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TON 618: IL BUCO NERO PIÙ GRANDE CONOSCIUTO
#buconero #wonderuniverse #ton618
Nel video di oggi vi parlo del BUCO NERO più GRANDE e MASSICCIO conosciuto, TON 618!
Questo buco nero supermassiccio si trova al centro di una galassia distante ben 18.2 miliardi di anni luce ma, grazie alla grande luminosità del disco di materiale incandescente che gli ruota intorno cadendoci dentro, è stato possibile individuarlo dalla Terra. Oggi ti faccio conoscere più da vicino questo mostro, ti spiegherò come hanno fatto a misurare la sua massa e le sue dimensioni e cosa vuol dire che TON 618 è un quasar!
(Ah… ovviamente ti spiego anche da dove deriva il nome TON 618!)
E tu? Conoscevi già TON 618? Conoscevi la tecnica usata per stimare la sua massa? E s...
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Комментарии

  • @massimodamato7213
    @massimodamato7213 8 дней назад

    Salve Mario, ti rispondo una seconda volta solo per chiedere scusa perché sto passando di palo in frasca, nel senso che inizialmente ti ho accennato alla possibilità di un buco nero iper massiccio che aprendo un varco in questo universo iniettasse materia e antimateria dando luogo al quarant'otto che avrebbe lasciato vincere la materia. Le tue osservazioni mi hanno dato modo di riflettere ma per ora resto abbastanza convinto sul commento che ho inviato poco prima, Mi rendo conto che non è semplice seguire i miei deliri, d'altronde ne soffrono anche le persone con cui collaboro, ma come ho appena scritto l'esempio dell'uomo primitivo calza alla perfezione. Devi vedere l'universo antico, semmai lo è stato, come un albero ormai morto, che resta a invecchiare e seccare finché avrà perso l'ultima particella di umidità ed energia residua ( ma sempre legno è con una sua densità ad occupare lo spazio nel tempo ), ad un tratto, non si quando ( milioni/miliardi di anni ) e come ( vedi tu ) qualcosa innesca ( antimateria ) una fiamma ( BigBang ) e questa in breve tempo ( ? ) brucia tutta la materia che può consumare ( annichilazione ? ) producendo luce ed energia lasciando come residuo cenere e fumo se ha bruciato male ( materia visibile, materia invisibile o scora, energia oscura di cui preferisco non addentrarmi ma che probabilmente cesserà di esistere anch'essa a causa dell'inflazione o se vogliamo dire per la legge della termodinamica ). Spero di non averti creato nuove perplessità su cui arrovellare il cervello ma forse potresti mettere tutto questo in un cassetto per tornare a rifletterci su semmai si sviluppassero nuove teorie cosmoliche. Nota interessante, subito dopo il commento precedente ho visto l'ultimo post di quantum girl che trattava buchi neri massicci e materia oscura, curiosa coincidenza. Saluti Max

  • @raffaelearletti4166
    @raffaelearletti4166 10 дней назад

    Ciao! Queste stelle sono dunque nella nostra galassia giusto? Hai parlato di distanze intorno ai 10.000 anni luce!

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 10 дней назад

      @@raffaelearletti4166 Ciao! Si esattamente. La nostra galassia ha un diametro di circa 100.000 anni luce, quindi parliamo di stelle nella nostra galassia. Questo ovviamente rende la classifica delle stelle più grandi da prendere ancora di più con le pinze, dato che per le altre galassie abbiamo molti meno dati. Però ufficialmente ad oggi quella che sembra essere la più grande (stando ai dati disponibili) è lei. Buona serata! 🙂

    • @raffaelearletti4166
      @raffaelearletti4166 День назад

      @@WonderUniverse_ La cosa che lascia basiti, è che la certezza sull'età dell'universo oggi venga messa in discussione; il Webb pare stia portando alla "luce" nuove realtà e possibilità! Bellissima la domanda che ci si pone: "come fa qualcosa di infinito ad espandersi"? Se è già infinito? E' un infinito in espansione? E' un infinito sempre più infinito? Betelgeuse e Sthephenson 2-18 sono visibili nel nostro cielo? Buon Lavoro!

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 16 часов назад

      @@raffaelearletti4166 Ciao, grazie per il commento! Eh si le domande sul funzionamento del nostro Universo sono sempre affascinanti e molto profonde e ritengo che la cosmologia sia una delle brache della fisica più interessanti. Sulla questione dell'età dell'Universo diciamo che i dati del JWST hanno mostrato come in passato ci fossero più galassie (e come fossero più massicce) rispetto a quello che ci aspettavamo. Questo è probabile che sia dovuto ad una possibile inaccuratezza dei nostri modelli di formazione delle galassie (modelli che includono tantissimi aspetti della fisica, dalla fisica del plasma alla fluidodinamica, dall'elettromagnetismo alla relatività generale). Abbiamo diverse misure indipendenti (ad esempio la misura delle disomogeneità della radiazione cosmica di fondo) che stimano un'età dell'Universo abbastanza precisa e le varie misure sono in accordo tra loro. Sicuramente il JWST ci aiuterà a comprendere meglio cosa stiamo sbagliando e come migliorare la nostra descrizione dell'Universo ma se devo dare una mia opinione, penso che la stima che abbiamo dell'età non sia cosi errata come si pensa sulla base delle altre misure cosmologiche. Per grandi affermazioni servono grandi prove, e ad adesso il modello standard della cosmologia ancora funziona molto bene per descrivere tantissimi fenomeni. Piuttosto penso che la cosmologia abbia altri problemi con cui fare i conti (ad esempio la tensione sul parametro di Hubble, oppure l'origine della materia oscura e dell'energia oscura), su cui si stanno conducendo attivamente tantissime ricerche, sia teoriche (con lo sviluppo di tante teorie alternative) sia sperimentali (ad esempio il JWST ed il satellite Euclid ci aiuteranno tantissimo anche su questo). Ovviamente se i dati mostreranno sempre con più chiarezza che ci sono problemi con la stima attuale dell'età si aprirebbe un'altra grande tensione nel modello standard della cosmologia. Per adesso io però starei tranquillo. Infine per la questione dell'espansione dell'Universo e della sua grandezza il discorso è molto complesso ed è impossibile da descrivere nei commenti. In mente però ho molti video a riguardo che vorrei fare, in cui spero di rispondere a tutte le domande che mi poni e a molte altre domande fondamentali come ad esempio "cosa c'era prima del Big Bang?", "esiste un prima?", "come va immaginato il Big Bang stesso?". Ti anticipo già che su alcune domande conosciamo la risposta però su altre, purtroppo, non la conosciamo ancora e devo essere sincero non so se la conosceremo mai, sicuramente con una "teoria del tutto" capiremmo molte più cose. Infine, si, Betelgeuse è visibile dalla Terra anche ad occhio nudo (è una delle stelle più brillanti della costellazione di Orione, visibile nei mesi invernali), e si riconosce facilmente il suo colore rosso. Stephenson 2-18 è visibile solo negli infrarossi con strumenti molto potenti poiché è molto distante e tra noi e lei c'è molta polvere interstellare che bloccherebbe la nostra visione diretta ma che viene tranquillamente attraversata dai raggi infrarossi. Buona giornata! 🙂

  • @enricodilella1325
    @enricodilella1325 13 дней назад

    Dai, però... dire che "serve" no! Non si può sentire! Ma smettiamola con questo linguaggio finalistico e/o creazionistico nelle Scienze!

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 13 дней назад

      Ciao! Ti riferisci a quando ho detto che "l'energia rilasciata durante le reazioni nucleari serve alla stella a controbilanciare la prorpia forza di gravità"? Se è cosi, il "serve" è inteso come "è necessaria" per controbilanciare la forza di gravità. Se non ci fosse la stella collasserebbe. Ovviamente non c'è alcun fine in quello che avviene all'interno della stella. E pensavo che tutti fossimo d'accordo su questo. È un oggetto inanimato. Le reazioni si innescano all'improvviso nel momento in cui ci sono le condizioni di temperatura e pressione necessarie affinché avvengano. Mi dispiace che questo sia passato come un "la stella ha paura di collassare su sé stessa e a questo punto decide di innescare delle reazioni nucleari". Mi dispiace che ti sia arrivato questo, cerco sempre di essere più chiaro e rigoroso possibile e soprattutto cerco di spiegare concetti molto complessi in maniera semplice ma più rigorosa possibile, aggiungendo a volte dettagli tecnici che non si vedono altrove nella divulgazione. Almeno ci provo 😅 Spero che le persone in ascolto si soffermino sul contenuto e sul messaggio che voglio dare e inseriscano ciò che dico all'interno di un contesto piuttosto che soffermarsi sulla singola parola attribuendo significati che poco c'entrano con il contesto e l'impostazione del video. In ogni caso cercherò di fare più attenzione in futuro e ti ringrazio per avermelo fatto notare! Se poi dovesse ricapitare mi scuso con gli ascoltatori ma spero che ormai sia chiaro che non voglio dare alcuna sfumatura finalistica o "animata"! Buona serata 🙂

  • @Giubizza
    @Giubizza 15 дней назад

    Più sono grandi meno sono dense, però.

  • @VERY_VARIOUS_VIDEOS
    @VERY_VARIOUS_VIDEOS 17 дней назад

    Ottime informazioni, ottime immagini. Video 👍 Ottimo canale, iscritto (se vuoi puoi ricamb.) 🙂

  • @VERY_VARIOUS_VIDEOS
    @VERY_VARIOUS_VIDEOS 17 дней назад

    Ottime informazioni e ottime immagini. Grazie. Video 👍

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 17 дней назад

      @@VERY_VARIOUS_VIDEOS Grazie a te! Buona serata 🙂

  • @FrancescoFreddieLino
    @FrancescoFreddieLino 21 день назад

    Video fantastico 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 21 день назад

      @@FrancescoFreddieLino Grazie! Sono contento che ti sia piaciuto, buona serata 🙂

  • @FrancescoFreddieLino
    @FrancescoFreddieLino 21 день назад

    Ho appena scoperto il tuo canale con questo video e ne sono molto felice! Iscritto subito! Complimenti davvero 🎉

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 21 день назад

      @@FrancescoFreddieLino Ciao! Ti ringrazio, mi fa molto piacere! Benvenuto 🙂

  • @iguarni
    @iguarni 26 дней назад

    Spiegazione perfetta

  • @massimodamato7213
    @massimodamato7213 Месяц назад

    Salve Mario, dopo la tua risposta credevo non avrei continuato la diatriba ma, senza offesa, non mi hai dato soddisfazione, anzi hai rafforzato le mie assurde idee. Mi piace arzigogolarmi in fantasiose teorie ma alla fine devo essere concreto perché la realtà di tutti i giorni me lo impone . Una delle realtà più concrete per me è la legge della termodinamica che, senza entrare troppo nel dettaglio, dimostra che un corpo caldo immerso in un ambiente freddo spende molta energia per sostentarsi ed eventualmente produrre qualcosa come fanno tutt'ora le stelle fino all'esaurimento delle loro scorte, tanto per restare nel tuo campo. Siccome le tue risposte e al contempo domande del commento non hanno confermato nulla di concreto ma solo sollevato possibili ipotesi su cui si potrebbe discutere ancora per molto tempo, infatti per tua affermazione non sono ancora state sviluppate teorie matematico-quantistiche in grado di dare delle possibili spiegazioni razionali, compresa quella delle stringhe ( saranno più di 40anni che ci provano ), sembra ( il condizionale è d'obbligo ) non ci siano risposte concrete alle mie razionali ipotesi, comprese anche le irrazionali come la possibilità di universi paralleli comunicanti tra loro da rarissimi punti di connessione, come si era teorizzato in passato tramite le stringhe, oppure varchi momentanei aperti da potentissimi raggi gamma richiusisi dopo essere stati attraversati da energia e materia generando così nuovi ambienti. Un corpo celeste immensamente più grande dell'immenso ? Un universo alternativo con leggi fisiche e quantistiche completamente diverse dal nostro ? E chi può dire il contrario ? È ancora tutto da dimostrare ! Saluti Max

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ Месяц назад

      @@massimodamato7213 Ciao Max! Intanto grazie di nuovo per il commento e figurati, non è una diatriba, non mi piace il clima da "talk show" o la gara a chi ha più ragione, anzi a me personalmente fa piacere confrontarmi con altre persone appassionate (come puoi notare sono tra i pochi RUclipsrs che spende ore a scrivere commenti lunghissimi cercando di rispondere a tutti 😅) e mi dispiace che ciò che dico non soddisfa i tuoi dubbi. Non so se questo può aiutarti, io sono concorde con te, come ho già detto, che molte cose ancora non si conoscono e come ho già detto ci sono teorie matematiche che davvero ipotizzano di tutto anche modificando quelle esistenti. Io ho solo detto che come è vero che non conosciamo molte cose, è vero anche che molte cose le conosciamo e le abbiamo capite e stando alle osservazioni (come dici tu la realtà lo impone) non sembra che i buchi neri siano in grado di convertire antimateria in materia tramite espulsioni di raggi gamma (e ci tengo a precisare che stando ai dati sperimentali l'evaporazione dei buchi neri tramite la radiazione di Hawking non è ancora stata provata). Io concordo con te che se alcune cose non le conosciamo è bello fantasticare, chi ce lo vieta, anzi l'astronomia si presta molto facilmente a fantasticherie varie (forse è anche per questo che è affascinante 🙂) solo che bisogna anche tenere in considerazione ciò che conosciamo e sappiamo già descrivere. In un tuo commento precedente hai detto che i buchi neri inghiottono materia fino a che raggiungono la saturazione, dopo di che la espellono sotto forma di raggi gamma dai poli e ricominciano a mangiare. Io non so in quale documentario specifico viene detta una cosa simile, ma i buchi neri non funzionano così per quello che sappiamo ed osserviamo. Non c'è un limite di saturazione e non è vero che sputano fuori la materia sotto forma di raggi gamma dai poli, perché nulla può uscire dai buchi neri, e l'ipotetica radiazione di Hawking non viene emessa dai poli ma da tutta la superficie dell'orizzonte degli eventi. E soprattutto l'ipotetica radiazione gamma prodotta tramite l'evaporazione sarebbe solo l'ultimo tipo di radiazione emessa con questo meccanismo proprio nell'istante prima che un buco nero evapori completamente, quindi non potebbe mai ricominciare a "mangiare", poiché sarebbe scomparso. E ad oggi, stando alle osservazioni, non abbiamo mai osservato buchi neri in evaporazione. Le uniche radiazioni che vediamo "uscire" dai poli dei buchi neri come ti dicevo non escono dai buchi neri, ma provengono dal materiale circostante. Io so che i raggi gamma sono molto affascinanti ed è bello fantasticare, però dalle osservazioni e dalla conoscenza attuale che abbiamo dei raggi gamma e dei buchi neri non sembra plausibile che l'Universo sia stato generato dall'emissione di raggi gamma di un buco nero. Se poi hai trovato qualche articolo scientifico che descrive questa ipotesi e che spiega matematicamente questo meccanismo e l'accordo con le osservazioni, sentiti libero di condividerlo qui, lo leggerei molto volentieri. Io ti dico che l'articolo scientifico che matematicamente propone, tramite una modifica della relatività generale chiamata "Einstein-Cartan-Kibble-Sciama (ECKS) theory of gravity", che quando si forma un buco nero si formerebbe all'interno un nuovo universo è scritto da Poplawski nel 2010 e si intitola "Cosmology with torsion: an alternative to cosmic inflation". Ti invito a leggere il paragrafo delle discussioni (che sono più o meno alla portata di tutti). Questo è ciò che conosco di più vicino al concetto di universo nato da un buco nero. Ad oggi però come ti dicevo le evidenze sperimentali sono a favore della relatività generale "classica", non modificata, quindi l'articolo lascia il tempo che trova, ma almeno descrive matematicamente un possibile meccanismo che lega un buco nero alla nascita dell'Universo. Detto questo, ci tengo a precisare che io non mi permetterei mai di dire che abbiamo capito tutto e sappiamo tutto, soprattutto quando parliamo di singolarità o Big Bang, uno scienziato serio non ti direbbe mai una cosa del genere e non ho nemmeno detto "stai dicendo cavolate, non è assolutamente possibile", volevo solo precisare che fantasticare va più che bene però se si vuole un parere a riguardo bisogna anche tenere in considerazione ciò che già si è capito sulla base dei dati sperimentali e qual è la nostra conoscenza attuale dei fenomeni astrofisici. Mi dispiace molto che le mie risposte non siano soddisfacenti, ovviamente io non cerco di convincere nessuno ma di fornire semplicemente il quadro generale di ciò che sappiamo e di ciò che non abbiamo capito ancora e ti invito a provare a chiedere anche il parere di altre persone esperte, anche qui su RUclips ad esempio ci sono Luca Nardi e Amedeo Balbi, anche loro astrofisici, e approfondire ulteriormente l'argomento, poiché è sempre possibile che mi sfugga qualcosa! Alla fine nessuno (e nemmeno io) è esperto in tutto. Ti ringrazio di nuovo per i commenti e ti auguro una buona giornata. Se hai altri dubbi sei sempre il benvenuto! 🙂 Saluti, Mario

    • @massimodamato7213
      @massimodamato7213 29 дней назад

      @@WonderUniverse_ Ops, mi hai scoperto, sono uno dei tanti sfigati che seguono i vari documentari trasmessi in TV dove ti gonfiano il cervello di concetti astrofisici o forse solo astratti riempiendo gli occhi e l'immaginazione di immagini e video di ciò che accade là fuori, ed io nella mia ignoranza mi dico chissà se è vero, però è plausibile perché sono fatte bene ! Quindi anche se adattate artisticamente te le bevi dicendoti " Ma tu guarda che razza di follie succedono intorno a questo granello di polvere ! " E tu sai bene quanto è 'piccolo' questo granello di polvere. Ammetto che non mi sono posto questo genere di domande finché qualcuno mi ha chiesto " c'è altra vita oltre la Terra ? Sai quanto siano invadenti curiosi e jeova quando si accanicono in certi argomenti, spero tu non sia uno di loro , altrimenti scusa per il commento. Non sapendo dare una risposta sicura mi sono affidato alla probabilità dei grandi numeri e così ho iniziato ad incuriosirmi su cosa c'è là fuori, quindi stelle, sistemi planetari, galassie con buchi neri annessi e dominanti e ovviamente non potevano mancare le varie teorie a supporto di quanto mostrato. Quello che mi ha da subito colpito è la bassa densità di materia relativa alle dimensioni dell'universo eppure c'è n'è parecchia nonostante tutto, quindi non è escluso che esista altra vita da qualche parte in tutto questo spazio. Poi sento parlare del BigBang, e che l'inversione della formula E = mc2 può dimostrare che è possibile produrre tutta questa materia da un solo punto alchè mi sono detto " non è possibile, ci deve essere una risposta più razionale " e così ho fantasticato la mia ipotesi che , per quanto bizzarra non è detto che sia falsa, d'altronde a quanto ne sò non esistono ancora formule dimostrabili in grado di contraddirla, e l'unica che può corroborarla è la legge della termodinamica così come l'inflazione dell'universo. Alchè, anche se ci vorrà un pochino di tempo a dare spiegazione , c'è da chiedersi " Cosa c'era prima ?( vedi i miei argomenti )" E poi " Cosa ci sarà dopo ? " è ovvio, il nulla quando tutto si sarà spento, e poi ? per sua natura la vita cerca nuove strade per sopravvivere ed evolvere, quindi un varco si presenta come un'opportunità per andare oltre e qualunque cosa possa generarlo sarà il benvenuto ! Perciò ai posteri e agli audaci l'ardua sentenza ! Io la mia sega mentale me la sono fatta, resto in attesa di novità. Saluti Max

    • @massimodamato7213
      @massimodamato7213 16 дней назад

      Salve Mario, mentre seguivo alcuni documentari proposti dal fisico Al-kalili in cui descriveva le leggi della termodinamica e poi argomenti di quantistica, sono tornato a ragionare sulla quantità di materia relativamente scarsa e la quasi assoluta mancanza di antimateria presente in questo universo. Fermo restando che l'ipotesi di altri universi possa essere plausibile ma non dimostrata, così come le onde gravitazionali possono causare delle distorsioni nello spazio-tempo, provo a ipotizzare una altra folle idea. Immaginiamo che questo universo fosse più denso , quindi più pieno di materia e gas ma ormai prossimo al suo spegnimento per esaurimento della sua energia , in un angolo remoto di un universo adiacente al nostro ma di segno opposto ( quindi un anti-universo ) alcuni buchi neri generano delle onde gravitazionali tali da aprire alcuni varchi e gettare della anti-materia ( una gran bella dose visto lo spazio disponibile ) da questa parte. A questo punto avviene la acchinilazione con conseguente rilascio di energia tale da riaccendere ciò che resta della materia rimasta è ridare nuova vita a questo universo. Alla luce di questa improbabile ipotesi si potrebbe persino credere che questo universo abbia ripreso vita con un nuovo BigBang. È anche vero che mi sto appellando all'improbabile diavoletto di Maxwell, ma d'altronde dovevo aggrapparmi a qualcosa che inneschi la nuova fiammata in un ambiente ormai spento , e in fondo la natura trova sempre un modo, semplice o complesso, per trovare equilibrio Spero non essere stato troppo prolisso e di non averti annoiato ma , a volte, le risposte possono essere più semplici di quanto sembri. Saluti Max

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 9 дней назад

      @@massimodamato7213 Ciao Max! Intanto grazie per il commento, sempre molto garbato e interessante 🙂 L'esistenza di altri universi oltre al nostro, come dici giustamente tu non è dimostrata (e si pensa che sia indimostrabile), esistono inoltre diverse teorie relative al multiverso (basta pensare ai 4 livelli di multiverso di Tegmark, oppure alla teoria delle stringhe, di cui però non sono esperto). In ogni caso assumiamo che viviamo in un multiverso e che in passato effettivamente ci fosse stato un universo fatto di sola antimateria. La prima cosa su cui mi viene da riflettere è che anche in quel caso bisognerebbe spiegare il motivo per il quale esisteva un universo fatto solo di antimateria (e quindi siamo di nuovo al punto di partenza...). Però assumiamo che fosse così. La seconda cosa su cui mi viene da ragionare è sulla possibile comunicazione tra universi diversi. Ad esempio secondo la teoria dell'inflazione eterna ogni universo costituirebbe una sorta di "bolla" che è stata e sarà sempre disconnessa dalle altre a causa dell'elevato tasso di allontanamento con cui le diverse bolle si allontanano l'una rispetto a l'altra. Quindi una comunicazione tra i diversi universi sarebbe impossibile. È vero che secondo alcune soluzioni della relatività generale di Einstein sono possibili dei collegamenti spazio-temporali tra universi diversi, o comunque regioni molto remote dello stesso universo (su questo magari ci farò un video perché è un argomento molto molto complesso e da spiegare nei commenti è impossibile). Solo che tali soluzioni non prendono in considerazione la metrica (ossia se vogliamo la "forma" e il comportamento) dello spazio-tempo nello scenario del tipico Universo a bolle in inflazione eterna. Magari ci sono altri scenari possibili ma non ne sono a conoscenza. Ricordiamoci che alla fine parliamo di trovare soluzioni complesse alle equazioni di Einstein facendo calcoli complicatissimi (spesso con l'ausilio del computer) la cui soluzione matematica magari non è nemmeno esprimibile matematicamente. In ogni caso assumendo un effettivo collegamento tra 2 universi completamente diversi tra di loro, c'è una cosa che non capisco. Non mi torna quando dici che i buchi neri potrebbero emettere onde gravitazionali tali da aprire dei varchi spazio-temporali. I buchi neri principalmente emettono onde gravitazionali solo durante la coalescenza (ossia quando 2 buchi neri ruotano uno intorno all'altro per poi fondersi) e subito dopo la loro formazione. Non mi viene in mente alcun meccanismo con cui un buco nero isolato all'improvviso possa iniziare ad emettere onde gravitazionali. Tolto questo c'è da dire che la questione dello sputare fuori anti-materia non sarebbe nemmeno cosi impossibile. Alla fine se i wormhole esistessero (cosa ancora non dimostrata) potrebbero funzionare come "portali" per il passaggio di anti-materia. Solo che mi sembra difficile immaginare di riuscire a creare un universo intero dal passaggio di antimateria da parte di un altro universo tramite un wormhole per vari motivi. Ad esempio probabilmente dovremmo osservare un "posto privilegiato" da cui è fuoriuscita tutta l'antimateria e quindi da cui sarebbe nato/ringiovanito questo Universo. Ma noi non vediamo alcun posto privilegiato nel nostro universo (è omogeneo). Inoltre come sarebbe conciliabile il fatto che osserviamo un Universo in espansione (e che quindi in passato era più piccolo e denso) con lo scenario che proponi? Non saprei nemmeno la quantità di antimateria che sarebbe dovuta "uscire" per produrre tutto l'Universo che osserviamo. Non so se magari ho capito male io, però non mi è chiaro cosa vuol dire "questo universo abbia preso vita con un nuovo Big Bang". In questo scenario il Big Bang non avverrebbe in un unico momento ma man mano che l'antimateria "sbuca fuori" e quindi suppongo che ci sarebbero altre zone dell'Universo vecchio dove l'antimateria non è ancora "arrivata" e quindi dove il "Big Bang" non è ancora accaduto. Si tratterebbe di un Big Bang continuo? E dove sarebbe questo ipotetico wormhole? Ne serve solo uno o magari bisogna ipotizzarne altri? Diciamo che nello scenario che proponi non so bene come immaginare il Big Bang e come conciliarlo con le osservazioni (soprattutto da un punto di vista quantitativo). In ogni modo un'altra cosa che mi fa riflettere è che quando antimateria e materia si annichiliscono producono fotoni, ma l'Universo in cui viviamo non è costituito solo da fotoni, quindi mancherebbe il meccanismo di formazione di tutte le altre particelle che osserviamo. Se poi queste particelle in realtà sono quelle "avanzate" dall'universo precedente, allora non mi spiego l'utilità e l'effetto della nuova annichilazione che proponi. Sono d'accordo che inietterebbe una grande quantità di energia sotto forma di radiazione ma questo però che effetto avrebbe sulle particelle elementari e quindi sulla storia dell'Universo? Ad esempio, non ne creerebbe di nuove (o comunque creerebbe sempre coppie di particella-antiparticella in modo simmetrico). Come potrebbe essere legata questa "energizzazione dell'Universo" dal punto di vista microscopico all'evoluzione dell'Universo? Come sarebbe cambiato il tasso di espansione dell'Universo e la sua curvatura a causa di questa iniezione di radiazione? Se già tutto c'era prima, dal punto di vista fisico, cosa vuol dire ridare vita all'Universo? Una sola iniezione di radiazione sarebbe in grado di ricreare tutte le condizioni iniziali che pensiamo ci fossero al Big Bang (o comunque un istante infinitesimo dopo) in termini di temperatura/densità/energia? Pensiamo ad esempio che nei primissimi istanti di vita le varie forze elementari fossero unificate e che probabilmente poco dopo ci sia stata l'inflazione (a sua volta dovuta alla presenza di un campo quantistico chiamato "campo dell'inflatone" che ha attraversato una transizione di fase perdendo energia, secondo il modello più diffuso), questo tipo di effetti mi sembrano impossibile da ricreare solo con l'annichilazione materia-antimateria. Magari si potrebbe chiedere ad un fisico teorico! Se devo dare una mia opinione a ciò che dici ti posso dire che alcune idee, anche se molto speculative, sono possibili (il multiverso, universi con proprietà fisiche differenti, wormholes, passaggi di antimateria da un lato all'altro dei wormholes), però altre non mi sembra che risolvano il problema materia/antimateria o comunque non sono molto compatibili con ciò che conosciamo dell'Universo (ad oggi). In ogni caso ammiro molto la tua fantasia, penso che saresti stato un bravo fisico teorico tu stesso e che avresti esplorato i limiti delle correnti teorie fisiche, il che è sempre utile per tirare fuori nuove idee o vedere le cose da un'altra prospettiva! Ti auguro una buona serata, Mario

    • @massimodamato7213
      @massimodamato7213 8 дней назад

      @@WonderUniverse_ Salve Mario, innanzitutto ti ringrazio molto per il commento rivolto la mia persona, in effetti ammetto di avere una fantasia abbastanza vivace, cosa che mi ha portato a fare un lavoro a cui ho dovuto continuamente trovare soluzioni ( a volte assurde ma funzionanti ) a richieste complesse dove bastava semplicemente trovare il giusto punto di osservazione per comprenderne le problematiche. Purtroppo non sono un fisico teorico e nemmeno un ingegnere anche se spesso me ne attribuiscono il valore, sono semplicemente una persona molto curiosa che piace osservare, non semplicemente guardare, e cercare di capire come funzionano le cose. Hai ragione che molto di quanto ho ipotizzato non abbia fondamenta fisiche stabili, per cui almeno per ora accetto le tue contestazioni, ma come tu stesso affermi non esistono ancora teorie che possano dire con relativa chiarezza cosa sia successo prima di tutto ciò che sappiamo, forse sto rincorrendo il bianconiglio nella sua tana, ma bisogna ammettere che quanto esposto precedentemente avrebbe senso logico e pratico. Immagina : dopo miliardi e miliardi di di secoli in questo universo, molto più denso di adesso, si spegne l'ultima scintilla di energia e quanti di vita, tutto si ferma in questo stato di quiescenza per per un tempo imprecisato, d'un tratto un universo di polarità opposta gli si accosta, sto immaginando la tua ipotesi di universi racchiusi in sfere e quindi isolati tra loro, a causa delle loro interazioni si aprono delle brecce, stringhe, wormhole, chiamate come vuoi oppure semplici quanti che come sappiamo o non sappiamo attraversano la materia e il tempo ( vedi Al-kalili ) questa iniezione di antimateria, parliamo ovviamente di quantità immense provenienti da un unico punto di elevata concentrazione e quindi non facilmente disperdibile ma comunque in grado di innescare una reazione a catena ( il BigBang appunto ) ecco che questo universo si risveglia al prezzo della spesa di gran parte della sua materia ( tutta quella che non si trova ) e di una forma di materia ed energia ancora sconosciuta ( oscura ) che forse è la risulta della reazione derivante l'annichilimento. Per farti un esempio banale, se tu fossi un primitivo e vedessi un oggetto prendere fuoco tu vedrai per prima cosa la fiamma, se ti avvicini sentirai una forma energia oscura che è la radiazione termica e se fà fumo vedrai una forma di materia oscura che saranno i prodotti della combustione incompleta, noi , per quento progrediti siamo ancora dei primitivi e forse , dico forse , la natura segue semplici regole che la portano a perseguire il suo solo obiettivo, sopravvivere finché le sarà possibile. Saluti Max

  • @mirkomilan335
    @mirkomilan335 Месяц назад

    Anche se non ricordo male la più grande dopo yu scuty era wy canis mayoris

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ Месяц назад

      @@mirkomilan335 Ciao! Ti ringrazio per il commento. Guarda più di una persona nei commenti mi ha chiesto di questa stella, ma purtroppo stando alle ultime misure sembra essere più piccola di Stephenson 2-18. In particolare, i dati più recenti indicano un raggio che va dai 1800 ai 2100 raggi solari al massimo. Con un valore più meno intorno ai 2069 raggi solari. Addirittura misure del 2012 suggerivano un raggio di circa 1420 raggi solari. Poi stabilire con certezza il raggio di queste stelle è davvero difficile di conseguenza la classifica delle stelle più grandi è sempre provvisoria. Un saluto! 🙂

  • @3CIME
    @3CIME Месяц назад

    non mi torna che le ipergiganti rosse debbano passare attraverso la fase di Wolf Rayet. Le stelle di Wolf Rayet mi risulta siano stelle di classe O che arrivano direttamente allo stato di Wolf Rayet senza passare dalla fase di supergigante o ipergigante rossa, dando quindi forma poi ad una supernova di tipo Ib o Ic, e non II.

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 23 дня назад

      @@3CIME Ciao! Grazie per il commento 🙂 Purtroppo no, non è detto che una stella che arrivi a diventare una Wolf-Rayet non sia passata tramite la fase di super-gigante rossa. Tutto dipende dalla massa della stella. In particolare, in accordo con il cosiddetto "scenario evolutivo di Conti", stelle con una massa compresa tra le 25 e le 40 masse solari entrano nella fase di super-gigante rossa ed iniziano a bruciare nuclei di elio per formare nuclei di carbonio. In questa fase perdono molto dell'idrogeno che compone gli strati più esterni lasciando piano piano esposto il nucleo caldo e luminoso centrale. In quel momento entrano nella fase di Wolf-Rayet. Stelle con massa più grande (sempre di tipo O), come dici tu saltano la fase di super-gigante rossa per diventare luminous blue variable (LBV, ossia diventano giganti blu) che sono caratterizzate da pulsazioni e dall'espulsione di un grande quantità di materiale nello spazio interstellare mentre il nucleo centrale inizia a bruciare nuclei di elio per formare nuclei di carbonio. Nella fase LBV espellono molto dell'inviluppo di idrogeno e in alcuni casi anche buona parte dell'inviluppo contenente elio intorno al nucleo. Anche in questo caso lasciano esposte le parti più interne diventando stelle di Wolf-Rayet. Quindi una stella di Wolf-Rayet può essere stata prodotta da una stella molto massiccia che è passata o tramite la fase di super-gigante rossa o di LBV. Non solo, ma esistono diversi classi di stelle di Wolf-Rayet che dipendono dal tipo di materia espulsa (ad esempio se contiene più o meno idrogeno, elio e azoto) e quindi dallo stato e dal tipo di fusione nucleare che avviene nel nucleo della stella, che può trovarsi in una fase più o meno avanzata della sua vita dopo la sequenza principale. La seconda cosa da dire è in tutti i casi una stella con massa superiore a 12 masse solari va in contro al collasso del nucleo, in quanto questo va avanti con la combustione di elementi sempre più pesanti (ad esempio carbonio, azoto, ossigeno, magnesio e silicio) fino ad arrivare al ferro con il conseguente collasso del nucleo (formando una supernova core-collapse, appunto a collasso del nucleo). Questo però avviene a prescindere da cosa succede agli strati esterni. Il nucleo di una stella di Wolf-Rayet può tranquillamente andare avanti con la combustione fino al collasso, formando una supernova core-collapse. Quando si classificano i tipi di supernovae (SN) per numero (Ia, Ib, Ic, II, ecc...) non si fa riferimento al meccanismo bensì al tipo di spettro (il tipo luce emessa dalla supernova) osservato. Per esempio le SN di tipo I sono quelle che non presentano tracce dell'idrogeno nello spettro. Se sono presenti tracce di elio allora abbiamo le Ib, altrimenti le Ic. Questo tipo di supernovae è prodotto in un caso dalle stelle di WR che hanno espulso solo gli strati di idrogeno (Ib) e nel secondo caso da quelle in cui sono stati espulsi anche gli strati di elio (Ic), come ti dicevo prima. Ma alla fine sempre di supernovae core-collapse parliamo. Le SN di tipo II sono quelle che presentano l'idrogeno nello spettro, e sono associate alle esplosioni di SN core-collapse da parte di stelle meno massicce (fino a circa 25 masse solari), in cui l'espulsione degli strati esterni è stata più contenuta. Ovviamente la classificazione delle supernovae è molto più dettagliata, cosi come l'evoluzione stellare, che soprattutto per le stelle molto massicce diventa molto complicata e incerta. Come vedi il meccanismo alla base di vari tipi di SN può essere lo stesso. Poi esistono vari tipi di meccanismi possibili alla base delle SN oltre al collasso del nucleo, ad esempio abbiamo le SN dovute all'instabilità di coppia (le pari-instability supernovae), che si verificano in stelle ancora più massicce (parliamo di 140-260 masse solari) e non sono legate al collasso del nucleo, e le SN electron-capture (ossia dovute a cattura elettronica), che si verificano in stelle di massa più piccola (10-12 masse solari). È quindi possibile che Stephenson 2-18 (super-gigante rossa) finisca la sua vita come stella di Wolf-Rayet per poi esplodere in supernova di tipo Ib o Ic, oppure che esploda direttamente in supernova di tipo II senza passare tramite la fase di WR. Quale sia lo scenario più corretto dipende alla sua massa (che ad oggi non ha ancora una stima precisa) e dalla quantità di materia espulsa in questa fase. In ogni caso parliamo sempre di supernova core-collapse. Concludo dicendo nuovamente che l'evoluzione di stelle molto massicce è quella più incerta, in quanto ci sono molti fattori che determinano la loro evoluzione, a partire dalla loro massa, la loro rotazione, i fenomeni convettivi, la grande perdita di massa ecc... Ci sono molti scenari possibili e spesso capita che più scenari teorici sono plausibili per l'evoluzione di alcune stelle massicce. Un giorno mi piacerebbe fare una playlist di video sull'evoluzione stellare, è uno degli argomenti che più mi affascina. Spero di essere stato chiaro, buona serata e scusa il ritardo nella risposta!

    • @3CIME
      @3CIME 22 дня назад

      @@WonderUniverse_ io ti ringrazio tantissimo per la dettagliata risposta che mi hai dato. Le supernovae sono l'argomento astronomico che più mi affascina. A dire la verità, quelle di tipo Ia non tantissimo. Mi interessa moltissimo invece l'evoluzione delle stelle massicce, quelle che generano appunto supernovae di tipo II o Ib/Ic. Tantissime volte mi perdo a immaginare come sarebbe fantastico poter osservare una supernova galattica, e penso a quale potrebbe essere la prossima fra quelle candidate. E' dal 1600 che non se ne osserva una, fra il 1000 ed il 1600 ce n'erano state mediamente più di una ogni secolo...non mi so capacitare. Non so se hai già fatto un approfondimento su quella del 1987. Sono noti altri casi di stelle che non fossero supergiganti rosse ad aver prodotto una supernova di tipo II ?

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 21 день назад

      @@3CIME Ciao! Ti capisco, anche a me interessa molto l'evoluzione delle stelle massicce (mi piacciono le stelle blu e le super giganti blu), per non parlare delle supernovae e dei tantissimi tipi che esistono. Solo che, purtroppo, l'evoluzione delle stelle massicce è quella più incerta, proprio perché dipende da tantissimi fattori come la perdita di massa, l'opacità del plasma, la metallicità della stella e la rotazione. Ad ogni modo da una rapida ricerca ci sono un paio di altre supernovae di tipo II che hanno come progenitrici delle LBV (quindi stelle blu, non super giganti rosse), ossia la supernova SN2005gl e SN2006gy. Nei miei piani ci sarebbe fare una playlist sull'evoluzione stellare, sui vari tipi di stelle, le varie fasi di vita e fusione nucleare, i vari tipi di remenant ecc... Spero tanto di riuscire a fare questi video, perché l'evoluzione stellare è una materia che mi ha sempre affascinato tantissimo. Grazie di nuovo per il commento! Buona serata 🙂

  • @massimodamato7213
    @massimodamato7213 Месяц назад

    Se ben ricordo dopo il BigBang fu prodotta un'enorme quantità di materia e antimateria di cui però sembra esserne persa traccia, è possibile che questa sia stata catturata e riconvertita in materia dai buchi neri primordiali durante le loro espulsioni gamma ? Saluti Max

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ Месяц назад

      @@massimodamato7213 Ciao! 🙂 Subito dopo il Big Bang si pensa che l'Universo fosse popolato da materia ed anti-materia in (quasi) la stessa quantità. Successivamente nei primi istanti di vita materia ed anti-materia si sono annichilite, producendo un' enorme quantità di fotoni (ad esempio raggi gamma) che hanno leggermente riscaldato il plasma primordiale. La cosa più affascinante e misteriosa (infatti è uno dei misteri più grandi della cosmologia che non sappiamo spiegare) è che la materia era leggermente sovrabbondante rispetto all'anti-materia. Di conseguenza tutta l'anti-materia è scomparsa, mentre è avanzata una piccola porzione di materia che poi è andata a costituire tutto ciò che vediamo nell'Universo. Quindi l'anti-materia è di fatto scomparsa a causa dell'annichilazione, il mistero non è relativo a dove sia finita ma piuttosto a perché non è stata "prodotta" nell'esatta quantità della materia comune, non si sa perché non fossero esattamente 50% e 50%. Per quello che riguarda i buchi neri, questi non convertono anti-materia in materia o viceversa, ovviamente anche l'anti-materia può essere attratta e finire in un buco nero, ma per quanto ne sappiamo non viene convertita in materia bensì va a finire nella singolarità. Una volta arrivata alla singolarità non possiamo ancora sapere che cosa succeda ma in ogni caso qualsiasi cosa che entra in un buco nero non ne esce più, quindi i buchi neri non potrebbero mai restituire ciò che è stato inghiottito. Infine è vero che i buchi neri evaporano ma anche considerando questo meccanismo non si potrebbe spiegare l'asimmetria di cui parlavo prima tra quantità di matetia e di anti-materia prodotta al Big Bang. Spero di essere stato chiaro. Buona serata!

    • @massimodamato7213
      @massimodamato7213 Месяц назад

      Scusa l'ignoranza, ma mi sfugge il significato di evaporazione del buco nero, da quanto capito , seguendo i vari documentari, questi mostri ingoiano tutto ciò che possono fino a raggiungere il limite di saturazione dopodiché espellono enermi e potentissimi raggi gamma in prossimità dei poli e, vuotato il pancino, si rimettono a divorare senza sosta . Per quanto riguarda la singolarità, tu stesso affermi che non si sa esattamente cosa avviene lì dentro e, per quanto ne so io, potrebbe darsi che le leggi fisiche che conosciamo vanno a carte e quarant'otto . Accettando la tua affermazione che materia e antimateria si siano annichilite lasciando solo una minima quantità di materia rimasta orfana , se la quantità di materia rimasta è quella che vediamo, allora c'è da chiedersi " ma quanto era pregno l'universo primordiale ? " e poi secondo la formula E=mc2 la quale esprime che da una piccola quantità di materia si può estrarre una grande energia e sappiamo che la formula è reversibile, anche in questo caso c'è da chiedersi " Ma quanta energia ha dovuto generare il big bang in una frazione di secondo per riempire tutto lo spazio possibile, materia e antimateria e un pò di eccedenza casuale ? Nella mia ignoranza immaginifica vedrei più plausibile che il big bang non sia altro che un enorme lampo gamma generato dell'espulsione di oggetto simile a un buco nero. Questa è ovviamente l'opinione di un ignorante. Saluti Max

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ Месяц назад

      @@massimodamato7213 Ciao Max! È bello confrontarsi con persone così curiose, quindi non preoccuparti e chiedi qualsiasi cosa se hai un dubbio 🙂 Una volta che qualcosa entra in un buco nero non può più tornare indietro. In particolare una volta attraversato l'orizzonte degli eventi non si può uscire ma si è costretti a muoversi in avanti verso la singolarità. L'evaporazione dei buchi neri è un processo lento e costante, che dovrebbe (e uso il condizionale perché non ci sono prove sperimentali a riguardo ma solo previsioni teoriche) verificarsi di continuo, a causa di processi che avvengono su scala quantistica sull'orizzonte degli eventi. In termini semplici i buchi neri dovrebbero emettere una debolissima ma continua radiazione, chiamata "radiazione di Hawking", dal fisico famoso che l' ha teorizzata e prevista matematicamente, che sarebbe difficilissima da misurare, perché sarebbe simile alla radiazione emessa da un corpo freddissimo, e quindi principalmente onde radio molto lunghe e deboli. La radiazione di Hawking sottrarrebbe lentamente ma costantemente energia (e quindi massa) al buco nero, facendolo lentamente diventare più piccolo fino a scomparire. C'è da dire, e qui forse ci colleghiamo ai raggi gamma di cui parli, che più il buco nero diventa piccolo e più la radiazione emessa diventa energetica, fino a che il buco nero negli ultimi istanti di vita diventa cosi piccolo da emettere radiazione gamma prima di scomparire. Tutta l'energia che verrebbe rilasciata sotto forma di radiazione di Hawking proverrebbe di fatto dalla materia che è entrata nel buco nero, ma ormai si sarebbe persa qualsiasi informazione relativa a tale materia. Non viene sputato fuori niente che era stato inghiottito. Semplicemente il buco nero perde lentamente energia (e quindi diminuisce la sua massa) sotto forma di radiazione diventando sempre più piccolo. C'è da dire inoltre che noi già osserviamo molti lampi di raggi gamma nell'Universo dovuti ai buchi neri, però i lampi di raggi gamma che noi osserviamo (i cosiddetti "gamma ray bursts") sono dovuti alla formazione, più che alla morte, di un buco nero, e sono emessi dalla materia che ruota intorno al buco nero appena formato e che viene poi accelerata (invece che inghiottita) a velocità elevatissime nello spazio interstellare dai potenti campi magnetici che si trovano intorno al buco nero emettendo raggi gamma. Questa materia però come dicevo non è materia inghiottita, è materia circostante. Un buco nero quindi, tolta la radiazione di Hawking che come ti dicevo non è ancora stata misurata, non emette nulla e tutto ciò che entra effettivamente non torna indietro. Nell'esatto punto della singolarità non sappiamo cosa succede perché non abbiamo ancora una teoria quantistica della gravità, quindi non possiamo affermare nulla con certezza riguardo lo stato della materia e dello spazio-tempo in quel punto, ma possiamo farlo fino ad una distanza infinitesima dalla singolarità (la distanza di Planck). Infatti la relatività generale funziona bene anche per descrivere cosa accade dentro ai buchi neri (soprattutto quelli rotanti, in cui le cose sono molto più complesse e affascinanti). È alla singolarità che la relatività "si rompe" ma fino a poco prima funziona eccome. Per ammettere la creazione di universi dentro ai buchi neri come ti dicevo servirebbe modificare la ralatività generale ma per ora sembra non essercene il bisogno. Infine, venendo al tuo punto, è vero, l'Universo ha "creato" una grandissima quantità di energia al Big Bang (ha creato non è il termine corretto, ma ci siamo capiti), il fatto è che non c'è lampo gamma che tenga, nessun lampo gamma può essere così immenso da generare tutta questa energia, tutta l'energia di un universo intero. Anche perché a sua volta il buco nero da cui sarebbe iniziato questo universo si troverebbe in un universo ancora più grande, creato a sua volta da un lampo gamma ancora più energetico creato a sua volta da un buco nero più grande ecc.... Diventa una catena in cui servono lampi gamma sempre più energetici. In ogni caso ci tengo a precisare che un conto è un'idea, un conto è una teoria fisica. E non c'è alcun processo che conosciamo che potrebbe generare un intero universo da un lampo di raggi gamma (che di fatto è costituito da onde elettromagnetiche). Ci sono troppe domande che non tornano, ad esempio (alcune che mi sono venute in mente): come si spiegherebbe il comportamento dello spazio-tempo che osserviamo (descritto dalle equazioni complesse della relatività generale) partendo da un lampo di raggi gamma? E le altre interazioni fondamentali (come l'interazione nucleare forte e debole) come si formerebbero da un lampo di raggi gamma? Perché l'Universo ci appare omogeneo e isotropo (ossia uguale in ogni direzione) se fosse stato generato da un buco nero localizzato nello spazio? Inoltre tutto l'Universo sarebbe generato dalla materia contenuta nel buco nero "originale" trasformata in radiazione gamma, ma com'è possibile che dentro un buco nero ci sia una quantità di materia sufficientemente alta da costituire le miliardi e miliardi di galassie che osserviamo? Inoltre li raggi gamma sono onde elettromagnetiche che si propagano alla velocità della luce nello spazio, ma in quale spazio se lo spazio stesso è stato creato dal Big Bang? Bisognerebbe presupporre che esista un Universo ancora più grande, ma a sua volta questo universo da dove è nato? Inoltre la tua idea presuppone una sorta di esplosione ma sappiamo che il Big Bang non è stata un'esplosione, non c'è stato un unico punto da cui tutto si è allontanato, infatti non abbiamo un punto privilegiato da cui tutti gli altri si allontanano (il "centro dell'Universo"), bensì ogni punto si allontana da tutti gli altri. Infine servirebbe una descrizione matematica della cosa che, sopratutto, sia coerente con tutte le osservazioni che abbiamo e con tutte le teorie fisiche che conosciamo e che ci sembrano descrivere bene la realtà, il che come immagini è arduo. Le domande sull'origine dell'Universo sono sempre affascinanti e il non avere una risposta a volte è frustrante (parlo per me almeno, che ho addirittura iniziato la mia carriera da cosmologo!). Diciamo che per ora possiamo dire come non è avvenuto, e scartare alcune ipotesi. Ma ci sono tante ipotesi affascinanti che cercano di spiegare non solo l'esatto momento del Big Bang (che non sappiamo descrivere esattamente) ma anche "cosa c'era prima?", "esiste un prima?", "come si comporta la gravità su scale quantistiche?", "da dove deriva la materia che costituisce l'Universo?" ecc. Solo che ad oggi non c'è una spiegazione supportata da evidenze. Il tutto è complicato dal fatto che per rispondere a queste domande non servono solo idee, ma servono calcoli matematici (anche molto complessi) che formino una teoria fisica compatibile con la teoria quantistica dei campi e la relatività generale, che le unisca e le ampli e soprattutto che possa fare delle previsioni sperimentali (numeriche) per essere testata. Abbiamo grandi candidati, come la teoria delle stringhe, ma purtroppo nessuna prova sperimentale. Per rispondere a queste domande affascinanti e profonde purtroppo dovremo aspettare ancora un po'...fortunatamente ci sono migliaia e migliaia di scienziati in tutto il mondo che lavorano attivamente su questi campi della fisica molto avanzati e quasi speculativi. Speriamo si abbia qualche risposta concreta nel prossimo futuro. Io preferisco sempre parlare di più di ciò che sappiamo sul nostro universo piuttosto che di ciò che non sappiamo, proprio perché spesso si va a finire in speculazioni piuttosto che in prove sperimentali, capisco comunque che ciò che è più affascinante è proprio ciò che non sappiamo... Grazie di nuovo per il commento, spero di essere stato chiaro e scusa per la lunghezza della risposta, ma mi piace molto parlare di questi argomenti come potrai aver capito 😅 sopratutto con altre persone appassionate! Chiacchiererei per ore dell' Universo e sicuramente in futuro mi piacerebbe fare altri video riguardanti non solo i buchi neri, ma sopratutto video di cosmologia in cui cerco di raccontare tutto ciò che sappiamo e abbiamo capito (e che non sappiamo e non abbiamo capito) sul nostro Universo, sul suo funzionamento, sulla sua nascita e sulla sua morte (altro argomento affascinante). Quindi rimani collegato! Buona serata 🙂 Mario

  • @OdinoPippo
    @OdinoPippo Месяц назад

    iscritto, brav............ se ce ne sono centinaia a tema, ma spieghi meglio

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ Месяц назад

      @@OdinoPippo Ciao, grazie per il commento! Buona giornata 🙂

  • @Stefano-zm9kx
    @Stefano-zm9kx Месяц назад

    SÉ RICORDO BENE , STEPHENSON HA UN DIAMETRO DI 2 , 9 MILIARDI DI KM , SI ESTENDEREBBE FINO A ( HO FATTO ERRORE DI CALCOLO ) SÌ , FINO A SATURNO ! CIAO

  • @PierTrent
    @PierTrent Месяц назад

    Una curiosità... Mi chiedevo se esistesse un calcolo, o più che altro una distanza, per cui, se Stephenson 2-18 fosse a tutti gli effetti il "nostro sole", quindi prendendo proprio il posto della nostra stella, possa esserci una distanza tra Stephenson 2-18 e la terra, che possa mantenere le temperature opportune alla vita sul pianeta. Ovvero, se sia possibile ipotizzare una distanza tra Stephenson 2-18 e la terra, che possa mantenere una temperatura effettivamente simile a quella che percepiamo dal sole. Sicuramente ci vorrebbe una distanza abissale tra la stella e il nostro pianeta, date le dimensioni; sarebbe interessante calcolare anche l'ipotetica durata del giorno e della notte se dovessimo prendere in esame questo scenario.

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ Месяц назад

      @@PierTrent Ciao! Che domanda interessante 🙂 Ho cercato di fare un paio di calcoli per dare una risposta. Ho adottato un metodo più approssimativo e un metodo un po' più preciso. Nel primo caso ho calcolato a quale distanza da Stephenson 2-18 un pianeta riceverebbe la stessa quantità di luce che riceve la Terra, il cosiddetto "flusso" della radiazione. Per calcolare il flusso ricevuto da un pianeta si può usare la seguente relazione F = L/(4 x pi_greco x d^2), ossia bisogna dividere la luminosità della stella per 4 volte pi_greco e per la distanza dalla stella al quadrato. Come noti, più la distanza dalla sorgente aumenta e più la frazione diventa piccola, in altre parole il flusso ricevuto e più basso (arriva meno luce e la stella appare più debole, come ci si aspetta). La quantità di luce che riceve la Terra dal sole si calcola inserendo nella formula la luminosità del Sole (L=3,8x10^26 Watt, ossia circa 4 seguito da 26 zeri!! ) e la distanza media della Terra dal Sole (d = 1 unità astronomica = 149.597.870.707 m), Il risultato è che la Terra riceve un flusso di circa 1360 W/m2. In altre parole su una superficie di un metro quadro si ricevono 1360 Watt dal Sole in media, poi in realtà l'atmosfera attenua questo valore a circa 1000 Watt (poi dipende da tantissimi fattori, come il periodo del giorno, dell'anno, la latitudine ecc...). Se ora assumiamo che per avere acqua liquida sulla superficie di un pianeta, questo debba ricevere la stessa quantità di radiazione al suolo che riceve la Terra dal Sole (ossia 1360 W/m2), ma imponiamo che la luminosità della stella sia quella di Stephenson 2-18 (ossia L = 440.000 volte quella del Sole), allora possiamo invertire la formula e ricavare la distanza dalla stella a cui la luminosità di Stephenson 2-18 causa un flusso uguale a quello ricevuto dalla Terra (1360 W/m2). In particolare otteniamo una distanza di circa = 664 unità astronomiche, ossia circa 664 volte la distanza media della Terra dal Sole (per fare un paragone parliamo di circa 20 volte la distanza media di Nettuno dal Sole). Assumendo un'orbita circolare e utilizzando la terza legge di Keplero, possiamo stimare il periodo orbitale di tale pianeta. Inserendo i numeri otteniamo un periodo di P = 2586 anni! Questo vuol dire che il pianeta per fare un giro intorno a Stephenson 2-18 impiegherebbe circa 2586 anni! C'è da dire che per questo conto ho dovuto inserire la massa di Stephenson 2-18 ma non avendo trovato stime in letteratura ho assunto 40 masse solari, una massa rappresentativa di stelle massicce che evolvono in supergiganti rosse, ma è molto probabilmente una sottostima, visto che Stephenson 2-18 ha un raggio smisuratamente più grande della media. In ogni caso parliamo di periodi orbitali dell'ordine dei 1000 anni! Per quello che riguarda il periodo di rotazione del pianeta su sé stesso questo non si può stimare a priori, ma sicuramente non avremmo a che fare con una rotazione sincrona (come quella della Luna che mostra sempre la stessa faccia alla Terra) perché il pianeta sarebbe sufficientemente lontano dalla stella per non rimanere "marealmente bloccato". Questo conto semplice ha alcune assunzioni alla base che bisogna discutere. La prima è che la distanza è calcolata dal centro della stella perché assumiamo che la sorgente sia puntiforme, ovviamente questo non è vero, ma comunque il raggio della stella è molto minore della distanza calcolata del pianeta (parliamo di circa l'1%), quindi la nostra assunzione è sufficientemente buona. Un'altra assunzione che è importante discutere è quella del flusso ricevuto. In particolare abbiamo assunto che se un pianeta riceve la stessa quantità di luce (e quindi energia) dalla propria stella di quella che riceve la Terra dal Sole allora il pianeta è nella fascia abitabile e ha temperature che permettono acqua liquida sulla sua superficie. Questa assunzione ha dei difetti. In particolare se prendiamo il caso del Sistema Solare, anche Venere e Marte si trovano nella fascia abitabile del Sole (si trovano ai bordi di tale fascia), eppure ricevono una quantità di luce molto differente da quella che riceve la Terra, in particolare per Venere parliamo di un flusso circa il doppio rispetto a quello che riceve la Terra e per Marte circa poco meno della metà di quello che riceve la Terra. Eppure tutti e 3 i pianeti si trovano nella fascia abitabile. Infatti la fascia è chiamata fascia perché ha una certa estensione nello spazio che può essere anche abbastanza grande, quindi prendere come riferimento solo il flusso che riceve la Terra è riduttivo. Inoltre essere nella fascia abitabile non implica direttamente avere condizioni (come la temperatura) che possano permettere la presenza di forme di vita, infatti anche se Venere e Marte si trovano nella fascia abitabile del Sole sono mondi completamente differenti dalla Terra e inospitali. Questo perché non basta essere alla giusta distanza dalla propria stella, ma bisogna considerare molti altri effetti, come il tipo di atmosfera che si ha: ad esempio se si ha un'atmosfera o una superficie molto riflettente allora il pianeta rimanda indietro molta dell'energia ricevuta dalla stella ed è come se ne ricevesse di meno, se invece il pianeta ha un'atmosfera che assorbe molto la radiazione e la intrappola allora si può creare un effetto serra molto potente che innalza le temperature a livelli molto più alti di quelli che registriamo sulla Terra (è il caso di Venere). Molto importante è anche il ruolo del campo magnetico che scherma e protegge il pianeta dalle radiazioni emesse dalla stella, su Marte ad esempio non essendoci il campo magnetico tali radiazioni hanno bombardato la superficie facendo evaporare tutta l'acqua liquida presente. Un altro fattore importantissimo è l'attività della stella. Una supergigante rossa come Stephenson 2-18 è molto instabile, espelle molto materiale nello spazio che investirebbe il pianeta, sarebbe molto attiva e dopo un certo periodo di tempo esploderebbe anche come supernova, spazzando via eventuali atmosfere planetarie. Inoltre più una stella è grande e massiccia e più la sua vita è breve, magari talmente breve da non permettere la formazione e lo sviluppo di forme di vita, ma questo però non lo possiamo affermare con certezza. Detto questo, facendo una piccola ricerca ho trovato che un metodo più preciso ma comunque approssimativo per stimare i confini della fascia abitabile è stato riportato in un articolo scientifico scritto da Whitmire e collaboratori (1996). Utilizzando il suo metodo otteniamo che data la luminosità di Stephenson 2-18 la fascia abitabile si estenderebbe da circa 632 unità astronomiche a circa 911 unità astronomiche. Il valore trovato da noi prima (664 unità astronomiche) è assolutamente nel range. Parliamo davvero di distanze enormi, e quindi periodi orbitali altrettanto enormi! Spero di aver risposto alla tua curiosità e di essere stato chiaro. Buona giornata! 🙂

    • @marcomalpassi7655
      @marcomalpassi7655 Месяц назад

      PUOI TOGLIERTELO DALLA TESTA , LA VITA PUO' ESISTERE SOLO SU UN SOSIA DELLA TERRA, CHE ORBITA ATTORNO A UN SOSIA DEL SOLE E ALLA STESSA DISTANZA . E QUESTE SONO SOLO 2 DELLE INNUMEREVOLI CONDIZIONI DA SODDISFARE! CERTO CI SONO SCIENZIATI CHE CERCANO ESOPIANETI SU NANE ROSSE ( IL SOLE NON è UNA NANA ROSSA!) ANZI CE NE SONO ALTRI ANCORA PIù OTTUSI CHE CERCANO VITA SULLE LUNE DI SATURNO! LI GIUSTIFICA IL FATTO CHE CON QUESTE STRONZATE CI SBARCANO IL LUNARIO!

  • @PierTrent
    @PierTrent Месяц назад

    Professionale, termini tecnici ma usati senza creare complicazioni in chi ascolta, nessuna presunzione nel modo di spiegare (ed è più unico che raro)... Gran bel video, più che interessante, grazie del contenuto👏🙏💪

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ Месяц назад

      @@PierTrent Ciao! Grazie mille per i complimenti, sono contento che il video ti sia piaciuto e sia risultato chiaro! Buona giornata 🙂

  • @alessandro1645
    @alessandro1645 Месяц назад

    Vi state sbagliando di grosso, la Stella più Grande dell'Universo è mia Moglie, senza ombra di dubbio

  • @giuliogiachini356
    @giuliogiachini356 Месяц назад

    Penso che prima o poi queste enormi,mostruose stelle collasseranno in un buco nero...e poi?😮

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ Месяц назад

      @@giuliogiachini356 Ciao! Hai ragione, stelle molto massicce collasseranno in un buco nero dopo essere esplose come supernovae, e se sono sufficientemente massicce e hanno anche una bella velocità di rotazione possono addirittura esplodere come ipernovae emettendo dei potentissimi fasci di raggi gamma (i gamma ray bursts), i fenomeni più violenti dell'intero Universo. Una volta formato il buco nero però poi non è che succede qualcosa di cosi entusiasmante dopo, al massimo accresce la materia circostante facendola brillare e basta... 😅

  • @robertobevilacqua4095
    @robertobevilacqua4095 Месяц назад

    C'è una cosa che non mi è chiara . L'universo si espande , ogni galassia ha un suo spazio definito e viene "trasportata" dallo spazio che man mano lievita ( prendo esempio Panettoniano ) . Quello che non mi è chiaro è la velocità . Nel senso che immagino le galassie ferme , come fanno ad avere una propria velocità ? E l'altra domanda che mi pongo è : Il calcolo della velocità, visto dalla nostra Galassia A alla Galassia B non potrebbe risultare diverso se misurassimo la velocità da un altra Galassia ( definiamola C ) verso B ?

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ Месяц назад

      Ciao! Intanto grazie per il commento. La domanda è molto interessante. Le galassie, in generale, hanno 2 componenti di velocità, se misurate rispetto ad un osservatore: la prima velocità è dovuta all'espansione dell'Universo. In particolare le galassie, come giustamente hai detto, è come se stessero ferme e incastrate nel "tessuto" dell'Universo. Se lo spazio tra 2 galassie (A e B) si espande, la galassia A vedrà l' altra galassia allontanarsi da lei ad una certa velocità "v1". Questo vale anche al contrario: ossia la galassia B vedrà la galassia A allontanarsi da lei ad una certa velocità (che risulta sempre essere "v1" perché la distanza misurata da A a B oppure da B ad A è la stessa). Quello che ci dice la legge di Hubble-Lemaitre è che maggiore è la distanza tra le 2 galassie e maggiore sarà la velocità con cui ciascuna galassia vedrà l'altra allontanarsi da sé. La velocità con cui vediamo una galassia allontanarsi da noi dipende dalla sua distanza da noi. Infatti se noi adesso ci spostassimo su una terza galassia (la galassia C), vedremmo la galassia A e la galassia B allontanarsi da noi a delle velocità che dipendono dalla loro distanza da noi. Di conseguenza osservatori diversi vedranno la stessa galassia allontanarsi da loro a velocità diverse in base alla distanza. Questo puoi notarlo anche nell'esempio che ho fatto nel video al minuto 16:30: io avevo preso come riferimento una certa galassia (la Via Lattea) e ho fatto i calcoli (semplici) dimostrando la legge di Hubble. Se prendi lo stesso esempio e la stessa animazione ma ti focalizzi su un'altra galassia (ad esempio la galassia A), vedrai che anche questa galassia osserverà le altre allontanarsi da lei con una velocità che cresce al crescere della loro distanza da lei. In altre parole anche dal suo punto di vista vale la legge di Hubble. La legge di Hubble vale per tutti gli osservatori. Infatti, come dici tu, riprendendo l'esempio di prima, se io mi trovassi su una galassia A ad un anno luce di distanza da un'altra galassia (B), lei mi apparirà allontanarsi ad una certa velocità da me. Se però io ora fossi un altro osservatore (C) che si trova a 5 anni luce di distanza dalla stessa galassia B, la stessa galassia mi apparirà allontanarsi da me ad una velocità 5 volte più alta, questo perché c'è 5 volte lo spazio tra C e B rispetto a quello tra A e B, e più spazio vuol dire maggiore "quantità di espansione". La velocità di allontanamento di una galassia proprio perché dipende dalla distanza all'osservatore cambia in base all'osservatore. Questa velocità non è una velocità "nello" spazio, ma è dovuta al comportamento "dello" spazio stesso. Non esiste infatti una "velocità unica" di espansione dello spazio, per dirla tutta non esiste la "velocità di espansione dell'Universo", bensì esiste un "tasso di espansione" dello spazio, ossia un numero che dice in percentuale di quanto aumenta la distanza tra 2 galassie qualsiasi al variare del tempo. Questo tasso si ripercuote in velocità di allontanamento che dipendono dalla distanza tra 2 galassie. Ad esempio se il tasso di espansione dell'Universo è del 50%, vuol dire che qualsiasi distanza raddoppia ogni secondo. Quindi se 2 galassie si trovano ad un anno luce di distanza tra loro, dopo un secondo saranno a 2 anni luce. Invece se 2 galassie si trovano a 5 anni luce di distanza tra loro, dopo un secondo si troveranno a ben 10 anni luce di distanza tra loro. Come vedi, più una galassia è distante e più si allontanerà da noi in un secondo, nonostante tutto l'Universo si espanda allo stesso "tasso" (del 50%). Non ha senso parlare di "velocità di espansione", i cosmologi infatti parlano di "tasso di espansione" (expansion rate) non di velocità. Se questo tasso è più alto allora si dice che l'Universo si espande più velocemente, se diventa più piccolo allora si dice che l'Universo si espande più lentamente. Ma non esiste un'unica velocità di espansione, altrimenti non esisterebbe la legge di Hubble. Il secondo tipo di velocità che una galassia può avere, rispetto ad un osservatore, è quella che si chiama "moto proprio", ed è una vera e propria velocità "nello" spazio (rispetto allo spazio). Essa è dovuta all'attrazione gravitazionale delle galassie vicine. È come se le uvette oltre ad essere trasportate dall'impasto si muovessero anche dentro l'impasto per avvicinarsi tra di loro a causa della forza di gravità. In tutti i casi anche queste velocità dipendono dall'osservatore che le misura. In generale tutte le volte che si parla di velocità in fisica bisogna sempre specificare rispetto a quale osservatore è misurata, in altre parole bisogna specificare in quale "sistema di riferimento" è misurata. Cosi anche la velocità delle galassie. Nel caso del moto dovuto all'espansione dell'Universo abbiamo a che fare con una velocità che non è proprio una velocità "comune", ossia non è la quantità di spazio percorsa nell'unità di tempo, bensì è la variazione della distanza della galassia da noi nell'unità di tempo a causa dell'aumento dello spazio che c'è tra noi e lei. Come dici tu, un' uvetta di un panettone vedrebbe tutte le altre allontanarsi da lei con una certa velocità anche se le uvette stesse non si muovono nell'impasto, è l'impasto stesso che, lievitando, si porta appresso tutte le uvette nello stesso modo. Spero di essere stato chiaro! Se hai altri dubbi o domande scrivile pure. Buona serata 🙂

  • @andromeda221000
    @andromeda221000 Месяц назад

    questa stella e`alcuni miliardi di volte piu`grande del sole.....( non ho calcolato preciso) ma minimo 5 miliardi di volte come volume

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ Месяц назад

      Ciao! Il raggio di Stephenson 2-18 è di circa 2150 volte il raggio del Sole. Visto che il volume della sfera va come il raggio elevato al cubo, per fare il rapporto tra il volume della stella e quello del Sole basta dividere i raggi ed elevare al cubo il risultato. In questo caso quindi dobbiamo fare: 2150^3 = 9.938.375.000. In poche parole il volume di Stephenson 2-18 è circa 10 miliardi di volte più grande di quello del Sole. Eh si... È bella grande 😅

  • @immacolatagiovannatuccillo8050
    @immacolatagiovannatuccillo8050 2 месяца назад

    Il migliore video so far. Complimenti.

  • @teresafuni6084
    @teresafuni6084 2 месяца назад

    bel video, complimenti, ma non trovo i video successivi relativi alle 88 costellazioni

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 2 месяца назад

      Ciao! Ti ringrazio. Purtroppo non ci sono sul canale. Come puoi vedere ho preso un periodo di pausa. Sicuramente quando tornerò operativo continuerò questa serie! Grazie per il supporto. Buona giornata 🙂

  • @Aldo-pp5bg
    @Aldo-pp5bg 3 месяца назад

    Chissà che massa ha adesso ton 618 è possibile calcolarlo?

  • @ivanmassaro8472
    @ivanmassaro8472 4 месяца назад

    Si trova a 10,4 miliardi di anni luce. Fonte Wikipedia

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 4 месяца назад

      Ciao! Non so se ne sei a conoscenza ma in cosmologia esistono diversi tipi di distanze, dato che viviamo in un universo in espansione. Quella che leggi su Wikipedia (che non è una fonte ma che riporta a sua volta le fonti) e che tu hai riportato non è la distanza vera dell'oggetto da noi, bensì è la cosiddetta "distanza-luce" (in inglese "light travel distance"). Semplicemente quella distanza ti dice solo che la luce partita da quell'oggetto ha viaggiato per 10.4 miliardi di anni prima di raggiungere la Terra. Il problema è che visto che nel frattempo che la luce viaggiava l'Universo si è espanso allontanando l'oggetto da noi, ad oggi la distanza vera e propria non è 10.4 miliardi di anni luce, ma è maggiore ed è appunto 18.2 miliardi di anni luce. Questa distanza, che è la distanza "vera e propria" dell'oggetto, si chiama "distanza propria" o "distanza comobile" (in inglese "comoving distance"). È lei a cui bisogna fare riferimento. Queste distanze si derivano misurando il cosiddetto "redshift" tramite dei calcoli matematici che tengono conto dell'espansione dell'Universo. Per fare un paragone è come dire che il bordo dell'Universo osservabile si trova a 13.7 miliardi di anni luce da noi perché la luce al massimo ha potuto viaggiare per 13.7 miliardi di anni (l'età dell'Universo). Questa è la distanza-luce ma non è la distanza "vera" del bordo dell'Universo osservabile che, a causa dell'espansione dell'Universo, è ben più grande (parliamo di circa 46.5 miliardi di anni luce). Di conseguenza la distanza di TON-618 che ho riportato è corretta, e se dessi un'occhiata a Wikipedia in inglese, ti accorgeresti che in quel caso vengono riportati entrambi i tipi di distanza (aggiornati). Ti ringrazio per il commento perché questo mi permette di ribadire un concetto importante che torna spesso nei commenti sotto ai video di chi parla di scienza: io consiglio sempre, prima di commentare di getto dopo aver letto qualche numero mettendo pubblicamente in dubbio la validità di ciò che dice qualcuno, di essere sicuri di aver capito ciò di cui si parla, oppure al massimo di chiedere il motivo delle apparenti discrepanze (come ad esempio fanno altri utenti nei commenti sotto ai miei video), perché è possibile che davvero chi ha fatto il video abbia commesso un errore (nessuno è perfetto) e riportarlo in maniera garbata è importantissimo al fine di non diffondere notizie errate, però è altrettanto possibile che essendo meno esperti ci si possa confondere più facilmente. Io tanto cerco sempre di rispondere a tutti chiarendo eventuali dubbi. Spero che l'equivoco sia stato chiarito. Se hai delle domande cercherò di risponderti il prima possibile! 🙂 Buona serata

  • @giuseppevirdo9921
    @giuseppevirdo9921 4 месяца назад

    Bravo questo signore ha spiegare con calma e' semplice ;👍

  • @RosarioVarlese
    @RosarioVarlese 4 месяца назад

    What

  • @SimoPux
    @SimoPux 4 месяца назад

    Ma se la materia deforma lo spazio/tempo in maniera tangibile..la materia oscura non è necessariamente indispensabile..è semplicemente una deformazione dello spazio/tempo primordiale senza necessità di nuova materia..se lo spazio/tempo è una carta stagnola probabilmente col big-beg lo spazio/tempo partendo da "un foglio di carta stagnola accartocciato" si è "disteso" ma in maniera non perfetto...poi le masse l hanno reso localmente più omogeneo "allisciato" ma perifeticamente sembra "più accartocciato"...la massa oscura non esiste perché non esiste..è solo un accartocciamento primordiale dello spazio/tempo di cui non sappiamo ancora bene quasi tutto..la gravità non è una forza ma una deformazione spazio/tempo causata da una massa..ma se la deformazione è stata causata agli inizi non serve una massa..ormai è distorto come il foglio di carta stagnola che una volta piegato in pallina pur distendendolo non torna liscio..i corpi celesti possono con la loro massa "liscio" ma solo localmente..è per questo che lo spazio/tempo è meglio dentro una galassia e la materia oscura invece sembra essere ai bordi delle galassie...

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 4 месяца назад

      Ciao! Intanto grazie per aver commentato. L'argomento materia oscura è davvero affascinante ma purtroppo l' idea che hai proposto non è corretta sotto vari aspetti e ti spiego perché. La prima cosa da dire è che lo spazio-tempo si comporta come la carta stagnola, è un po' più complesso e si comporta obbedendo ad equazioni molto complicate sia concettualmente che matematicamente (le cosiddette "equazioni di campo di Einstein"). La descrizione stessa dello spazio-tempo è molto complessa e le analogie che si possono fare con il mondo reale sono molto poche e spesso fuorvianti. Detto questo, tali equazioni di campo legano la curvatura dello spazio-tempo alla forma di energia che genera questa curvatura. Le 2 cose sono intimamente legate. Non si può immaginare uno spazio-tempo che in assenza di una forma di energia rimanga increspato come dici tu, è necessaria sempre una forma di energia che generi quella curvatura locale, non è vero che se la curvatura è stata generata all'inizio allora si mantiene, lo spazio-tempo non ha memoria. Inoltre non è detto che lo spazio-tempo al momento del Big Bang fosse accartocciato come la carta stagnola, noi sappiamo solo che lo spazio (e quindi la distanza tra i vari punti dell'Universo) era molto più piccolo, tendente a zero, con una densità e temperatura del plasma che lo permeava tendente all'infinito. Non possiamo descriverlo matematicamente in maniera esatta perché in quelle condizioni cosi estreme serve una teoria che coniughi meccanica quantistica e relatività generale, che attualmente non abbiamo. Quindi non possiamo descriverlo in nessun modo, figuriamoci immaginarlo come la carta stagnola 😅 Inoltre la materia (come una galassia, o anche una singola stella), localmente non appiattisce lo spazio-tempo, anzi lo curva di più (pensa al caso estremo di un buco nero)! Infatti se i pianeti ruotano intorno al Sole e le stelle ruotano in una galassia e le galassie sono attratte tra di loro all'interno di ammassi, è perché tutta quella massa piega lo spazio-tempo, producendo quella che noi chiamiamo "gravità". L'unico modo per avere uno spazio-tempo piatto, ossia come dici tu "liscio", è senza avere sorgenti di gravità (quindi, senza avere forme di energia, come le masse, che localmente lo curverebbero). Infine le galassie sono circondate da un alone di materia oscura, è vero, ma questa non è distribuita sul bordo, anzi va immaginata come una sorta di grande sfera che avvolge le galassie che è piena di materia oscura, anzi più si va verso il centro di una galassia e più materia oscura c'è (spesso infatti per descrivere la distribuzione di materia oscura nelle galassie si assume che abbia una densità che varia in funzione della distanza dal centro della galassia seguendo il cosiddetto "profilo di Navarro-Frenk-White", un profilo che diminuisce man mano che si va verso l'esterno della galassia). Parliamo sempre di quantità piccole ma la materia oscura permea le galassie, ma mentre il suo alone si estende ben oltre le loro dimensioni, essa non è concentrata ai bordi delle galassie, ma è il contrario. Tanto è vero che si pensa che siano state proprio le varie concentrazioni di materia oscura che abbiano "attirato" verso di loro il gas primordiale che poi è andato ad addensarsi per formare le prime galassie. Le osservazioni ci dicono inoltre che la materia oscura sembra comportarsi proprio come una forma di materia, con una densità di energia che si diluisce a causa dell'espansione dell'Universo proprio come fa la densità di materia. Inoltre descrivendo matematicamente (con equazioni molto complesse) la materia oscura per come facciamo adesso, riusciamo a spiegare tantissime cose che osserviamo nel nostro Universo, come ho accennato nel video, ad esempio la formazione delle galassie e delle strutture a grande scala, le disomogeneità della radiazione cosmica di fondo, i fenomeni di lensing gravitazionale ecc. Quindi molto ancora non lo sappiamo, ma il modello di materia oscura come forma di materia sembra essere quello che funziona meglio ad oggi. Se devo dirla tutta l'Universo primordiale non era esattamente omogeneo, erano effettivamente presenti regioni dove la densità di energia (di radiazione, di plasma e anche di materia oscura) era leggermente più alta e regioni dove lo era di meno che, ovviamente, producevano disomogeneità diverse nella struttura dello spazio-tempo. Queste disomogeneità però non erano dovute allo spazio-tempo increspato al Big Bang, ma a delle fluttuazioni su scala quantistica di un campo di particelle chiamate "inflatoni" che poi sono state amplificate su scala cosmica dal fenomeno dell'inflazione (non entriamo troppo nel dettaglio perché sarebbe troppo complesso spiegare tutto in un commento, servirebbero vari video dedicati). Ad ogni modo, pensiamo che laddove erano presenti sovra-densità la materia oscura si è andata ad addensare sempre di più e laddove si era andata ad addensare la materia oscura si è andato successivamente ad addensare il plasma primordiale dando vita alle prime galassie. Alcune cose ancora non le sappiamo con certezza (come se l'inflazione sia effettivamente avvenuta oppure no) però se ti ho detto questo è per dire che effettivamente l'Universo primordiale non era perfettamente omogeneo ma questo scenario non esclude la materia oscura (anzi ne ha bisogno per descrivere la formazione delle galassie). Ricordiamoci anche sempre che noi diciamo qui le cose in maniera semplice e discorsiva, ma ti assicuro che la descrizione matematica che c'è dietro (e che parte dalla relatività generale) è davvero tosta, però è necessaria per poter confrontare le previsioni numeriche di queste teorie fisiche con gli esperimenti, che ad oggi sembrano indicare proprio che la materia oscura esista e che sia una forma di materia, poco interagente con quella ordinaria, e fredda (intesa come massiccia). Spero di essere stato chiaro, buona giornata!

  • @SimoPux
    @SimoPux 4 месяца назад

    Ho una domanda che mo gira nella testa da un po..ma se questi oggetti mostruosi tipo i quasar non sono che avvistabili a miliardi di anni luce da noi..non significa che attualmente si sono estinti? O meglio fanno parte della formazione dell universo primordiale? Oppure siamo così fortunati da trovarci nel punto giusto al momento giusto? Se i buchi neri dei quasar non possono far altro che ingrandirsi ingerendo materia perché non ce ne uno nelle vicinanze? O magari poi arrivati ad un certo punto dell evoluzione anche i buchi neri si frammentano in buchi neri super massicci ma più tranquilli generando buchi neri sempre grandi ma tranquilli posti al centro delle galassie come li vediamo nei dintorni "comunque sul miliardo di anni luce" non proprio dietro l angolo..la mia ipotesi è che comunque attualmente (se esiste un attuale nello spazio-tempo dell universo) i quasar si sono estinti un po come i dinosauri..fatemi sapere che ne pensate 😅😊

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 4 месяца назад

      Ciao, come prima cosa bisogna dire che qualsiasi buco nero supermassiccio può entrare in una fase di quasar. La fase di quasar di fatto è solo una fase in cui un buco nero supermassiccio ha un tasso di accrescimento molto elevato, in altre parole, divora tanta (ma tanta) materia ad un ritmo elevato e duraturo. È la formazione di un disco di accrescimento molto grande e stabile che dà vita a quella forte emissione che vediamo e anche alla forte attività (ad esempio nelle onde radio o tramite getti di particelle) prodotta dai potenti campi magnetici che vengono a formarsi nel disco di accrescimento. Insomma quando un buco nero supermassiccio è in una fase attiva, allora emette tantissima energia in vari modi e noi lo possiamo osservare come quasar. Come se fosse un vulcano in eruzione. Per rispondere alla tua domanda, molti dei quasar che osserviamo sono distanti perché quando noi vediamo lontano nello spazio, vediamo anche lontano nel tempo. Le galassie lontane, sono anche quelle più antiche e di fatto i quasar sono galassie che noi vediamo quando erano molto giovani e quindi quando nelle loro regioni centrali c'era molta molta più materia disponibile da divorare per il buco nero al loro centro. Ad oggi quei buchi neri che vediamo come quasar avranno probabilmente finito già di "ripulire" le regioni interne delle loro galassie e si saranno "spenti" (avranno perso i grandi dischi di accrescimento stabili e avranno diminuito la loro attività ed emissione di energia, come per un vulcano che ha svuotato la camera magmatica). Ecco perché nella nostra galassia e in quelle vicine non vediamo forti quasar: ormai abbiamo al centro delle galassie dei buchi neri supermassicci che sono quiescenti, che hanno già divorato la maggior parte della materia che li circondava da giovani e che ormai hanno concluso la loro fase di quasar. Nonostante ciò spesso vediamo che si riaccendono brevemente, con un aumento di attività (ad esempio tramite emissione di onde radio), a causa del fatto che comunque spesso divorano gas interstellare e stelle di passaggio, producendo dei piccoli dischi di accrescimento, senza però mai rientrare però in una fase di quasar. Un altro caso interessante è quando abbiamo galassie interagenti (quindi che si scontrano e magari si fondono), in quel caso ci può essere una ingente quantità di materia "fresca" che va a rifornire le regioni centrali intorno ai buchi neri supermassicci che potrebbero riaccendersi. Quindi per concludere la risposta alla tua domanda è si, è come se i quasar si fossero estinti. Ripeto, abbiamo comunque ancora oggi galassie che presentano forti segni di attività, ma la maggior parte dei quasar la troviamo nell'Universo lontano, e quindi nell'Universo più giovane. Spero di essere stato chiaro, se hai altre domande ponile pure, buona giornata!

  • @REDSTUDIORECORDS
    @REDSTUDIORECORDS 4 месяца назад

    Pensavo che parlasse della mia ex🤣🤣🤣

  • @oriettazeni4724
    @oriettazeni4724 5 месяцев назад

    Complimenti, ho già visto altri tuoi video, in tutti sei molto preciso, chiaro nel spiegare concetti difficili usando esempi molto chiari BRAVO!!!

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 5 месяцев назад

      Ciao! Ti ringrazio per i complimenti, sono molto contento che apprezzi i miei video e che risulto chiaro nelle spiegazioni. Un saluto 🙂

  • @giorgiofichera9661
    @giorgiofichera9661 5 месяцев назад

    Ma quando si saprà se su Venere c'è vita veramente?

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 5 месяцев назад

      Ciao! Eh, guarda ad oggi ci sono studi contrastanti anche sulla presenza della fosfina, quindi per quello che riguarda la presenza di vita il tutto è ancora più incerto. Se vuoi una mia personale opinione, penso che l'unico modo sia quello di mandare delle sonde nell'atmosfera di Venere per analizzarla sul campo e a fondo. Ci sono delle idee per alcune missioni future ma ad oggi, purtroppo, è tutto sulla carta. Sicuramente continuando a studiare la sua atmosfera da Terra si possono aggiungere tasselli fondamentali alla nostra conoscenza di questo pianeta cosi estremo ma anche affascinante e, forse in alcune circostanze, ospitale. Saluti!

  • @giorgiofichera9661
    @giorgiofichera9661 5 месяцев назад

    I miei complimenti. Video interessantissimo.

  • @ipergiovanni
    @ipergiovanni 5 месяцев назад

    Si guardi il link: drive.google.com/file/d/1hJu_kNjHeY270VdyLt1ND8VoTzHSTqmy/view?usp=drive_link il file pdf: - l'evidenza che la sedicente espansione dell'Universo genera una clamorosa incongruenza fisica.pdf

  • @ipergiovanni
    @ipergiovanni 5 месяцев назад

    Alice e Bob si trovano in due punti distinti dell'Universo. Se ammettiamo che le galassie scappano via a causa dell'espansione dell'Universo, sappiamo anche che lo fanno lungo le direzioni che collegano Alice alle galassie e lungo le direzioni che collegano Bob alle rispettive medesime galassie, ma allora accade che Alice e Bob divergono sulla destinazione che sta raggiungendo una specifica galassia X, il che è assurdo perché è come dire che un osservatore situato a Napoli riferisce che un missile partito da Firenze sta raggiungendo Milano, mentre un altro osservatore situato a Bari dice che lo stesso missile partito da Firenze, non sta raggiungendo Milano ma sta raggiungendo Torino.

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 5 месяцев назад

      Buonasera, intanto grazie per il commento. Mi spiace ma il paragone che fa non è corretto, perché assume che sia il missile a muoversi in uno spazio fisso (l'Italia), con città fisse (Milano, Torino, Firenze, Bari). Un paragone più calzante sarebbe che dal punto di vista di Roma, tutte le città si allontanano da lei (l'Italia si espande) e ciò è vero anche dal punto di vista di Milano, tutte le città (Roma compresa) si allontanano da lei, e così vale per tutte le altre città della mappetta. Tutte le città si allontanano da tutte le città, è come una griglia che si espande, tutti i punti della griglia si allontanano da tutti gli altri, non c'è nessun punto che viaggia da una parte all'altra, tutti si allontanano da tutti gli altri, ecco perché da tutti i punti di vista si vedranno sempre gli altri allontanarsi da sé. Presa una qualsiasi coppia di galassie, ciascuna galassia vedrà l'altra allontanarsi da lei e viceversa. Non c'è nessuna contraddizione, è lo spazio tra TUTTE le singole galassie che aumenta, in tutte le direzioni. Se suppone che Bob, Alice e la galassia X si trovino sui vertici di un triangolo, Bob vedrebbe tutte le galassie allontanarsi da lui (tra cui la galassia X), Alice vedrebbe tutte le galassie allontanarsi da lei (tra cui la galassia X), e la galassia X vedrebbe Bob e Alice allontanarsi da lei (e ovviamente anche tra di loro). Dopo un certo tempo, semplicemente questo triangolo sarebbe più grande. Ovviamente la linea congiungente Bob e X e quella congiungente Alice e X sono diverse, ma questo non crea alcun problema, dato che lo spazio lungo queste 2 direzioni si espande nello stesso modo, semplicemente queste 2 linee diventano sempre più lunghe, cosi come quella che congiunge Bob e Alice. Nessuna contraddizione o anomalia nelle traiettorie, semplicemente lo spazio tra tutte le galassie si espande, espandendo il triangolo. Ovviamente la prospettiva cambia ma non c'è alcuna contraddizione, è solo un cambio di prospettiva ma tutti misurano la stessa cosa: tutte le galassie si allontanano da loro. Occorre solo capire BENE come funziona l'espansione dell'Universo, il che non è affatto facile, occorre studiare, avere una certa capacità di visualizzare e comprendere le formule matematiche che la descrivono, non si può fare i fisici nel tempo libero. Colgo l'occasione per spiegare brevemente una cosa importantissima sulle teorie fisiche, dato che in un altro commento lei accennava ad una "teoria" e noto spesso questa confusione lessicale sui social. Spesso si propone un'idea personale (magari nemmeno del tutto corretta) come se fosse una "teoria", ma una teoria fisica è qualcosa di ben diverso, è un insieme di assunzioni, ipotesi ed equazioni (quindi matematica, tanta matematica) e limiti che descrivono matematicamente un certo fenomeno o una certa classe di fenomeni, inoltre una teoria fisica (proprio grazie alla matematica che le da una struttura coerente) è in grado di prevedere (ripeto, con dei numeri) l'esito di un esperimento e quindi il risultato di una certa osservazione. Tale previsione viene poi confrontata con l'esperimento per validare o no una teoria. Le teorie sono cose ben precise e molto complesse, non si può scrivere una teoria nel tempo libero, ma sopratutto per scrivere davvero una teoria nuova che faccia da alternativa valida ad una attualmente più accreditata, occorre prima essere sicuri di aver capito la teoria più accreditata, perché se la si usa ci sono determinati motivi (e quindi determinate previsioni verificate con gli esperimenti). La relatività generale ad esempio è una teoria fisica (anche molto complessa) che però descrive bene (matematicamente e osservativamente) ciò che vediamo nell'Universo, tra cui la legge di Hubble-Lemaitre, ampiamente confermata nell'ultimo secolo dalle osservazioni. Buona serata

    • @ipergiovanni
      @ipergiovanni 5 месяцев назад

      @@WonderUniverse_ I missili rappresentavano un'analogia. Guardi il link (dove è spiegato bene e molto sinteticamente quello che penso): drive.google.com/file/d/1hJu_kNjHeY270VdyLt1ND8VoTzHSTqmy/view?usp=drive_link con il file pdf: - l'evidenza che la sedicente espansione dell'Universo genera una clamorosa incongruenza fisica.pdf

    • @ipergiovanni
      @ipergiovanni 5 месяцев назад

      @@WonderUniverse_ Ci sono 3 galassie allineate: A (a sinistra), X (al centro) e B (a destra). Sulla galassia A c'è l'osservatore Alice. Sulla galassia B c'è l'osservatore Bob. L'abnorme incongruenza fisica è che Alice dice che la galassia X è trascinata a destra dall'espansione dello spazio, mentre l'osservatore Bob dice che la galassia X è trascinata a sinistra dall'espansione dello spazio. La cosa è un'incongruenza fisica perché, per la fisica universalmente riconosciuta e condivisa, due osservatori non possono affermare cose distinte in relazione ad un medesimo fenomeno fisico, e nel nostro caso il fenomeno fisico unico è appunto il trascinamento della galassia X da parte dello spazio. Ho postato in precedenza un file pdf con una singola paginetta con dei banali miei disegnini, ma gli algoritmi di RUclips bloccano il relativo post. Ad ogni modo credo di essermi spiegato anche con questo post senza file allegato.

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 5 месяцев назад

      @@ipergiovanni Salve, ho perfettamente compreso ciò che dice. Ciò che riporta e spiega molto bene non è affatto un'incongruenza. Lei si immagina il trascinamento dello spazio come un meccanismo fisico che trascina le galassie in una sola direzione. Ciò non è cosi. Quando diciamo "trascinamento" intendiamo solo che lo spazio tra TUTTE le galassie aumenta. In ogni punto dello spazio è come se si creasse nuovo spazio. Questo comporta che le galassie si allontaneranno SEMPRE l'una dall'altra. Non c'è alcuna direzione privilegiata di allontanamento come dice lei che porterebbe ad una incongruenza, infatti si dice che l'Universo è "isotropo" (non ha direzioni privilegiate). Mi spiace, ma penso che lei non abbia ancora ben chiaro come visualizzare l'espansione. Provo a spiegarmi meglio usando il suo esempio. Si immagini le 3 galassie del suo esempio. In ogni punto tra le 3 galassie (e anche oltre di loro) lo spazio aumenta. Tutti i punti che collegano le singole galassie si espandono. Di conseguenza aumenta lo spazio tra la galassia A e la galassia X e tra la galassia X e la galassia B. Aumenta. Non è che lo spazio si muove in una direzione come accade per il flusso di un fiume e si trascina appresso le galassie. Semplicemente aumenta, si espande e, poiché le galassie si trovano incastonate in questo spazio, la distanza tra TUTTE le galassie aumenta. Questo cosa comporta, comporta che dal punto di vista di X le due galassie A e B si allontanano da lei alla stessa velocità ma in direzioni opposte. Dal punto di vista della galassia A, sia la galassia X che la galassia B di allontaneranno verso destra e poiché c'è più spazio che si è espanso tra A e B rispetto a quanto si è espanso tra A e X, la galassia A vedrà la galassia B allontanarsi verso destra a velocità maggiore di quella della galassia X (come ho spiegato nel video). Dal punto di vista di B vale il contrario: B vedrà A e X allontanarsi verso sinistra, con A allontanarsi più velocemente di X, in accordo con la legge di Hubble (più una galassia è lontana e più velocemente si allontana dall'osservatore, l'osservatore è arbitrario, qualunque osservatore dell'Universo osserverà la stessa relazione distanza-velocità!). Poiché è lo spazio che localmente aumenta e allontana TUTTO da TUTTI, ogni osservatore vedrà SEMPRE la stessa cosa: ossia tutte le galassie allontanarsi da LUI (con velocità diverse). È per questo che non esiste nemmeno un centro dell'Universo, perché TUTTI i punti si allontanano da tutti gli altri, non da un singolo punto. Ovviamente osservatori diversi vedranno velocità di allontanamento diverse, ma è un semplice cambio di sistema riferimento, che in fisica è assolutamente una cosa normale, anzi la relatività ristretta e generale si basano proprio sulla relatività (appunto) della DESCRIZIONE di un fenomeno in diversi sistemi di riferimento. Le velocità e direzioni cambiano da osservatore a osservatore, ma questo non è assolutamente una contraddizione. Non c'è alcuna contraddizione, se guarda il video con calma capisce meglio (con l'esempio della griglia) come funziona l'espansione. Tanto è vero che anche nella vita quotidiana (in cui l'espansione dell'Universo non c'entra nulla) il moto di ciò che si osserva è relativo. In fisica esiste una cosa chiamata "sistema di riferimento", osservatori in diversi sistemi di riferimento osservano moti diversi. Anche nella vita quotidiana quando lei è fermo ad una stazione e vede un treno passare andando verso destra, per un osservatore sul treno il treno è fermo ed è lei sulla stazione a muoversi verso destra. Nessuna incongruenza, ciò che rimane fisso in tutti i sistemi di riferimento è la relazione di causalità. Ossia se Bob su una galassia distrugge un pianeta, questa cosa dovrà essere vera in tutte le altre galassie, a prescindere dal loro moto, nessuno vedrà mai il contrario ad esempio (il pianeta che distrugge la navicella di Bob). Oppure ancora: quando lei effettua un sorpasso in strada trovandosi a bordo di una macchina (A) nei confronti di un'altra vettura (B), quest'ultima dal suo punto di vista appare addirittura retrocedere verso di lei! Nel suo sistema di riferimento (A) la macchina A (la sua) è ferma e addirittura la macchina B (che viene superata) viaggia in direzione opposta alla sua, sembra viaggiare in retromarcia! Nel sistema di riferimento della macchina B invece la macchina B stessa è ferma, mentre la macchina A si muove in avanti fino a superarla. Il moto (velocità e direzione) è relativo. Non c'è nessuna incongruenza. Se A e B fanno incidente, invece, TUTTI gli osservatori in TUTTI i sistemi di riferimento concorderanno sul fatto che le 2 vetture hanno fatto incidente. Dal punto di vista di A è la macchina B ad essergli venuta addosso, per B vale il viceversa ma entrambi concordano sull'incidente. In fisica gli "eventi" sono gli stessi per tutti gli osservatori. Spero di essere stato chiaro, perché mi dispiace che non abbia ben chiaro come funziona l'espansione dell'Universo, pensavo che con l'esempio della griglia e con il commento precedente la meccanica dell'espansione fosse più chiara. Spero che con questo mio commento ora abbia le idee più chiare. La invito a riguardare con attenzione la parte del video in cui mostro la griglia e notare come l'espansione valga per tutti i punti della griglia. In generale la invito inoltre, prima di ritenere assurde o fallaci alcune spiegazioni a dei fenomeni fisici, a cercare di capirle fino in fondo tali spiegazioni e ad essere pronto a mettere in dubbio la propria comprensione del fenomeno. A maggior ragione se parliamo di cosmologia, un ambito che spesso mette in difficoltà anche gli astrofisici stessi (quindi gente che ha studiato per anni fisica e matematica) non del settore. Io ho la fortuna di essere nato cosmologo osservativo, quindi questo è proprio l' ambito in cui ho lavorato all'inizio e non le elenco nemmeno il numero di volte in cui pensavo di aver capito alcune cose e poi mi sono dovuto ricredere approfondendo e sbattendoci la testa per tanto tempo. Non mi aspetto che anche lei faccia lo stesso, ma mi sembra molto interessato a capire come funziona l'Universo, quindi la invito ad approfondire l'argomento per avere una comprensione migliore dei fenomeni che lo governano. Ad ogni modo, spero che le ho chiarito le idee, provi ad immaginare l'espansione dello spazio come una vera e propria espansione IN OGNI PUNTO, in tutte le direzioni. Ciò che osservano i vari osservatori (in particolare la velocità) è sempre relativo al sistema di riferimento. La relatività si basa proprio su questo. Le auguro una buona giornata e se ha altre domande le faccia pure. Saluti.

    • @ipergiovanni
      @ipergiovanni 5 месяцев назад

      ​@@WonderUniverse_ Premesso che come tutti sostengono e anche lei nel suo video, che l'espansione dello spazio provoca l'inequivocabile fenomeno fisico del trascinamento delle galassie, ovviamente siamo d'accordo che non c'è nessuna incongruenza fisica in relazione alla direzione e all'entità della velocità relativa di allontanamento delle galassie, essendo per la Fisica universalmente riconosciuta e condivisa, la velocità appunto relativa. Il problema è che, per la medesima suddetta Fisica universalmente riconosciuta e condivisa, i fenomeni fisici non sono e non possono essere relativi, nel senso che più osservatori non possono divergere sul medesimo fenomeno fisico, cosa che nel nostro caso è ciò che esattamente avviene, infatti: - l'osservatore sulla galassia X dice che la galassia X non viene trascinata dall'espansione dello spazio, e che ad essere trascinata a sinistra è la galassia A, e ad essere trascinata a destra è la galassia B - l'osservatore invece sulla galassia A dice che è la galassia A a non essere trascinata dall'espansione dello spazio, e che ad essere trascinata a destra è la galassia X, e ad essere trascinata a destra è la galassia B - l'osservatore sulla galassia B infine dice che è la galassia B a non essere trascinata dall'espansione dello spazio, mentre ad essere trascinata a sinistra è la galassia X, e ad essere trascinata a sinistra è la galassia A Tutto ciò non ha senso fisico perché ognuno dei 3 osservatori dice che la propria galassia non viene trascinata dall'espansione dello spazio, e che sono le altre due galassie ad essere trascinate, e senza essere nemmeno concordi sul trascinamento a destra e a sinistra. Se quindi si fa attenzione a non confondere la velocità relativa con l'inequivocabile fenomeno fisico del trascinamento delle galassie, siamo in presenza di una palese incongruenza fisica. In conclusione pertanto rimango della mia idea. Grazie per il contraddittorio.

  • @ipergiovanni
    @ipergiovanni 5 месяцев назад

    La teoria del discreto di mia ideazione con l'annesso movimento a scatti, spiegano le inattese maggiori velocità misurate e quindi rendono superflue l'energia oscura e la materia oscura. Se interessa posso argomentare.

  • @Mark.Barricelli
    @Mark.Barricelli 5 месяцев назад

    Ho sentito dire che Betelgeuse sarebbe già esplosa alcuni secoli fa e che la supernova dovrebbe essere visibile tra circa una decina d'anni. Lei cosa dice in merito? Ci sono molte opinioni contrastanti, tra chi sostiene che l'esplosione è imminente e chi dice che accadrà tra migliaia di anni!

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 5 месяцев назад

      Ciao! Sicuramente se Betelgeuse fosse già esplosa la sua luce impiegherebbe circa 642 anni per raggiungerci e quindi sicuramente ce ne accorgeremmo in ritardo. Questa stella si trova in una fase chiamata di Super gigante rossa, la fase finale della sua vita, una fase che in genere dura circa 100.000 anni e finisce con la stella che esplode come supernova. Come si può notare quindi c'è un grande range temporale in cui un'esplosione di supernova può avvenire e purtroppo ad oggi non abbiamo ancora modelli matematici cosi precisi da poter determinare quando esattamente una stella sta per esplodere (la descrizione matematica di questi oggetti è davvero complessa e ci sono ancora tante cose che dobbiamo capire sul funzionamento e l'evoluzione delle stelle così massicce). Il che porta ad una conclusione, non è possibile stabilire chi ha ragione, finché non ci sono dati sperimentali che dimostrino che l'esplosione è avvenuta (in altre parole finché non vediamo la supernova) nessuno può dire se è già accaduta o accadrà tra 10.000 anni. Io personalmente non penso che accada nei prossimi decenni (anche se sarebbe qualcosa di fantastico e mi piacerebbe davvero tanto che accadesse), per una questione di probabilità ma ovviamente la mia opinione conta quel che conta in base a ciò che ho detto prima e ovviamente più tempo passa senza che ancora sia esplosa e più è probabile che esploda a breve. In questi ultimi anni sono stati osservati diverse alterazioni della sua luminosità il che è del tutto normale per una stella cosi grande e così anziana, se questi sono segni di un'imminente esplosione lo scopriremo solo aspettando! Saluti

  • @Mark.Barricelli
    @Mark.Barricelli 5 месяцев назад

    Curiosità: come si fa a stabilire la velocità di fuga da un buco nero, una volta che una particella ha superato l'orizzonte degli eventi? La luce viene inglobata viaggiando a 300mila km/s, dunque superando questa velocità sarebbe possibile fuggire? Come facciamo a sapere che non è necessaria una velocità molto più alta di quella della luce, ad es 500mila km/s? Altra domanda: cosa accade ad un buco nero che supera il limite di rotazione massimo? Grazie mille!!

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 5 месяцев назад

      Ciao! Intanto grazie per il commento. Sappiamo che per uscire da un buco nero serve andare ad una velocità maggiore di quella della luce dalla relatività generale. Per capire bene come funziona un buco nero occorre vederlo con la "lente" della relatività generale. Senza usare formule (che dimostrerebbero facilmente il perché la velocità da superare è proprio la velocità della luce), possiamo dire che: secondo la relatività generale un buco nero è una regione dello spazio tempo estremamente curva. Immaginare la curvatura dello spazio-tempo sembra qualcosa di semplice, invece è molto complesso. Questo perché curvare lo spazio-tempo significa anche alterare come la "causalità" si comporta nelle diverse regioni dello spazio-tempo. Fuori dal buco nero, man mano che il tempo passa ci si può muovere nello spazio in qualsiasi direzione ad una velocità minore di quella della luce. Fuori da un buco nero ci sono regioni dello spazio-tempo che sono inaccessibili ad un osservatore: ad esempio tu e la galassia di Andromeda in questo istante non siete connessi "causalmente", ossia non puoi raggiungere e influenzare la galassia di Andromeda in questo istante, perché ciò richiederebbe un trasporto di te (o della tua influenza) in maniera istantanea, cosa proibita dalla relatività. Dentro ad un buco nero la regione che è irraggiungibile ad un osservatore che ci cade dentro è tutta quella regione che c'è al di fuori, tutta la regione fuori dal buco nero è "sconnessa causalmente", ossia un osservatore all'interno del buco nero non può influenzare in nessun modo ciò che c'è fuori. Per farlo occorrerebbe superare la velocità della luce, cosa impossibile. L'impossibilità di uscire da un buco nero, se si va a vedere la spiegazione ultima, ha a che fare con il fatto che non è possibile scambiare informazioni in alcun modo con la regione esterna, se si manda un segnale di luce verso l'esterno, questo non arriverà mai, è impossibile influenzare l'esterno, per come si comporta lo spazio-tempo. Si capisce bene questa cosa guardando a come si comporta lo spazio-tempo dentro a un buco nero: andare avanti nel tempo EQUIVALE a muoversi verso la singolarità. All'esterno di un buco nero, ad esempio, tu puoi stare anche fermo nello spazio mentre il tempo scorre, dentro ad un buco nero invece si dice che lo spazio si comporta come il tempo, ossia sei costretto a muoverti SEMPRE verso avanti, verso la singolarità. Uscire da un buco nero di fatto è come per noi provare ad andare indietro nel tempo, dovresti andare contro la struttura stessa dello spazio-tempo. Per farlo dovresti superare la velocità della luce, che rappresenta la velocità della "causalità", quella che fornisce una struttura causale allo spazio-tempo. Quella che a noi impedisce di andare indietro nel tempo e quindi ad un osservatore dentro al buco nero di uscire dal buco nero stesso. Guardando la cosa con un diagramma spazio-temporale si capisce ancora meglio la situazione introducendo il concetto di "cono di luce" per rappresentare visivamente la causalità (ossia le regioni che sono causalmente connesse con te, quelle con cui puoi scambiare informazioni) e come questa cambi in uno spazio-tempo curvo. Poiché nessun oggetto può mai uscire dal proprio cono di luce e poiché il cono di luce in un buco nero è diretto verso la singolarità, nulla può sfuggire a tale destino. L'unico modo di uscire dal proprio cono di luce, e quindi andare contro il proprio destino, è superando la velocità della luce. In poche parole si parla di velocità di fuga ma è un po' restrittivo, abbiamo a che fare proprio con la struttura causale dello spazio-tempo, che in un buco nero è completamente alterata. Con le equazioni si vede facilmente. Per quello che riguarda il superare la rotazione massima per un buco nero rotante, questo comporterebbe la scomparsa dell'orizzonte degli eventi e quindi avere una singolarità "nuda", non nascosta da un orizzonte. Questo sembra essere proibito in natura (non esistono singolarità nude) e tutti i buchi neri rotanti fin'ora analizzati sembrano avere una velocità di rotazione minore del loro limite, quindi non mi preoccuperei per ora! Spero di essere stato chiaro e scusa il ritardo nella risposta! Buona serata

  • @lazzaronelatino
    @lazzaronelatino 6 месяцев назад

    Perché non vai avanti?

  • @Wezeen753
    @Wezeen753 7 месяцев назад

    Phoenix A contiene davvero 100 milardi di masse solari?

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 7 месяцев назад

      Ciao! Guarda, effettivamente c'è un articolo scientifico (Brockamp et al. 2018) in cui si dice che la massa del buco nero al centro della galassia Phoenix A (la galassia che si trova al centro dell' ammasso di galassie della Fenice) potrebbe ammontare ad addirittura oltre i 100 miliardi di volte la massa del Sole. In tal caso sarebbe il buco nero più massiccio conosciuto nell'Universo. Non ne ho parlato nel video (forse avrei dovuto) semplicemente perché nell'articolo non si fa alcuna misura diretta della massa di questo buco nero. Per essere precisi in quell'articolo si propone un nuovo metodo per risalire alla storia evolutiva dei buchi neri supermassicci di galassie che si trovano al centro di ammassi di galassie (sarebbero i buchi neri più grandi conosciuti). Di fatto facendo varie simulazioni relative a come i buchi neri supermassicci accrescono (divorano) materia e a come questo fenomeno si ripercuote sul resto della galassia madre, hanno mostrato che data una certa galassia, in base a come è distribuita la luminosità della sua parte centrale si può risalire (entro certi limiti ed assunzioni) a come e a quanto il buco nero supermassiccio al centro abbia divorato materia, diventando sempre più massiccio. Basandosi su questi modelli e sul profilo di luminosità della galassia Phoenix A, hanno quindi avanzato delle ipotesi sul buco nero al centro di Phoenix A (sulla sua storia evolutiva e anche sulla sua massa, dicendo che potrebbe essere arrivata ad essere oggi addirittura superiore a 100 miliardi di volte la massa del Sole). Non si tratta però di una misura diretta, infatti anche gli autori del paper alla fine dicono che una misura della massa di questo buco nero (e di altri 2 buchi neri supermassicci che vengono citati) aumenterebbe la nostra comprensione sull'evoluzione dei buchi neri, aiutandoci a definire meglio i limiti dei modelli. Ecco perché mi sembrava più sicuro riportare la stima della massa di TON-618. Buona serata!

    • @lugioaster
      @lugioaster 5 месяцев назад

      non fai più video ?

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 5 месяцев назад

      @@lugioaster Ciao! Purtroppo ad oggi no, ho interrotto questa attività che mi piaceva tantissimo perché con il tempo che mi prende la ricerca ho molte difficoltà a creare contenuti di qualità (informarmi, scrivere, girare, montare, perfezionare il tutto ecc...). Come vedi continuo a rispondere a tutti i commenti e il canale non è affatto abbandonato. Se devo essere sincero ho anche già scritto un paio di video... solo che vorrei tornare con la sicurezza di farlo per un lungo periodo, fare un altro video per poi fermarmi per mesi non mi va. Quindi spero tanto di tornare presto e in maniera costante perché è un'attività che mi piace molto e che vedo interessa tantissimo a molte persone. Grazie per il commento e a presto! 🙂

  • @giannibaldino9300
    @giannibaldino9300 7 месяцев назад

    Bravo!!❤

  • @francoperrot9933
    @francoperrot9933 8 месяцев назад

    Si ma, quale massa ha?

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 8 месяцев назад

      Ciao! Stimare la massa delle stelle è un po' più complesso che stimare il loro raggio. Comunque parlando di una super gigante rossa, abbiamo a che fare con una stella di decine di volte (circa maggiore di 30 volte) la massa del Sole. Non è la stella più massiccia conosciuta fin'ora, ma comunque è davvero grande. Saluti!

    • @francoperrot9933
      @francoperrot9933 7 месяцев назад

      @@WonderUniverse_ Grazie!

  • @marcoraponi9951
    @marcoraponi9951 8 месяцев назад

    Sarebbe carino fare paragoni di dimensioni con il sole con stelle nella medesima sequenza principale!

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 8 месяцев назад

      Ciao! Grazie per il consiglio, sì sarebbe interessante fare un video sulla stella di sequenza principale più grande conosciuta. Sicuramente è una gigante blu! Grazie di nuovo, buona giornata! 🙂

  • @witchcrafttarot3906
    @witchcrafttarot3906 9 месяцев назад

    Spiegazione meravigliosa, precisa, chiara, esaustiva... I miei complimenti davvero, grazie mille per questo bellissimo video❤️🥰

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 9 месяцев назад

      Ciao, ti ringrazio per i complimenti, sono contento se sono riuscito ad essere chiaro. Grazie!

  • @Nuuyyyyyyyp
    @Nuuyyyyyyyp 9 месяцев назад

    DOMANDA: l'universo è" finito" ma si espande infinitamente? Oppure è infinito e si espande infinitamente. E in quest'ultimo caso, se qualcosa è già infinito, come fa questo assioma a non cozzare con il concetto di espansione? Come fa a espandersi qualcosa che non ha una fine?

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 9 месяцев назад

      Ciao, ti ringrazio per la domanda. A quanto ne sappiamo (stando alle ultime osservazioni) l'Universo ha una dimensione infinita. Ci sarebbero molte cose da dire su questa affermazione, ad esempio il fatto che l'Universo potrebbe anche avere una dimensione finita ma la cosiddetta "inflazione" (un periodo di espansione esponenziale che si pensa sia avvenuta nei primissimi istanti di vita dell'Universo) potrebbe farcelo sembrare infinito. In tutti i casi, ripeto, stando alle ultime misure l'Universo sembra essere infinito. Per rispondere alla tua domanda, capisco che immaginare qualcosa di infinito che si espande e diventa ancora più infinito è difficile se non impossibile, però a proposito di queste difficoltà di immaginazione apro una piccola parentesi. Se ci pensi sarebbe anche impossibile immaginare un Universo finito, dato che si tratterebbe dell'ANALOGO 3D di una sfera (ripeto, l'ANALOGO tridimensionale di una sfera, NON una sfera) e immaginare una superficie tridimensionale curva non è possibile con il nostro cervello, dato che servirebbe immaginare una dimensione in più per poter visualizzare la curvatura di un tale Universo su sé stesso. Se l'Universo fosse finito l'unica cosa che potremmo notare è che viaggiando sempre in una qualsiasi direzione dello spazio dopo un po' si tornerebbe sempre al punto di partenza, proprio come accade su una sfera (che è una superficie bidimensionale curva su sé stessa). Ti dico questo solo per farti capire che spesso in cosmologia (o meglio quando si parla di relatività generale) immaginare tutto è difficile, se non impossibile. Chiusa parentesi. Per immaginare l'espansione dell'Universo, cerchiamo di capire cosa succede. Presi due punti qualunque dello spazio si ha che la loro distanza aumenta con il passare del tempo. E questo vale per ogni coppia di punti dello spazio. Come mostrato nel video, se immaginiamo di riempire lo spazio con una griglia, ogni punto della griglia si allontana dagli altri con il passare del tempo. Il punto chiave è che quella griglia è infinita. Non ha senso chiedersi se c'è un fuori, non c'è un fuori, tutto ciò che pensiamo esiste si trova in questa griglia infinita le cui caselle diventano semplicemente più grandi con il passare del tempo. Riavvolgendo il nastro, ossia guardando nel passato, tutti i quadratini della griglia erano più piccoli e quindi tutti i punti dell'Universo si trovavano più vicini a tutti gli altri ma, svolgendo i calcoli, anche una frazione di secondo dopo il Big Bang quella griglia era già infinita, era solo più fitta. In tutti questi miliardi di anni è solo andata a stirarsi. Ma infinita era e infinita è rimasta. Non c'è alcuna incompatibilità, l'espansione riguarda tutti i punti dello spazio-tempo, anche se questi punti sono infiniti comunque continuano ad allontanarsi l'uno dall'altro. C'è da dire un'ultima cosa, ossia che noi possiamo, combinando le nostre osservazioni con la relatività generale, calcolare matematicamente le dimensioni dell'Universo fino a 0.0...(44 zeri)...01 secondi dopo il Big Bang (una frazione minuscola di tempo chiamata "tempo di Planck"). Sotto quell'intervallo di tempo non possiamo dire nulla su cosa sia successo effettivamente nell'Universo e su come era effettivamente l'Universo, poiché a tempi così piccoli gli effetti della gravità quantistica diventano importanti e non abbiamo ancora una teoria fisica adatta a descrivere la realtà in quelle condizioni così estreme. Spero di avere almeno in parte risposto alla tua domanda! Buona serata e buone feste.

  • @flavionatoli6984
    @flavionatoli6984 10 месяцев назад

    Come si può dare credito a quello che dici, se poi permetti di inserire nei tuoi video delle pubblicità ingannevoli, che fanno a pugni con la scienza?

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 10 месяцев назад

      Ciao, quali pubblicità? Io non ho raggiunto i requisiti per la monetizzazione, la pubblicità che vedi è inserita in automatico da RUclips, e io non ci guadagno nulla. E anche se un giorno potessi monetizzare i miei video (quindi prendere una percentuale di soldi dalle pubblicità che RUclips inserisce nei miei video) non sarei comunque io a scegliere che pubblicità inserire, ma lo farebbe in automatico RUclips e non avrei potere su quello. Altro conto è la sponsorizzazione di prodotti all'interno dei video, ma io non ho sponsorizzato nulla come puoi vedere. Quindi mi spiace se è comparsa pubblicità ingannevole prima di un mio video ma non l'ho inserita io e tantomeno ci guadagno qualcosa. Tra l'altro la pubblicità che RUclips mette in un video non è nemmeno sempre la stessa, se riaprissi il mio video domani probabilmente troveresti un'altra pubblicità. Saluti.

    • @flavionatoli6984
      @flavionatoli6984 10 месяцев назад

      In tal caso ti chiedo scusa e mi dispiace impongano delle pubblicità del genere sotto un video di divulgazione scientifica

  • @infosport8890
    @infosport8890 10 месяцев назад

    Il Voyager 1, dai miei calcoli molto accurati, dovrebbe raggiungere Ton618 nell'estate del 2029, a quel punto superato l'orizzonte degli eventi manderà immagini molto dettagliate dell'interno del buco nero, dopodichè uscira dal corrispondente buco bianco 816not. A quel punto le prime immagini di un altro universo giungeranno sulla terra.

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 10 месяцев назад

      Ciao! Eh si, speriamo non si perda la connessione... Sai niente della Voyager 2 invece?

    • @monikabuzzi3130
      @monikabuzzi3130 14 дней назад

      ​@@WonderUniverse_ Non dare troppa corda alľamico....rischia di aggrovigliarcisi😂.....però, dato che ha fatto dei calcoli molto precisi🙄🙄🙄, non si sa mai 😁😁. È da quando sono bambina che ľastronomia mi appassiona, da quando mia mamma mi ha permesso di stare sveglia per ľallunaggio (avevo 6 anni😊). Ho passato tante notti al freddo, in posti anche scomodi, ma il più delle volte ne è valsa la pena. I tuoi video sono molto belli e molto ben spiegati. Bravo👍🏻👍🏻.

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 14 дней назад

      @@monikabuzzi3130 Ahahah eh si, non sai quante volte arrivano commenti di persone che non commentano in modo serio, però se si divertono così... contenti loro! Wow che fortuna vedere l'allunaggio dal vivo, immagino l'emozione! 😍 Ti ringrazio per i complimenti e ti do il benvenuto nella community! Buona giornata 🙂

  • @mariomaniotti1544
    @mariomaniotti1544 11 месяцев назад

    Ottima spiegazione, chiara e comprensibile, eppure approfondita!

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ 11 месяцев назад

      Ciao! Ti ringrazio, sono contento se sono stato chiaro 🙂

  • @GiuseppinaPanariello-x2f
    @GiuseppinaPanariello-x2f 11 месяцев назад

    ciao dove trovo i video sulla storia delle costellazioni che hai detto di voler fare nel bel video introduttivo?

  • @03vixon
    @03vixon Год назад

    e se fosse il nostro stesso universo un Buco nero?

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ Год назад

      Ciao! Per quanto ne sappiamo è poco probabile per vari motivi. L'interno di un buco nero è costituito da una porzione si spazio-tempo in cui ci si può muovere solo in una direzione, ossia verso il centro, verso la singolarità, dove è racchiusa tutta la massa del un buco nero. Il nostro universo invece è un Universo che si espande, in cui i corpi sono liberi di muoversi in ogni direzione. Prima l'Universo era ancora più caldo e denso, ora si espande e lo fa accelerando. Se vogliamo sarebbe più logico pensare ad una sorta di buco bianco ma anche in quel caso ciò che osserviamo non corrisponde a quello che sappiamo sul funzionamento dei buchi bianchi. Diciamo quindi che l'idea di un Universo-buco nero non è in accordo con le osservazioni. Esistono però delle teorie alternative alla relatività generale (fin'ora la teoria che meglio descrive il funzionamento dello spazio-tempo e quindi dell'intero Universo), come la "Teoria di Einstein-Cartan", secondo cui nel momento in cui una stella molto massiccia collassa su sé stessa per formare un buco nero, questo collasso dia vita ad un buco nero però si arresti prima di formare la singolarità al centro e con una sorta di rimbalzo della materia verrebbe a crearsi un nuovo universo, racchiuso all'interno dell'orizzonte degli eventi (il bordo) del buco nero iniziale. Si viene cosi a creare una sorta di universo (figlio) racchiuso dentro ad un altro universo (padre). E questo processo potebbe dare vita a tanti altri universi, più si formano buchi neri e più a loro volta si formano universi figli che a loro volta possono generare tramite buchi neri altri universi figli e cosi via. Una sorta di Matrioska di universi. Ovviamente, c'è da dire in maniera molto netta e chiara, che questo modello è altamente speculativo e si basa su teorie alternative alla relatività generale (che fino a prova contraria è la migliore che abbiamo e la più in accordo con le osservazioni), la quale sembra descrivere (relativamente bene) un universo che funziona diversamente da una matrioska... C'è sempre e comunque da ricordare che nessuno potrà mai vedere effettivamente come è fatto un buco nero all'interno o se lo farà non potrà mai tornare indietro a dircelo e soprattutto nessuno sa (ad oggi) come è fatta la singolarità, perché per descriverla correttamente occorrerebbe una teoria fisica che estenda la relatività generale unendola alla meccanica quantistica (una cosiddetta "teoria della gravità quantistica") che sia in grado di spiegare cosa succede effettivamente alla materia nelle condizioni estreme che si trovano al centro di un buco nero. In sintesi è molto improbabile che il nostro universo sia un buco nero per tante ragioni (basate sulle osservazioni), solo che non sapendo al 100% come funziona un buco nero nelle regioni più interne non sappiamo cosa accada realmente alla materia al centro di un buco nero. Potebbe formare un altro universo? Molto improbabile, secondo alcune teorie molto speculative si, ma finché non sapremo con certezza che succede non possiamo escluderlo. Spero di essere stato chiaro, buona giornata!

    • @03vixon
      @03vixon Год назад

      @@WonderUniverse_ ma se in un altro universo, quindi teoria dei multiversi il corrispondere di un buco nero fosse un portale che ha creato il nostro, quindi è come vivessimo in un buco nero, no? In pratica tutta la materia che li viene risucchiata dall'orizzonte degli eventi e finisce nella singolarità finisse invece nel nostro universo, anche la Materia Oscura e l'energia Oscura potrebbero essere forze create da questa realtà connessa, anche le ultime scoperte del telescopio James Webb vanno in contrasto con tutto quello che sapevamo dell'età dell'Universo, e se non fosse un errore quelle galassie che si sono create poche centinaia di milioni di anni dopo il Big Bang, ma fosse materia espulsa da un portale che potremmo anche chiamare buco bianco?

    • @WonderUniverse_
      @WonderUniverse_ Год назад

      @@03vixon Ciao, hai toccato molti argomenti. Prima di darti una risposta, vorrei sottolineare di nuovo che per quanto ne sappiamo i buchi neri non dovrebbero creare un nuovo universo, ma dovrebbero essere delle regioni di spazio-tempo in cui la gravità è cosi forte che tutto ciò che ci entra è costretto a muoversi verso il centro e a finire nella singolarità. Questa descrizione della relatività generale è in accordo anche con le osservazioni dirette che abbiamo (pensa alle immagini del buco nero M87* e del buco nero SgrA*). Ripeto, alcune modifiche della relatività generale molto speculative permetterebbero la formazione di universi dentro ai buchi neri, ma fin'ora la relatività generale si è sempre dimostrata corretta, quindi le teorie alternative rimangono un po'cosi, sospese nel nulla, fino a prova contraria. E, ripeto, andiamo più che altro sullo speculativo e difficilmente verificabile sperimentalmente piuttosto che sulla realtà osservabile. Avendo ribadito chiaramente come sta la situazione (altrimenti si finisce per mettere sullo stesso piano ciò che sappiamo, osserviamo e sappiamo descrivere bene con argomenti molto speculativi al limite della fantasia), per quanto riguarda la materia oscura e l'energia oscura sono 2 cose ben separate, non sono "forze", nel primo caso parliamo di materia vera e propria (probabilmente particelle molto massicce ma debolmente interagenti), nel secondo caso parliamo di un tipo di energia la cui origine è sconosciuta, ma di cui sappiamo che: 1) permea tutto l'Universo; 2) anche se l'Universo si espande lei non si diluisce (al contrario di ciò che accade per le altre forme di energia); 3) fa accelerare lo spazio-tempo. Quindi non potrebbero essere legate a materia che entra nel nostro universo da "fuori". Per quanto riguarda la materia che entra dentro (se l'Universo fosse un buco nero), è difficile che entrerebbe rimanendo intatta, verrebbe "stirata" e distrutta, entrerebbe come plasma incandescente, non come galassie o stelle intere, quindi dovremmo vedere una sorta di flusso di plasma entrare costantemente. Infine, le misure del JWST non mettono in crisi tutto il modello standard della cosmologia (che al contrario spiega bene la maggior parte delle osservazioni), è più probabile i problemi dell'avere galassie troppo grandi e massicce nell'Universo primordiale rispetto a quelle che ci si aspetterebbe, siano legati a qualcosa che non capiamo sul meccanismo di formazione delle galassie, piuttosto che sul funzionamento dell'Unvierso. Inoltre tali misure devono ancora essere confermate da osservazioni più precise (ad esempio bisogna ancora stimare il redshift con il metodo più preciso, chiamato "metodo spettroscopico") e bisogna essere sicuri che le assunzioni fatte per stimare la massa di quelle galassie (come la cosiddetta "relazione massa - luminosità") siano corrette. In tutti i casi un Universo-buco nero non sarebbe necessario (e non penso nemmeno in grado) per spiegare tali osservazioni. Non sono un esperto di teorie alternative della gravità, ma spesso è difficile che chi le propone (e fa anche tanti conti) arriva a predire esattamente cosa si dovrebbe osservare in un universo fatto in maniera cosi strana, quali osservazioni ci si aspetterebbe, come si formerebbero le galassie ecc. Diciamo che in questo caso è più una cosa della serie:"la materia che collassa per formare un buco nero poco prima di formare una singolarità rimbalza contro sé stessa dando vita ad un Universo all'interno del buco nero iniziale" poi basta...ovviamente c'è tutta una struttura MATEMATICA ben pesante che ha a che fare con la modifica delle equazioni di campo della relatività generale, ma per quanto ne so non è che si cerca di spiegare le nostre osservazioni con tale teoria, anche perché ripeto, la relatività spiega già molto bene tutto ciò che vediamo e quindi con il tempo tale teoria ha piano piano perso il suo fascino. Sarebbe interessante approfondire questo argomento, ma per quanto ne sappiamo il modello standard della cosmologia (che presenta comunque dei problemi, come la tensione sulla costante di Hubble) è quello che ad oggi è più in accordo con i dati e esso si basa sulla relatività generale. Se la teoria della relatività generale non sarà in accordo con qualche dato in futuro allora sarà molto interessante andare ad esplorare nuove teorie alternative che potrebbero cambiare il nostro modo di vedere l'Universo. Ci sono comunque ricercatori in tutto il mondo che attualmente lavorano su teorie alternative (ma io non sono tra questi) e magari ti potrebbero dire molto più di me e potrebbero parlare di teorie ancora più particolari! Per ora però se dovessi giocarmi qualcosa, ti direi che: dato ciò che siamo in grado di descrivere bene ciò che osserviamo con la relatività generale e dati tutti gli esperimenti in accordo con essa, e dato ciò che siamo riusciti a capire sulla storia dell'Universo, anche se ancora molto c'è da capire quasi certamente non viviamo in un buco nero. Ovviamente fino a prova contraria! Nella scienza la natura ha SEMPRE l'ultima parola e bisogna essere sempre pronti a mettere tutto in discussione, però bisogna farlo in maniera intelligente e per grandi cambiamenti e grandi rivoluzioni servono anche grandi prove, e per ora non sembrano esserci. Spero di essere stato chiaro, sono argomenti davvero molto affascinanti ma se non li si studia (e io ti ripeto non sono un esperto nell'ambito di teorie esotiche) è facile cadere nelle vane speculazioni e fare confusione tra i tanti temi diversi e complessi. Ti ringrazio per le domande, buona serata! 🙂