPLIMENTI VI HO SCRITTO SU FB
Translating to English sounds so interesting.
Maravilloso estudio de la basílica antes de los bombardeos, con su bella fábrica, joya del barroco napolitano, que, además, integraba armoniosamente las sepulturas góticas. Perfecto.
Maravilloso estudio de la basílica perdida, joya del barroco de Nápoles, que, además, conservaba sus monumentos sepulcrales góticos, en perfecta integración.
Una storia che arricchisce la nostra esperienza.
Purtroppo è la zona di Napoli che col tempo si è degradata maggiormente,facendo una vera e propria discesa verticale.
Erano altri tempi, oggi io direi che è uno dei PEGGIORI PERIODI, SOLITUDINE, DELINQUENZA E CATTIVERIA
Interessante
❤
Sto traducendo il diario del viaggio a Napoli della contessa baltica Elisa von der Recke (1805). Alla data del 6 settembre la viaggiatrice (di religione protestante) scrive: "Sono venuta a conoscenza ... di un aspetto umano che deve trovare spazio fra le mie osservazioni. Il fatto è che il convento degli Agostiniani di Napoli ha sempre mostrato una cura particolare nella sepoltura dei luterani, e che nel cimitero di questo monastero c’è uno spazio che è loro destinato. In questo modo filantropico gli Agostiniani onorano la memoria del grande riformatore che era uscito dal loro ordine, benché essi ne condannino la defezione e ne rigettino la dottrina." Non riesco a comprendere, dal testo, di quale convento degli Agostiniani parli la nobildonna, ma quello che dice significa probabilmente che questo ordine ha sempre concesso la possibilità di sepolture per i luterani... E del resto vorrei sommessamente far notare che, se l'area fosse stata adibita a cimitero solo dopo l'acquisto da parte degli Inglesi, non sarebbe stata indicata come "cimitero dei protestanti", dato che gli Inglesi sono di professione anglicana.
Buonasera. innanzitutto la ringrazio del commento. Quanto ha scritto apre sicuramente delle nuove prospettive. Laddove, come in questo caso, i documenti ufficiali sono lacunosi, le scritture private, così come i diari di viaggio, diventano documenti preziosissimi. Per quanto riguarda ciò che racconta il video, la notizia che il giardino del convento di S. Maria della Fede fu acquistato nel 1824 dal governo inglese per farvi un cimitero, l'ho attinta dal testo di Francesco Ceva Grimaldi "Memorie Storiche della città di Napoli" del 1857. Si tratta di una fonte documentale. Ma se Elisa von der Recke scrive che gli agostiniani (e S: Maria della Fede era un convento agostiniano) davano sepoltura ai luterani, si potrebbe pensare che la pratica di seppellire nel giardino del convento suddetto era già in uso da prima del 1824. E forse proprio per questo fu scelto questo luogo per costituirvi un cimitero acattolico. Mi resta però un dubbio. La viaggiatrice scrive nel 1805, ma gli agostiniani avevano lasciato S. Maria della Fede già nel 1751 e al posto del convento sorse prima un conservatorio per ragazze pericolanti e poi un sifilicomio. Questo lasso di tempo di 54 anni lascia comunque aperte delle domande. Però il suo contributo rimane prezioso e di questo la ringrazio. Se lo avessi saputo prima lo avrei inserito nel video.
In realtà Vittorio Emanuele non è mai stato re di Napoli ma il primo re d'italia
Al min. 13,54 è in qualche modo sottinteso. Il 27 gennaio 1861 il Regno delle Due Sicilie fu annesso al Regno di Sardegna e solo il 17 marzo successivo venne proclamato il Regno d'Italia. Dunque per circa cinquanta giorni fummo Regno di Sardegna. Ma la presenza della statua di Vittorio Emanuele II accanto agli altri re di Napoli serviva per legittimare visivamente l'ideale risorgimentale secondo il quale tutta la storia passata trovava il suo compimento nell'unità d'Italia. Nulla dunque da eccepire sul fatto che Vittorio Emanuele II non fu mai re del Regno delle Due Sicilie.
Don Diego complimenti per l'ennesimo prezioso documento. Grazie 😘
Complimenti allo staff, da pelle d oca per tanta Bellezza.
Complimenti!
Una vera e propria visita guidata, condotta con grande competenza.
Grazie
Grazie per il video. Distrutto un regno degno del popolo. Per interessi, altrui.
Carlo nostro !!
Video molto ben fatto in tutte le sue parti, descrizioni accurate, complimenti... Attendo il seguito, ho scoperto molte cose della storia del mio quartiere che non conoscevo, mentre molte altre fanno parte dei miei ricordi, anche se in altri anni. 😊
Passo questa richiesta all'autore dei tre video per sollecitarlo a scrivere i testi il quarto sugli impianti sportivi di Fuorigrotta. Grazie per i complimenti.
Finalmente penso di aver capito. Grazie
Altra pagina della Ns storia. Interessantissima
Interessantissimo! C'è bisogno di conoscere meglio la NS citta'.
Grazie per questo studio così bello e accurato da buon NAPOLETANO grazie di ❤
P O
Mi ricordo che da bambino mi affacciavo al balcone di casa e vedevo una giungla ci intrufolavamo dentro all'avventura a scoprire cosa nascondeva pero non ho saputa mai la vera storia fino adesso bel documentario grazie
Complimenti davvero per l'eccellente documentazione... Grazie
mamma napoli ed il qui presente fiero, orgoglioso e mai domo difensore ringriaziano gli autori
Interessantissimo. Mi prendo una planimetria di Napoli e me le cerco una per una. Grazie!
Documentario carino... Resta di fatto che il napoletano di oggi,è solo....A SCHIFEZZ È NAPUL....perché si sente solo tanta ma tanta ma tanta volgarità... Anche nei così detti cantanti napoletani di oggi che per me sono solo MUNNEZZA
Sempre 0rgogliosi di essere originali cioè napoletani. ❤❤❤❤
Che nostalgia! Sono del 40 e ho conosciuto tutti questi mestieri essendo nata e cresciuta a n Napoli! Un grandissimo grazie!
La verita'e'stata desecretata dagli archivi.Libro:"L'altra storia d'Italia",vol.1 e 2,di Lamberto Rimondini,video:"27 L'altra storia d'Italia vol 1 Lamberto Rimondini,video:"Regno delle due Sicilie Ass.Sentimento Meridiano Dott.A.Romano da Stato Avanzato a colonia",con le PROVE archiviali document.INCONFUTABILI.
Scusa se ti correggo, ma le more nascono dalle spine, quelli che hai fatto vedere, sono gelsi e non more. Da noi in provincia di Salerno si chiamano i cievuzi quelli rossi, e cevuze quelli bianchi.
Il confronto, quando (come in questo caso) è educato e motivato, è sempre costruttivo e spinge ad approfondire la ricerca e per questo ti ringrazio. E adesso vengo a darti la mia un po' articolata risposta. Premetto che la mora/ceveza è stato forse il frutto sul quale ho dovuto fare molte ricerche (anche botaniche, di cui non mi intendo affatto), perchè anch'io come te pensavo che il gelso fosse tutt'altro frutto rispetto alla mora. Immagina che il lavoro di ricerca è stato così complicato che stavo per escludere questo frutto dall'esposizione. Poi, con pazienza, credo di aver trovato la spiegazione. La mora di rovo nasce da una pianta, il rovo (robus). Ma "mora" è anche il nome che si dà al frutto di un'altra pianta, il gelso (morus celsa). Questo frutto viene anche detto "mora di gelso" o più semplicemente "gelso" per distinguerlo dalla mora di rovo. Insomma, per intenderci, "mora" indica frutti di vari generi e specie. Poi per distinguerli sono stati chiamati in maniera differenziata. Le parlate locali, come tu dicevi a proposito della provincia di Salerno, hanno aggiunto ulteriori differenze. Quel che dico certamente non è oro colato, ma è sicuramente frutto di ricerca. Potrei anche aver sbagliato, ma se ciò è avvenuto non è per pressappochismo. In ogni caso è questa la ragione per cui nel video "mora" l'ho tradotto con "ceveza". Ti ringrazio ancora per il tuo contributo.
@@sancarloborromeoalcdntv ah grazie mille a te per avermi spiegato bene, io non sapevo. Grazie e ti auguro una buona giornata.
Vero, sono siciliana, anche qui è così
peccato le abbiano abbattute quasi tutte..
Grandi
👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Tutte queste cose le ho viste nella mia vita e...le ricordo, essendo nata nel 1939
Notevole impegno .signora bravissima solo cosi si può declamare . Bravi-..😊
È in preparazione per l'anno prossimo un nuovo documentario sulla storia di Poggioreale. Stavolta con voce narrante.