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Guido Cataldo è un protagonista della musica e questi pochi righi vogliono essere un omaggio deferente al suo lavoro non avulso da un consequenziale momento di riflessione: Guido percorre da solo,affrontando gli ambienti chiusi delle sovvenzioni,le problematiche inerenti ogni " messa in scena", sorretto nel migliore dei casi dagli stimoli della sua vena creativa instancabile non disgiunti dagli elementi essenziali della vita,ossia l' amicizia, l' amore,la stima dei tanti che credono nelle sue idee e nel suo valore: attraverso questi righi mi faccio portavoce della città di Salerno che riversa in un suo figlio autorevole riconoscenza e orgoglio infiniti.Non ho scritto come spesso accade a proposito di personalità,della sua formazione e della sua maturazione, né dei momenti più significativi della sua vita.Non l' ho ritenuto essenziale.Mi congedo reiterando che di artisti di questa tempra sempre avrà bisogno chi ha sete di bellezza; sono fiori di estrema rarità ma ci sono,a Salerno ci sono.Percio' che tutto alimenti una più concreta attenzione attorno all' opera di questo Maestro.Occorre fare conoscere a un pubblico sempre più vasto la sua produzione sottraendola all' ingiustificata trascuratezza e al deprecabile accantonamento cui talvolta essa risulta relegata.

Musicista eclettico,non risolutamente contrario a talune ibridazioni musicali che sa controllare con avveduta misura,Guido è artefice di suggestioni che affiorano preponderanti,supportate da un fervore compositivo talora così ingenuo essenziale,da apparire sconcertante per la sua immediatezza.E' sorretto da convinzioni incrollabili,come quella di sentirsi,a ragione,indiscusso testimone salernitano del suo tempo che attraverso la sua musica egli è certo di non confutare,rinnovandosi conservando,senza mai diventare qualcosa di definitivo.La musica alberga in lui con la potenza di un amore viscerale,insostituibile,una passione prorompente che si è col tempo così raffinata da diventare spirituale.Ecco perché la musica si impadronisce di lui: per diventare strumento di espressione,ricerca,conoscenza di se stesso.oltre che rappresentazione della realtà circostante.E forse proprio per questo che la musica è una delle poche cose della vita che non lo ha mai deluso, perché Guido le attribuisce senza filtri edulcorati il dono della verità,della immediatezza del suo linguaggio,della manifestazione sfrontatamente libera della esistenza umana come la stessa forza determinata posseggono la poesia e la pittura da sempre suoi riferimenti inscindibili di ispirazione

E ti senti avvolto dai deserto aridi e spietati,dalle nenie delle donne oranti,dalla rabbia che scaturisce dalla fame,dalla miseria e dai soprusi,mentre le sonorità orientaleggianti dosate con sapienza si aprono al miracolo della fede che tutto ripara,perdona,sopporta.Confesso che pur informato circa la vasta produzione di Guido,non mi era mai capitato di concentrarmi sulla sua musica.Percio',quando si è presentata per me l' ambita occasione data in un bel momento dell' opera col ruolo del principe Gisulfo, l' ho accettata volentieri e con grande entusiasmo.Mi sono trovato così catapultato in una produzione segnata da capacità ideative non scontate,a largo raggio.In essa si assommano cognizioni di vocalità,dosaggio attento delle armonie,intelligenza costruttiva,tensione emotiva.Nel.distribuire le fusioni vocali e i passaggi narrativi,Guido appare abile e accorto,professionista che non smentisce il suo valore e la sua sensibilità.E' coscienzioso: conosce le cose e le condizioni della vita,anche e soprattutto per aver molto viaggiato,ed è fornito di intuito intenso e pratico al tempo stesso,agevolato da quella sua indole squisitamente verace,umana, perfettamente luminosa così da esprimere senza compromessi il meglio di se stesso e dunque di fare del suo lavoro sempre un' opera d'arte,manifestazione del proprio essere artista manifestazione

Tutti hanno pagato un biglietto di ingresso.Ore 20 e 30,le luci si abbassano fino a spegnersi.Il brusio diventa silenzio,il pubblico saluta con applauso forte e di consenso l' ingresso del direttore Guido Cataldo,che dirigerà i cantanti.E con la musica,la sublimazione, l' incanto del teatro che si trasforma e la suggestione e l' immediatezza delle voci,le varie fasi della processione proiettate sul grande schermo insieme ai disegni commemorativi l' evento religioso di Mario Carotenuto contribuiscono a completare il momento emozionale.

Привет вам из Мексики! Очень рад, что в Крыму исполняют прекрасную музыку Артуро Маркеса (Arturo Márquez). Только его имя пишите правильно пожалуйста. :-) Удачи вам!

РАШИД КРАСАВА БЛЕСТАЛ ТУТ НЕ ПОДЕТСКИ!1

Это стихотворение надо читать с гитарой и петь.Совсем иначе воспринимается.Я в 78 году занял первое место с этим произведением.Стих класс.

Наглядитесь на меня Очи ясны, очи ясные, Очи ясны про запас, Может быть, может быть, я в последний, я в последний раз у Вас, Не воротиться назад. Буду плакать я, Буду плакать и страдать. Эх, вернусь, эх, вернусь - нагляжусь, Нагляжусь на Вас, Очи ясны, про запас.

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