Видео

@@massimilianoitalia498 Ciao Massimiliano grazie per aver condiviso questo messaggio. ✨

@@deborariccitiello ciao Debora grazie per aver condiviso questo messaggio! Consiglio vivamente questo libro! Un abbraccio ✨✨

Ciao Fiorella grazie mille per aver condiviso questo messaggio..dona a te stesso l'azione di ricadere nelle compulsioni, va bene così, la cosa più importante non è debellare completamente la compulsione in questo caso ma cambiare pian piano la risposta/re-azione (ed è quello che stai facendo) e soprattutto coltivare sempre più quella consapevolezza e volontà che con l' andare del tempo ci donerà la completa libertà dal "doc"..lascia che sia, se hai un pensiero che ti giudica quando ricadi nella trappola lascia che faccia il suo percorso..non è semplice trasmutare queste forme pensiero perchè ci portano un carico pieno di emozioni/sensazioni/energie che ci "obbligano" ad attivare le solite risposte (abitudine)..infatti logicamente siamo in grado di vedere l' inganno, ma emotivamente non possiamo farne a meno..ecco perchè una delle chiavi fondamentali è quella proprio di cambiare la totale percezione che abbiamo verso quelle determinate sensazioni..continua a coltivare quella quiete dentro di te dissolvendo pian piano quelle tensioni andando oltre i limiti di questo leader. Un grande abbraccio!✨✨

@@oltre.mente_ grazie Dante farò tesoro come sempre dei tuoi preziosi consigli! Siamo fortunati che ci sia tu a far luce in questo tortuoso inganno che è il doc! Ti abbraccio forte ✨🙏

@fiorellamortillaro4781 ciao Fiorella grazie mille per queste parole. Un grande abbraccio. ✨✨

@@lorenzopuleri25 Ciao Lorenzo messaggio magnifico grazie per averlo condiviso qui! Un abbraccio! ✨

Ciao Giovanna grazie per il messaggio trovi qui tutti i dettagli della sessione Sito Ufficiale : www.dantenotar.com/richiestasessione Un abbraccio.✨

Ciao grazie per aver condiviso questo messaggio e questa domanda molto importante e che ricevo spesso..cercherò di formulare una risposta breve e semplice.. Facciamo finta che io ora percepisco una sensazione..in quel preciso momento ho varie opzioni di risposta ma vediamone due in particolare..la prima è : posso aver paura di quella sensazione (giudicandola negativa) o la seconda : posso accettarla per quello che è, rilassarmi su di essa e farla fluire..ora, prendiamo il caso di una sensazione (energia) repressa, di sicuro risulterà essere pesante, scomoda, fastidiosa ma di certo non negativa..spesso il problema principale non risulta essere tanto la sensazione in sè quanto proprio il modo in cui noi percepiamo la sensazione..e se la sensazione è cronica (come nel caso del doc e dolore cronico) è proprio perchè si crea un conflitto tra noi e la sensazione..perchè si crea il conflitto? perchè abbiamo imparato, anche inconsciamente a reputare quella sensazione negativa..quando iniziamo ad avere paura di una sensazione, è perchè la percepiamo come appunto "negativa" come se qualcuno volesse farci del male..automaticamente il nostro feedback che diamo al cervello è quello di lottare (minaccia) e di conseguenza il cervello inizierà tutto un processo nel cercare di proteggerci da quella sensazione..ma se noi sdradichiamo per un po la parola "negativa" da quella sensazione e la sentiamo così com'è (quindi entriamo in uno stato di rilassamento/meditativo) avremo modo in primis di mandare un segnale al cervello differente dal solito (quella sensazione non è più pericolosa) e con l' andare del tempo avremo modo di farla fluire per quello che è..non è semplice perchè la sensazione, è vero, non è negativa, ma ci troveremo in un gran bel tunnel da attraversare nel buio con un fiammifero per fare luce e uscire pian piano dall' altra parte..sarà pesante, stringente, pungente e molto scomoda ma se saremo in grado di non giudicarla come negativa/cattiva avremo modo di sentirla per farla andare via da sè..esiste una frase molto bella in inglese che dice "when you change the way you look at things the things you look at change".."quando cambi il modo di vedere una cosa, quella cosa cambia"..questo approccio ovviamente deve essere effettuato quando ci sono delle sensazioni / reazioni o paure croniche che diventano ridondanti nella nostra vita..perchè la paura, come la rabbia e altre sensazioni di base come ben sappiamo risultano essere vitali per la nostra sicurezza quando funzionano in maniera corretta e genuina. spero di averti donato una risposta adeguata. un abbraccio.✨

@@vittoriocavallaropersonalt6032 Ciao Vittorio grazie per aver condiviso questo messaggio..la risposta non credo sia uguale per tutti credo dipenda molto dal singolo individuo e dal tipo di meccanismo mente/pensiero/corpo che si formula nella persona..ma quello che posso condividere qui con te è che l'approccio risulta essere più o meno lo stesso..nelle compulsioni si riconosce il pattern (disfunzionale) e si prende un azione (fisica) diversa dalla solita (in questo caso non si compulsa) mentre se la ossessione viene formulata solo attraverso i pensieri (non compulsioni) allora li il modo di vedere il pensiero cambierà il pensiero..se vediamo il pensiero con gli occhi della paura cercheremo di scacciarlo e/o dargli retta (energia)..se invece siamo in grado a strutturare in noi una osservazione del pensiero come se non ci appartenesse minimamente (non giudizio) avremo modo di non interagire col pensiero stesso..in sostanza quello che fa mantenere un pensiero nella mente è il modo in cui noi ci relazioniamo e giudichiamo il pensiero..la pratica quindi risulta essere molto simile a quella della compulsione ovvero il "non fare" in questo caso il "non interagire"..ma questo richiede quella consapevolezza che riflette non solo sulla razionalità ma soprattutto nella sfera emotiva/comportamentale..il lavoro quindi risulta essere più nel "sentire (sensazioni) " che non nel "pensare".. inizialmente se per la persona risulta essere difficile non rispondere al pensiero si possono attivare delle pratiche di risposta al pensiero che presto condividerò su questo canale..una cosa fondamentale..se cambia la nostra re-azione verso un determinato pensiero, quel pensiero cambia..ovvero quando iniziamo a vedere un pensiero con una percezione diversa, quella percezione farà si che quel pensiero vada via da sé. Un abbraccio! ✨

@oltre.mente_ Ciao caro Dante! ☺️ Certo assolutamente, comprendo perfettamente quello che scrivi, o meglio... Una parte di me comprende, un'altra è ancora legata al meccanismo; ma ci si lavora passo dopo passo. E nella mia esperienza effettivamente la partita si gioca nel riappropriarsi appunto del sentire, collegarsi nuovamente con il sentire, che è stato proprio sostituito dal meccanismo della mente controllante. Un lavorone in effetti, ma si continua! Un abbraccio a te, e grazie per la risposta ☺️

@@carminedesiderio6759 ciao,molto,sento quasi di andare nel panico😏

@@carminedesiderio6759 molto dura,mi sale l ansia e penso che se non controllo potrei avere quella grave malattia . è un po' anche un gesto scaramantico che abbassa l ansia ma solo in quel momento,e neanche tanto.

@@stefaniagasp5611 bisogna interrompere il circolo vizioso. Segui i consigli di Dante. Troverai la luce. Cerca di fare le compulsioni soprattutto di sera. Di notte il cervello si rigenera e crea nuove connessioni neuronali "sane". E fai attività piacevoli, così la consapevolezza viene assorbita da tale attività e cala l'ansia.

@@stefaniagasp5611 devi stare in questa sensazione. Quando la senti stacci dentro e percepiscila, e mentre la senti, focalizzati su immagini piacevoli come il mare od un tramonto

Leggi il mio commento sopra

Ciao Stefania quello che mi ha dato la possibilità di uscire dal doc ipocondriaco (e non solo) è stato proprio il cambiare la re-azione che avevo rispetto a determinati pensieri ossessivi/compulsivi..il pensiero ossessivo in un certo senso ci "obbliga" a portare a termine delle determinate azioni che spesso non fanno altro che alimentare la paura che si nasconde dietro la razionalità del pensiero ossessivo..come ben sappiamo la paura guardata in faccia diventa coraggio..la chiave principale quindi (in base alla mia esperienza) è quella di "non fare" ovvero non interagire con un pensiero che ci dice di controllare, cercare una conferma o una rassicurazione perchè proprio quel meccanismo risulta essere una tentata soluzione non funzionale (infatti se notiamo, quella azione ci porta nello stesso loop in maniera ridondante)..nel momento in cui spezziamo una azione-reazione che il pensiero ossessivo ci "obbliga" di fare (pensiero spesso basato su una paura cronica e non funzionale) stiamo spezzando un' abitudine che forma un loop ossessivo e che alimenta la paura..quando decidiamo di non dare più importanza a quei pensieri (quindi di non re-agire) ci troveremo faccia a faccia con la paura (spesso lo chiamo disagio)..lo step successivo quindi dopo il "non fare" è quello di portare quiete e calma al corpo mentre sentiamo determinate sensazioni interiori..dobbiamo quindi imparare a non giudicare quella sensazione come "negativa" ma rimanere lì ad assaporare quello che la sensazione ci dà..questo è un passaggio molto importante perchè se abbiamo paura della paura porteremo tensione e resistenza e ritorneremo nel loop..ma se siamo in grado in quel momento di non giudicare la sensazione e rimanere con essa (abbracciarla, accoglierla invece di evitarla) allora con l' andare del tempo quella sensazione avrà modo di fluire e andare via da sè..questo approccio richiede tempo pazienza calma e quiete..un' altra chiave molto importante è dare tempo al corpo e a noi stesi di abituarsi al "sentire" invece di evitare..come spesso dico, si va piano per arrivare prima..spero di averti donato qualcosa attraverso questo messaggio. Un grande abbraccio.✨✨

@@oltre.mente_ grazie,mi è molto d' aiuto🙏🙏..vero,difficile stare nella paura a me vengono quasi degli attacchi di ansia,ma in quel momento ho la possibilità di capire cosa esattamente mi fa paura,i sotto pensieri,mentre se cado subito nella compulsione non sento l ansia ma non riconosco neanche i pensieri

@@stefaniagasp5611 quando avverti ansia, non ragionarci su, sulle cause, i come ed i perché...stai solo nella sensazione.

​@@stefaniagasp5611 Esatto!

@@salvatorerusso2405 Ciao Salvatore grazie davvero per aver condiviso questo messaggio! Andiamo oltre sempre di più! Un grande abbraccio. ✨

@@stefaniagasp5611 Ciao Stefania sdradicando quel credo, con calma costanza e volontà possiamo ritornare in uno stato dove la verità, la creatività e l'arte inizia a prendere forma..ovvero iniziare a vivere per quello che siamo e non per quello che crediamo di essere. Anche se la mente tende a dare attenzione a quello che non vogliamo, possiamo donare a noi stessi anche solo 5 minuti al giorno una lista di quello che vogliamo davvero..spesso la nostra attenzione va verso quello che non vogliamo dimenticandoci di quello che vogliamo..e il riportare su un foglio quello che vogliamo ci può donare con l'andare del tempo davvero tanto! Grazie per la condivisione un abbraccio! ✨

@@stefaniagasp5611 Ciao Stefania grazie per aver condiviso questo messaggio! Riconosco benissimo quel meccanismo e ricordo ancora di quando in maniera ridondante cercavo sintomatologie tra Google tantissimi forum e non solo..completamente immerso in delle azioni basate sulla paura..è un automatismo molto sottile e spesso sembra proprio come se non ne potessimo fare a meno..ma quando iniziamo a renderci conto di determinati pattern disfunzionali allora lì, cambiando le nostre azioni re-azioni andremo oltre questi limiti..non è semplice ma è assolutamente possibile! Un abbraccio! ✨

@@oltre.mente_ è vero,non ne posso fare a meno perché prendo per vero quello che dice la mente,quindi cerco di "rassicurarmi"facendo ricerche su internet in modo compulsivo o parlando dei sintomi nei gruppi..forse dovrei iniziare a non credere ai pensieri,che per me sono verità assolute,e,cosa più difficile,avere meno paura di quello su cui cerco di rassicurarmi( malattie e morte)..quest' ultima cosa la vedo piu difficile,ci si può riuscire? Grazie ancora,un abbraccio anche a te😊

@@stefaniagasp5611 ciao Stefania certo che si può riuscire! ma dipende molto dal singolo individuo e dalla volontà nel cambiare un credo che ci ha limitato per tanto tempo..i nostri pensieri risultano essere verità assoluta perché abbiamo imparato ad identificarci con esso..abbiamo iniziato a credere in qualcosa che non ci appartiene e siamo cascati nella trappola e dualità che la società ci insegna in maniera ipnotica sin dalla nascita..la vera via d'uscita arriva quando iniziamo a disimparare tutto quello che crediamo sia giusto sbagliato vero falso possibile impossibile e soprattutto disimparare tutto quello che crediamo si essere, iniziando a coltivare una consapevolezza che ci dona libertà in quello che siamo davvero!..certo che si può! Se superiamo i credo che ci limitano possiamo donare a noi il vero percorso per il bene nostro e degli altri! Un abbraccio. ✨

@@Bi-Effe grazie per questo messaggio Bi-Effe! ✨✨

@@FilippoRinaldi-y1q Grazie Filippo per aver condiviso questo messaggio! ✨

Ciao Carmine, rispondendo in base al mio percorso con l' ansia e il doc, credo che più cerchiamo di abbassare l' ansia più l' ansia si alimenta..quindi la pratica non credo debba essere effettuata per abbassare l' ansia ma credo debba essere svolta per imparare a sentirla senza giudicarla e lasciarla fluire..ci fù un periodo nel mio percorso dove mi "accanii" completamente contro queste ansie, pensieri, ossessioni, dolori, (le odiavo e non le volevo) di conseguenza la mia attenzione era perennemente e costantemente lì sulle sensazioni nel cercare di togliermele di mezzo, ma non mi rendevo conto che solo il fatto di cercare di sdradicare da me tutte quelle sensazioni (giudicandole negative) non facevo altro che avvelenare me stesso con la mia stessa energia..era come se il cercare la pratica nuova e modalità nuove per eliminare questa ansia portassi ancora più tensione quindi ancora più ansia..io credo che ci siano due chiavi molto importanti in questo caso..la prima è: cambiare giudizio riguardo determinate sensazioni quindi assaporare ansia non più come un nemico da abbattere ma più come un maestro da accogliere (cambiare percezione) e la seconda chiave molto importante credo sia trovare una pratica (che può essere da una meditazione a uno sport a un tipo di arte qualsiasi forma sia) che risuoni in noi e che doni al corpo rilassamento quiete e funzionalità..una volta trovata quella pratica portare costanza per far capire al corpo e al cervello che siamo al sicuro..ri-connessione con il corpo..se la pratica però viene fatta per cercare di farmare questa ansia questi pensieri, la trappola e il loop risulterà essere la pratica stessa..ma se invece usiamo le pratiche per imparare ad accettare quello che sentiamo e che siamo nel momento allora da quella accettazione avviene il cambiamento..ovviamente per ansie più disfunzionali come attacchi di panico o altro le pratiche e le metodologie possono variare, ma la chiave di ri-portare il corpo in uno stato di rilassamento è funzionale sempre e in qualsiasi caso. Quando si decide di NON attivare più una compulsione bisogna essere pronti a ricevere quelle sensazioni che sono nascoste dietro le compulsioni..se vengono giudicate peggioreranno la situazione ma se il singolo individuo invece coltiva una consapevolezza, step by step inizierà ad avere la volontà giusta per poter andare oltre quelle sensazioni. Un abbraccio.✨✨

Rispondendo alla peggiore fantasia si, la peggiore fantasia mi ha aiutato tantissimo incluso l' esposizione ma li dipende sempre molto da come la applichiamo..se siamo pronti a sentire determinate forme sensazioni emozioni allora la peggiore fantasia funzionerà.✨

@@yleniayle Grazie Ylenia ✨

Sei guarito?

​@@carminedesiderio6759 sì e no... diciamo che vivo con i dubbi... non ci puoi fare nulla... tu?

Ciao Michele grazie per aver condiviso il messaggio qui..se percepisci in questa metodologia che usi un giovamento e una funzionalità, allora continua a farlo..in un certo senso l' osservazione è quando non poniamo nessun giudizio al pensiero e al meccanismo automatico della mente (rumore mentale) quindi l' osservazione si potrebbe descrivere anche come un "non me ne frega niente" una sorta di "non interazione con il pensiero/rimuginio" rimanere nel silenzio durante la tempesta..con l' andare del tempo se riusciamo a lasciar andare determinati pattern senza porre restistenza, sarà proprio quella "non interazione" a donarci la libertà e ad andare oltre la mente automatica. Continua così! Un abbraccio.

Ciao Carmine grazie per questo messaggio..quello che condivido su questo canale è spesso proprio quello che hai menzionato su questo messaggio..entrare più in contatto con il corpo/sensazioni nei momenti di disagio (senza giudicare il disagio come negativo) sdradicando noi stessi da una mente razionale (automatismo) che vuole trovare sempre una conferma o una soluzione...il "non fare" per quanto mi riguarda risulta essere molto importante in questi casi..(il cercare di non pensare è già pensare) quindi il vero "silenzio" arriva quando lasciamo scorrere quello che è nel momento (tempesta) senza fare nulla ma semplicemente accettare e sentire quello che si è nel momento..una delle pratiche fondamentali che spesso condivido è proprio il tracciamento somatico, ovvero entrare nel corpo e rimanere in qualsiasi sensazione il corpo ti da senza fare, giudicare, lamentare..quel non fare con l' andare del tempo ci donerà quiete anche se i pensieri sono sempre li a cercare di trovare una soluzione..avviene un distacco tra il pensiero automatico e noi..una volta trovata quella "quiete nella tempesta" sarà quella quiete stessa a spegnere la tempesta e da lì a donarti quelle intuizioni nel coltivare una vita oltre i loop automatici (rumori mentali) della mente. Un grande abbraccio.✨✨

Ciao Joshi grazie per il messaggio! esattamente spesso le soluzioni funzionali risultano essere quelle più semplici..diventa difficile trovare quelle soluzioni se ci incastriamo in una mente che porta tensione e stress..quando poniamo quiete inizieremo a vedere quello per cui abbiamo davvero bisogno. Un grande abbraccio.

Ciao Joshi grazie per aver condiviso questo messaggio! Un grande abbraccio!✨✨

@@deborariccitiello grazie Debora! ✨✨

@@Bi-Effe Ciao Bi-Effe grazie mille! ✨✨

@@mattiamarcatili6911 Ciao Mattia grazie mille! ✨✨

Ciao Francesco grazie per aver condiviso questo tuo messaggio..ognuno di noi coltiva un suo credo ed è giusto che sia così..nel mio caso di disturbo ossessivo compulsivo sono guarito senza farmaci intraprendendo un percorso completamente diverso che rispecchia più una azione strategica nel modo in cui vengono giudicati e considerati determinati pensieri / emozioni applicando una metodologia che tende a far crescere sempre più una consapevolezza che va oltre determinati credo e limiti della mente..capisco benissimo il tuo punto di vista! infatti, come spesso dico nei video "la medicina non è uguale per tutti"..c'è chi guarisce tramite farmaci o tramite altre metodologie e di certo non sono qui a dire cosa funziona o meno, proprio perchè ognuno ha il suo percorso..spesso tutto dipende da quanto noi crediamo nel nostro percorso di guarigione proprio come la scienza ci mostra tramite l' effetto placebo/nocebo..quello che condivido su questo canale è semplicemente quello che mi ha dato la possibilità di guarire completamente da un disturbo che spesso viene considerato cronico e incurabile..va bene qualsiasi tipo di approccio che sia farmaceutico, olistico non importa, quello che importa è il ritrovare una centratura con se stessi, ritrovare quella quiete interiore per condividerla con gli altri ed espandere un cambiamento ad "effetto domino" in questo mondo..condivido quindi completamente il tuo credo e il modo in cui percepisci questi meccanismi e grazie per averlo condiviso qui. ognuno ha il suo proprio percorso e la sua propria unicità. Un abbraccio.✨

@@oltre.mente_ Non è vero che tu hai potuto superare un disturbo così invalidante come il DOC solo facendo psicoterapia

@@oltre.mente_ Non è vero che tu hai superato un disturbo così invalidante come il DOC solo facendo psicoterapia

@@deborariccitiello grazie Debora! ✨✨

Ciao Archimede domanda molto interessante!.non conoscendo la situazione specifica ti risponderò in maniera totalmente generale..in questo caso credo ci sia bisogno in primis di scoprire come funziona la struttura del meccanismo step by step..il lavoro potrebbe alimentare uno stato d' ansia che potrebbe alimentare un pensiero ridondante che potrebbe innescare una re-azione inconscia che potrebbe a sua volta alimentare ancora più frustrazione e giudizio che potrebbe alimentare l' ansia stessa e via così fino al cosiddetto "loop"...credo che poi il lavoro principale debba essere svolto su se stessi..quando iniziamo a lavorare su noi stessi le cose iniziano a cambiare anche (soprattutto) all' esterno..ma non perchè facciamo una magia, ma perchè stiamo cambiando il modo in cui noi percepiamo il mondo o la "realtà"..(es. bicchiere mezzo pieno mezzo vuoto)...mi ritrovai anche io in condizioni lavorative del genere ovvero di odiare tutti perchè facevo un lavoro che non mi dava nulla..allora soffrivo, ma avevo paura di cambiare lavoro perchè mi pagavano bene quindi continuavo a soffrire ogni volta che andavo a lavoro....in ed iniziai pian piano ad entrare in una "bolla" dove il sistema nervoso era sempre in allerta e di conseguenza (lotta e fuga) percepivo solo le cose non buone pensando sempre a "male" anche quando c'erano buone intenzioni da parte di qualcuno..ricordo che non facevo altro che giudicare ogni persona ogni cliente ogni collega per ogni minima cosa...nel mio caso non mi rendevo conto che mi stavo auto-avvelenando fino a quando dovetti lasciare il lavoro in maniera "obbligatoria" perchè non potevo più presentarmi fisicamente visto che il mio corpo era completamente immerso di dolore..quando lasciai il lavoro da lì mi accorsi che, SI, quel lavoro non faceva assolutamente per me perchè le mie volontà erano altre, ma nello stesso momento mi resi conto che il problema principale era il modo in cui io avevo creato quella bolla che portava una disfunzione nella mia percezione di vedere quel luogo...(se avessi cambiato lavoro nella stessa "bolla" avrei, dopo un po' iniziato a vedere le stesse condizioni anche se il lavoro era diverso) posso ora dire che grazie a quel "malessere" ho capito che il mio percorso era un altro..grazie a quel "malessere" ho iniziato a lavorare su me stesso (non sui colleghi)..quindi quella forma arriva sempre da dentro e spesso ti vuole dire di iniziare a cambiare internamente per cambiare avvenimenti esterni..quando iniziamo a cambiare il modo in cui ci approcciamo allora inizieremo a vedere possibilità che prima non riuscivamo minimamente a vedere..e quando vediamo quelle possibilità, allora saremo pronti a sdradicare noi stessi da determinati posti che non ci riguardano..quindi, se io faccio un lavoro che non mi piace ed inizio ad entrare in dei loop disfunzionali, inizierei a coltivare una auto osservazione per iniziare a scardinare me stesso da quel loop ansia/lavoro lavoro/ansia per donare a me strade nuove verso un cambiamento sia interno che esterno..scusami per gli errori di grammatica ma spesso lascio le dita scrivere in maniera intuitiva e spero di averti dato una risposta adeguata! un abbraccio!.✨

@@oltre.mente_ si direi ottima sintesi,anche io penso che con un certo tipo di mentalità si starebbe male ovunque,quindi giustamente come dici dipende tutto da noi stessi e poi il resto si adegua a noi,ottima analisi,un abbraccio

@@PaolaPierucci-f7c ✨✨

@@archimede2663 ciao Archimede grazie davvero per aver condiviso questo messaggio! Grazie! Un abbraccio! ✨

@@carminedesiderio6759 Ciao Carmine grazie per la domanda..io credo che la risposta sia già nella domanda.."come definiresti l'energia che noi definiamo ansia?" La definirei energia..senza cercare una etichetta in più..potremmo definirla in maniera diversa ma l'energia/sensazione rimane sempre la stessa.. La mente tende sempre a trovare etichette o certezze che spesso non ci fanno vedere quello che è.. "Se noi osserviamo un albero senza l'etichetta dell' "albero" cosa è?..cosa vediamo davvero?" (I bimbi prima di andare a scuola lo sanno meglio di noi)..lì la domanda non ha una risposta perché è sempre la mente razionale che ha imparato tramite parole e cercare sicurezze conferme che possono aiutare ma che spesso ci portano in un limbo che vuole a tutti i costi trovare razionalità in una logica assolutamente Non ordinaria..in maniera invece più "razionale" per entrare in un contesto più "logico" credo che l'ansia sia una fonte che possiamo evitare o cavalcare.. Esempio: Una persona prova tanta ansia prima di salire sul palco può quindi scegliere di Non salire sul palco quindi evitare o decidere di salire sul palco cavalcando quella ansia..ovviamente la vita prenderà forma in base proprio al modo in cui iniziamo a "relazionarci" con le nostre proprie energie (es. Ansia)..il modo in cui noi re-agiamo..chi salirà quindi sul palco avrà una cosiddetta "esperienza emozionale correttiva" che porterà in lui una forza maggiore nel cavalcare la propria tigre (in questo caso "l'ansia")..nei casi di attacchi di panico o situazioni molto più forti l'approccio ovviamente deve essere costruito in maniera diversa ma credo che in primis, quello che dobbiamo iniziare a lasciare andare sia proprio l" etichettare queste emozioni perché etichettando inconsciamente le giudichiamo come negative e positive e di conseguenza tenderemo a spezzare in due quello che siamo iniziando un circolo di conflitti e guerre interiori..un grande abbraccio. ✨✨

@@salvatorerusso2405 ciao Salvatore grazie per il tuo aggiornamento e per aver condiviso questo messaggio! Continua sempre nel tuo percorso e grazie ancora per le tue parole! Un abbraccio! ✨✨

@@CarmelaPezzella-m2y ciao Carmela grazie per aver condiviso questo messaggio..io credo che nel percorso una delle chiavi più importanti sia non tanto cambiare il pensiero quanto il modo in cui noi vediamo e percepiamo il pensiero..quindi iniziare a coltivare consapevolezze cambiando la percezione che abbiamo verso determinati pensieri..spesso il giudizio (pensieri negativi/positivi) non fa altro che portare conflitto interiore dentro di noi dove con l'andare del tempo inizieremo una vera e propria guerra interiore nel cercare di scacciare i pensieri negativi con quelli positivi.. ovviamente, per quanto mi riguarda, questa trappola risulta essere una resistenza che ci fa rimanere nello stesso posto..la consapevolezza, ovvero iniziare a capire bene i meccanismi e i funzionamenti della mente risulta essere una grande chiave! Ovviamente non conoscendo il tuo percorso non posso darti consigli perché come spesso dico, la medicina non è uguale per tutti..ognuno di noi ha la sua metodologia la sua arte la sua via d'uscita..qualora tu dovessi avere bisogno puoi contattarmi sul sito ufficiale www.dantenotar.com dove troverai la mia storia incluso musica meditazioni e la categoria per attivare ed iniziare un percorso con me attraverso sessioni. Puoi anche contattarmi sulla segretaria di WhatsApp (non chiamate) su questo numero +39 3516451406 per prenotare direttamente le sessioni. Continua nel tuo percorso e segui quello che senti di fare oltre i limiti della mente. Un abbraccio. ✨

@@katty21 Ciao Katty grazie per aver condiviso questo messaggio..per essere il più breve possibile una delle chiavi fondamentali che mi ha dato la via d'uscita è stato esporre me stesso in determinate situazioni che giudicavo "sgradevoli" o "pericolose" per far capire al mio cervello che in realtà un pericolo non c'era..attraverso esposizioni "step by step" iniziai ad addentrarmi nelle peggiori paure imparando a (come spesso dico) rilassarmi nella tempesta..dobbiamo iniziare a sdradicare da noi stessi quella credenza che dice (pensieri positivi pensieri negativi/energie positive energie negative)per quanto mi riguarda non esistono pensieri negativi ma esiste il modo in cui noi vediamo giudichiamo e percepiamo determinati pensieri..iniziai quindi a modificare non il pensiero, ma il modo in cui io vedevo determinati pensieri (percezione/consapevolezza)..lì sarà poi la nostra percezione/consapevolezza a cambiare il pensiero, non saremo noi a farlo..usai anche la scrittura mettendo giù ogni singolo pensiero che rimaneva nella mente in maniera ossessiva..iniziai ad integrare la osservazione (pratiche non pratiche) cambiando anche il dialogo interiore da "io penso" a "io ricevo questi pensieri"..l'automatismo del pensiero è un "rumore mentale" che va pian piano fatto sciogliere attraverso pratiche e cambiamenti come ad esempio coltivare una forma d'arte, cambiare un lavoro, portare in noi quella autostima intraprendendo forme nuove di lavoro, fare sport, danzare, uscire, scoprire, conoscere nuove persone, azionare autoanalisi attraverso la costanza nel voler cambiare davvero e continuare a crescere quella consapevolezza..ci sono tantissimi modi e come spesso dico la medicina non è uguale per tutti ognuno di noi ha il suo proprio magnifico cammino..ma credo che una delle fonti più importanti sia iniziare a sdradicare in noi quegli automatismi di giudizio (pensiero negativo/positivo) che portano conflitto interiore..questo è quello che posso condividere in base alla mia esperienza. Un grande abbraccio. ✨

@@lorenzopuleri25 ciao Lorenzo grandissimo messaggio molto importante! ✨

Ciao Caterina grazie mille per aver condiviso questo messaggio! ✨✨

Ciao Bruno grazie mille per aver condiviso queste parole! 🙏Un grande abbraccio. ✨

@@achillemagliocco977 Ciao Achille, non è assolutamente facile come hai menzionato nel commento..da un momento all'altro ti ritrovi in un limbo/loop dove ti sembra che più si cerca di trovare una "guarigione" più si affonda..è un cerchio incredibile pieno di paradossi e condivido le tue ultime parole "grande fatica"..ma quando iniziamo a portare certezze sicurezze e soprattutto quiete dentro di noi (praticando l'arte di noi stessi) inizieremo a percepire che in realtà non abbiamo bisogno di una "guarigione" ma abbiamo bisogno di uscire dal loop che "cerca una guarigione" iniziando a vivere..e il vivere ci porterà non solo una "guarigione" ma quella libertà che anime forti come la tua hanno sempre voluto..è un cammino dove la lotta diventa disfunzionale..la via d'uscita è Vincere senza Lottare. Grazie per il tuo messaggio e un grande abbraccio! ✨

@@oltre.mente_ grazie a te per le tue parole, la tua risposta e il tuo operato...è proprio come hai scritto ...un abbraccio grande a te

@@MarescialloCooper Ciao MarescialloCooper grazie a te per la condivisione! Un grande abbraccio. ✨

@@RosaIzzo-r8b Ciao Rosa grazie davvero per questo commento..è molto importante per me ricevere commenti in erente alla musica perché è un "linguaggio" per quanto mi riguarda unico e veritiero che mi ha donato e continua a donarmi tanto e che va oltre la razionalità della mente..spesso lo chiamo "il linguaggio del cuore" che ci dona quello che una mente razionale non potrà mai donare..per me è molto importante "sentire" la musica e praticare il sentire se stessi andando oltre ogni giudizio che la mente ci offre..proprio come hai fatto tu..tra musica e sensazioni. grazie ancora e un abbraccio.✨✨

@@Franss18 ciao Franss grazie per aver Condiviso questo messaggio! La fatidica domanda è quella che risulta mantenere poi il loop attivo..il dubbio che qualcosa di brutto possa accadere ci fa entrare in un loop dove l'evitamento paradossalmente alimenta la paura stessa. grazie ancora per la tua condivisione. Un abbraccio.✨

@@oltre.mente_ Grazie!

Ciao Debora grazie mille per questo messaggio! Un grande abbraccio!.✨

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Ciao Maresciallo Cooper grazie per questo messaggio, hai colto alla perfezione quello che condivido su questo video! Esattamente (ed ovviamente) nei reel/video ci sono anche io! Come ben sai io seguo percorsi di persone tramite coaching e, ahimè, in determinati casi, ho chiesto di Evitare i miei video perchè (in quei casi) risultavano essere ossessioni e/o rassicurazioni che paradossalmente non facevano altro che far rimanere la persone nello stesso loop..(ovviamente glielo si fa capire senza dirlo in maniera diretta altrimenti il singolo individuo tenderà paradossalmente a continuare a guardarli proprio perchè gli è stato chiesto di non farlo). ora, se una persona guarda i video o i reel per creare una propria sintonia o per iniziare davvero un percorso di auto-osservazione, per scoprire meglio i funzionamenti, per segnarsi su un foglio quello che risuona più in lui per uscirne davvero, per coltivare sempre più consapevolezza ed attivare pratiche NON per guarire ma per riconoscere se stesso per andare oltre le solite re-azioni allora in quel caso divento totalmente Funzionale!. Ma se nel caso in cui, il singolo individuo mi cerca su youtube perchè vuole una rassicurazione o una (ennesima) conferma, acciecato completamente dall' ansia la paura e il dubbio, allora divento Totalmente Disfunzionale!. Quando però una persona si accorge della disfunzione, allora inizialmente ci lavora su, e con l' andare del tempo, non userà più i video per auto-inganno ma userà e vedrà gli stessi video con una consapevolezza più da ricercatore che da vittima.. E' proprio come quando il singolo individuo pratica la meditazione..il funzionamento non arriva dalla meditazione ma arriva dal modo in cui il singolo individuo applica la meditazione..può risultare funzionale o disfunzionale..proprio come il modo in cui noi facciamo determinate ricerche o vediamo determinati video. Vorrei condividere con te anche un piccolo esempio che mi riguarda: io continuo a guardare video di testimonianze, neuroscienziati, neuroplasticità, spiritualità, alchimia, percorsi di trasformazione/guarigione delle persone e tanto altro non perchè voglio una conferma, ma perchè voglio coltivare sempre di più una conoscienza nella verità che percepisco..spesso ascolto podcasts di coach e di informazione che può riguardare nuove scoperte nuove pratiche nuovi insegnamenti e tanto altro. Quindi, come spesso dico, non importa tanto cosa fai ma come lo fai.. Ora, parlando in generale, se il caso risulta essere Disfunzionale, sono io il primo a dire "non vedere più Dante su youtube" perchè ovviamente il mio obiettivo con questo progetto non è portare ossessione, ma uscirne completamente. L' unica ed ultima cosa che può, (come menzionato prima) per l' ennesima volta risultare paradossale è che quando si dice "non farlo" di solito si fa (il cercello risulta essere meravigliosamente strano).. quindi l' unico portale da aprire si chiama consapevolezza. 🙂 Spero di averti risposto in maniera adeguata e grazie per aver condiviso questo magnifico messaggio! Un abbraccio. ✨✨

@@oltre.mente_ assolutamente si. Grazie di cuore. Un abbraccio.

Ciao Elio grazie per questo messaggio..mi riferisco principalmente alle azioni che un pensiero/dubbio ci fa azionare durante la giornata..nel mio caso, oltre alle compulsioni (i famosi rituali) mi resi conto che prendevo anche azioni (non compulsioni) che però mi mantenevano sempre in uno stato costante di dubbio e paura..per chiarire : la mia compulsione era : toccare il bicchiere 20 volte pensando a 22 persone che mi piacciono senza pensare quelle "brutte"..oppure sedermi ed alzarmi cercando di pensare una persona o uno scenario invece che un altro..accendere spegnere la luce per ore e tanto altro.queste erano le compulsioni. in questo video parlo più di azioni che risultano essere molto connesse con abitudini totalmente inconsce. esempio: io in maniera totalmente inconscia andavo da mia madre e facevo la vittima.. se mi chiedevano come stavo dicevo sempre sto male per essere "coccolato".. il pensiero mi diceva che dovevo cercare su google per avere conferme.. il pensiero mi diceva che dovevo stare a casa perchè non potevo uscire.. e tanto altro ancora..ecco, io mi riferisco più a quelle azioni che compulsioni. spero di averti risposto in maniera adeguata. un grande abbraccio.✨✨

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@@Bi-Effe Ciao Bi-Effe grazie a te per aver condiviso questo messaggio. Un grande abbraccio. ✨✨

Ciao mu27amaria esattamente!..l' ansia in realtà arriva molto prima (siamo già fregati) e ci conduce in maniera automatica ad attivare le solite azioni in maniera cronica e ripetitiva..facendo ciò paradossalmente alimentiamo l' ansia anche se noi crediamo sia giusto attivare determinati comportamenti per abbatterla...questi meccanismi non solo (come hai menzionato) ci fregano ma ci ipnotizzano talmente tanto da spegnere completamente quella consapevolezza che, se viene pian piano coltivata, per quanto mi riguarda, risulterà essere l' unica via d' uscita.un abbraccio.✨✨