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In quel momento si stava analizzando il comportamento di due paranchi che operano in modo "collaborativo" uno dopo l'altro.. Usare la stessa corda può comportare effetti simili, da calcolare opportunamento, e sarebbe definito paranco "complesso" e non "compound"

Grazie per l'osservazione e l'attenta cura ai dettagli.. Se osservi bene, però, al minuto 11:40 c'è effettivamente una taglia 5:1 (uguale al disegno in alto del minuto 8) dato che l'ultima carrucola è mobile e non solo di rinvio. Quindi fortunatamente nessun errrore!

Salve! purtroppo le informazioni sono insufficienti per dare dei suggerimenti completi e corretti ..se può servire una consulenza, consiglio di mandare le misure e maggiori dettagli via mail a info@orionriggers.com

Grazie mille. Nel video si indica genericamente una forza, che coincide al peso del carico con le varie sollecitazioni dinamiche. Le pulegge vanno sempre dimensionate in modo tale da avere una portata adeguata al carico e con un adeguato coefficente di sicurezza. Spesso ci sono indicati sulla puleggia i carichi massimi di utilizzo per ogni "lato" della corda, e il carico massimo totale.

Salve! Quelle carrucole sono simili alle SPIN L2 della Petzl (www.petzl.com/IT/it/Professionale/Carrucole/SPIN-L2) e diversi fornitori in Italia le possono rivendere. Il nostro fornitore di fiducia è Tarenzi, contattabile tramite mail (alessandro@tarenzi.it) ..Sconsiglio vivamente l'acquisto su siti come Amazon o Ebay.

Temo che la richiesta sia troppo generica per poter essere d'aiuto. Rimango a disposizione per una consulenza tecnica, nel caso servono maggiori dettagli (dimensioni, peso, velocità richiesta, tipo di verricelli, tipo di ambiente di lavoro, ecc) che possono esserci inviati via mail all'indirizzo info@orionriggers.com Grazie

Salve! per una richiesta del genere servono materiali giusti, informazioni sul luogo e le strutture a disposizione e tanti altri dettagli che un commento su una piattaforma divulgativa come questa non permette di trasmettere correttamente: suggerisco quindi di chiedere una consulenza con eventuale sopralluogo in sito ad un tecnico esperto di nautica.

Il problema è causato dal fatto che in ciascuna puleggia la corda ha una velocità diversa, quindi a parità di attrito la prima puleggia sarà la prima a muoversi. Si potrebbe modificare l'attrito delle pulegge, frenandole in modo variabile o riducendo partendo dalla prima la loro efficienza; un'altra soluzione potrebbe essere mettere in centro la puleggia del tiro, invece che all'inizio.

@@orionriggers grazie delle linee guida..ci proverò..grazie

Grazie mille! fa piacere :) la nostra mail è info@orionriggers.com

Certamente! tutti i paranchi possono funzionare anche al contrario, avendo "svantaggio meccanico" sollevando più del peso ma usando meno corda (e facendo andare più veloce il carico, ad esempio). Si fa semplicemente ribaltando il punto di applicazione del carico (l'oggetto che sollevo) rispetto al punto di applicazione della forza di trazione (la mano che tira)

In realtà la prima e più semplice soluzione è proprio il paranco 2:1 costruito mettendo una carrucola al punto di ancoraggio e agganciando al fuoristrada stesso la punta della fune del verricello; in questo caso non è la carrucola ad essere "mobile" ma il paranco stesso, ma da un punto di vista di forze la cosa è indifferente.

@@orionriggers grazie mille per la risposta! Questa precisazione è importante per noi fuoristradisti. Avevo capito che solo agganciando la carrucola al peso, perciò al fuoristrada, avrei ottenuto il dimezzamento della forza e dimezzamento forza sul punto di ancoraggio del cavo rispetto al peso spostato. Perciò partendo dal verricello dell'auto , facendo passare la corda in una puleggia, ancorata ad un punto fisso, e tornando ad ancorare il cavo all'auto si ottiene ugualmente il raddoppio della forza di trazione del verricello elettrico o manuale che sia. La forza applicata sarebbe uguale su verricello e punto di attacca sull'auto ma raddoppia sulla puleggia e ovviamente sul punto fisso dove è collegata. Giusto ? Comunque dovrebbe essere uguale se colleghiamo la puleggia all'auto e fissiamo un verricello manuale e il cavo a due punti, o anche uno se regge, fissi esterni all'auto. Ottimo chiarimento !!!

@@alessandrocarboni653 è fondamentalmente corretto, forse aiuta di più immaginare che il verricello e il punto fisso entrambi sull'auto sostengono ciascuno metà carico e il punto fisso (tipo ad un albero) sostiene l'intero carico. In tal caso quindi il verricello farà "meno fatica" e tirerà "più lentamente".

L'unica cosa che potrebbe migliorare è l'efficienza della carrucola, riducendo quindi gli attriti. Quindi con meno attrito avrei bisogno di meno forza per sollevare il carico, anche se non può esistere un dispositivo con efficienza uguale al 100%.

si tratta di una puleggia "Rollclip A" della Petzl (www.petzl.com/IT/it/Professionale/Carrucole/ROLLCLIP-A) connessa ad un bloccante "rescucender" sempre della Petzl (www.petzl.com/IT/it/Professionale/Bloccanti/RESCUCENDER).

Il carico in immagine, nel mondo reale non si potrebbe sollevare "in bolla" dato che ogni puleggia ha uno scorrimento della corda a velocità diversa: nella prima ne passa di più che nella seconda, e così via. E l'attrito delle pulegge, pur basso, farà muovere l'oggetto prima da un lato, e meno dall'altro.

@@orionriggers quale potrebbe essere una soluzione a mio problema eventualmente?

@@FrankP83 posso ipotizzare che tirando due funi assieme, si avrebbe un tiro in equilibrio, con due paranchi uguali e simmetrici.

@@carloporrone5053 quindi immaginare la fune tirata da un solo lato,qualsiasi sia la configurazione il risultato sarebbe il medesimo...☹️

@@FrankP83 potendo usare le due funi, una da un lato e una dall'altro, oppure se dal centro verso gli estremi, si potrebbe mantenere l'equilibrio. Con una sola è pressochè impossibile.

la quantità di corda necessaria è proporzionale al vantaggio meccanico (una taglia 4:1 che solleva il carico di un metro ha bisogno di più di 4 metri di corda), più quella necessaria a raggiungere il carico (che può essere molto lontano dal paranco stesso), più quella per i nodi.. ci sono quindi parecchie variabili per rispondere con precisione

La catena che si tira con le mani la si fa girare con i pedali e al posto della catena che solleva il carico si mette una vite senza fine che trasmette il moto alla ruota .

La demoltiplica del cambio è concettualmente identica al paranco. Tanti giri veloci di un ingranaggio trasferiscono pochi giri lenti ad un altro ingranaggio, con un vantaggio meccanico

@@orionriggers Grazie x avermi risposto .🤝 Visto la sua gentilezza le pongo un altro quesito . Ho visto tanti video di energia free , cioè, creare energia elettrica infinita . Mi è stato insegnato che il moto perpetuo non si può realizzare . Allora ho pensato , sempre partendo dal paranco che con pochi kg di forza ne sollevo tanti . In elettricità magari l'uovo di colombo potrebbe essere di un piccolo motore che fa funzionare un alternatore che mi da tanta potenza elettrica ..... Se è una ca..ata , è sempre il chianti avanzato ieri e finito oggi . Saluti 🇮🇹🤝

@@felicemetelli1346 è in effetti impossibile creare un sistema che produca energia dal nulla o più energia di quanta ne venga immessa: ovunque ci sono dispersioni o attriti. Ad esempio un qualunque motore muoverà un alternatore, che "creerà" molta meno energia di quanta ne è stata consumata dal motore per farlo muovere. Qualunque video di energia free è farlocco o truffaldino. Buono, il Chianti, ma meglio non esagerare...

@@orionriggers grazie.🤝🇮🇹

Grazie per il commento :) sul quesito del mezzo Poldo ricordo che il suo funzionamento di basa essenzialmente sulla presenza di attrito, dato che in realtà non è un sistema in equilibrio.

@@orionriggers Ah, va bene, grazie mille 🙏🏿

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Motivo per cui a livello nazionale per certi enti dovrebbero predisporre istruzioni IRATA perché se da alpinista hai bisogno di RUclips siamo alla frutta.